Fonte d'ispirazione per lo scrittore britannico,
e per il disegnatore Ernest Howard Shepard, sono i pupazzi preferiti del figlio
Cristopher, in particolare un orsacchiotto di pezza che inizialmente aveva
chiamato Edward, per poi cambiarlo in "Winnie", nome
ispirato a un cucciolo di orso ospitato allo zoo di Londra e molto amato dai
bambini per il suo carattere giocherellone.
Lo stesso Milne aveva iniziato a raccontare al
figlio fiabe che avevano come protagonista Winnie, poi trasposte nei suoi
racconti. Il nome pooh è legato a un cigno, di cui Cristopher
era rimasto affascinato e le cui movenze rivivono nell'orso, a detta
dell'autore, nella posizione delle braccia rigide, sospese in aria.
Gli amici di Winnie che compaiono nel tempo sono
anch'essi proiezioni di pupazzi del figlio: Ih-Oh l'asinello, Pimpi il
maialino, Tigro la tigre saltellante, la mamma-canguro Kanga e
il suo piccolo "Ro". Personaggi completamente immaginari sono invece
il coniglio "Tappo" e il gufo "Uffa".
Lo strepitoso successo di vendite del libro
d’esordio (tradotto in 25 lingue) spinge Milne a pubblicarne un secondo, due
anni dopo, con il titolo La strada di puh. Alla sua morte i diritti
saranno acquistati dalla Walt Disney, che vedrà Winnie diventare
uno dei suoi personaggi di maggior successo, riadattandolo nella grafica e nei
contenuti.
Numerosi lungometraggi, serie animate,
giocattoli e gadget faranno di lui un brand vincente.
http://www.mondi.it/almanacco/voce/19058
Nessun commento:
Posta un commento