Nato
a Château-Thierry, nel nord della Francia, e morto a Parigi nell'aprile del
1695, fu un poeta di corte e si formò all'ombra di letterati del calibro di
Jean Racine e Molière, pubblicando i primi scritti nel 1654.
Dal 1668 uscirono le prime raccolte di favole, da cui si evinceva il forte
richiamo dell'autore alla gloriosa tradizione greco-latina di Esopo e Fedro,
sia nello scopo morale assegnato ad ogni singola storia, sia nella scelta di
rappresentare vizi e virtù dell'umanità attraverso gli animali.
Tra le favole più celebri, "Il gallo e la volpe", "Il corvo e la
volpe" e "Il gatto e la tigre".
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