Ispirato dagli ideali risorgimentali e
da un senso spiccato della patria, Carducci viene ricordato per la preziosa
opera di critica letteraria e di erudizione, che oltre a essere un cardine
dell'insegnamento letterario del sistema scolastico italiano, rappresentò un
modello per generazioni di poeti e scrittori.
Dalle Rime Nuove alle Odi
Barbare la sua poesia ambì alla massima purezza e alla solennità di
stile, in ciò raccogliendo l’eredità dei classici greci e latini e della lirica
rinascimentale. Moderna fu la visione di letterato impegnato civilmente per la
propria idea di nazione e per gli ideali politici, in cui credeva.
Eletto al Senato nel 1890, si batté soprattutto
in favore degli insegnanti e per il ruolo centrale della scuola nella società
italiana. Nell'ottobre del 1906 l'Accademia svedese gli assegnò il Premio
Nobel per la Letteratura, motivandolo «non solo in riconoscimento
dei suoi profondi insegnamenti e ricerche critiche, ma su tutto un tributo
all'energia creativa, alla purezza dello stile ed alla forza lirica che
caratterizza il suo capolavoro di poetica».
Scomparve il 16 febbraio dell'anno seguente a
Bologna e fu qui sepolto, nel Cimitero monumentale della Certosa.
http://www.mondi.it/almanacco/voce/1209001
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