Correva
l'anno 1980 quando la Nintendo fece il suo esordio nel settore delle console
portatili con la serie Game & Watch, ideata da Gunpei
Yokoi, tra i migliori programmatori della casa giapponese. Prodotti per
dieci anni, questi dispositivi apparivano lontani dal concetto di console
portatile sviluppatasi successivamente, per via che supportavano un solo gioco
e quindi non erano programmabili.
Nel 1983 arrivò lo strepitoso successo del NES (che lanciò gli
indimenticabili Super Mario Bros e The legend of Zelda),
modello di punta della terza generazione di console fisse, grazie al quale
l'industria dei videogames si risollevò dalla crisi. In questo arco di tempo
Nintendo accantonò il settore dei portatili, decisa a riprenderlo in un secondo
momento.
Difatti, sei anni dopo l'uscita del NES, il team guidato da Gunpei Yokoi si
rimise al lavoro per partorire un prodotto vincente. Partendo dai limiti del
Game & Watch, si mise a punto un dispositivo con processore a 8 bit che
supportava memorie intercambiabili, dette cartucce, su cui erano
memorizzati i giochi. Era dotato inoltre di schermo a cristalli liquidi, con
varie tonalità di grigio su fondo verde, e dell'innovativa croce
direzionale (ideata da Yokoi) per spostarsi facilmente in tutte e
quattro le direzioni.
Le quattro batterie a stilo assicuravano 36 ore di gioco. La durata garantita,
il prezzo accessibile (12.500 yen, equivalenti a 94 dollari di allora) e la
dotazione base di Tetris, il più amato puzzlegame di
sempre, si rivelarono i punti di forza del Game Boy. Sicché, all'uscita nei
negozi giapponesi il 21 aprile del 1989, andò letteralmente a ruba. Negli USA
il milione di unità disponibile si esaurì in poche settimane.
Se la prima versione in grigio aveva sbancato, non meno apprezzate furono le
successive versioni Color. Cominciò così la "generazione Game
Boy" che in quasi vent'anni portò a un totale di 118 milioni di console
vendute! Un record mai raggiunto in precedenza e che permise al Game Boy di
stare davanti a concorrenti forniti di tecnologia più avanzata, come l'Atari
Lynx e il Game Gear della Sega.
https://www.mondi.it/almanacco/voce/633001
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