Nato a Jarnac, nella parte più occidentale della
Francia, dopo la laurea in Lettere nel 1937 si diplomò all'École libre des
sciences politiques. Protagonista della guerra di Resistenza, accanto al
generale Charles de Gaulle dalla cui politica nazionalista prenderà poi le
distanze, a partire dal dopoguerra sposò le idee del socialismo e,
appena trentenne, ricoprì diversi incarichi di ministro.
Nei decenni successivi costruì la propria leadership nella sinistra francese,
che maturò con la designazione a primo segretario del Partito Socialista
Francese (nato nel 1969 sulle ceneri dell'Internazionale operaia) e raggiunse
l'apice nel maggio del 1981 con l'elezione a presidente della
Repubblica francese.
Nel corso dei due mandati (1981-88 e 1988-95) guidò il Paese attraverso una
politica di nazionalizzazioni di settori cruciali dell'economia e di riforme a
favore dei diritti dei lavoratori. Criticato per la linea morbida adottata con
i terroristi (ricordata dagli analisti come Dottrina Mitterand) e
per gli stretti rapporti con il regime sanguinario degli Hutu in Ruanda, morì a
Parigi l'8 gennaio 1996, consumato da un cancro alla prostata.
http://www.mondi.it/almanacco/voce/14168001
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