Nato a New York da famiglia benestante, di
origine ebraiche, scoprì la vena di scrittore negli anni Trenta, durante gli
studi universitari, esordendo come autore a Broadway nel 1944. I primi consensi
li strappò con Erano tutti miei figli (1947), in cui
denunciava il cinico affarismo di guerra.
Nel 1949 firmò il suo capolavoro
riconosciuto, Morte di un commesso viaggiatore, che gli valse un
"Premio Pulitzer" e prestigiosi riconoscimenti in tutto il mondo. Il
dramma in due atti racconta il fallimento di una classica famiglia americana,
dietro cui si cela la crisi del "mito americano" del benessere a
tutti i costi.
Apprezzato anche per altre opere come Il
crogiuolo (1953), ispirato alla personale disavventura di vittima del
maccartismo, per le sue idee socialiste, e Uno sguardo dal ponte (1955),
sulla condizione degli immigrati, fu per molto tempo protagonista delle
cronache rosa per la lunga relazione con Marilyn Monroe.
Per quest'ultima scrisse la sceneggiatura
de Gli spostati (1961), ultimo film recitato dalla Monroe
prima della tragica e misteriosa fine. Autore di diversi racconti e reportage
di viaggio, Miller scomparve nel febbraio del 2005.
http://www.mondi.it/almanacco/voce/1563001
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