Vestiti con una divisa in panno turchino, con bottoni di metallo dorato, e tesa
in testa, il nuovo corpo adottò come stemma araldico un'aquila con sotto il
motto «Pro natura opus et vigilantia».
Furono il primo esempio di quello che più tardi divenne il Corpo
forestale dello Stato, introdotto con il Decreto legislativo 804
del 12 marzo 1948 e che a partire dagli anni Ottanta entrò nel sistema
delle forze di polizia.
Dalla difesa e salvaguardia del patrimonio boschivo, i compiti delle guardie
forestali si sono via via ampliati, contemplando la tutela del patrimonio
naturale e paesaggistico, la prevenzione e repressione dei reati in
materia ambientale e agroalimentare.
Composto oggi di circa 8.500 unità, sono un baluardo fondamentale nell’azione
di contrasto alle discariche abusive, agli sversamenti illegali, agli incendi e
all’abusivismo edilizio, unitamente alle attività di polizia venatoria contro i
diversi fenomeni di bracconaggio.
Sono posti sotto la loro sorveglianza Parchi, Aree Naturali Protette e Riserve
Naturali dello Stato. Il santo patrono dei forestali è San Giovanni
Gualberto, festeggiato ogni anno il 12 luglio. Con la legge del 7
agosto 2015, n. 124 (nota anche come "ddl Madia"), il Corpo
forestale viene assorbito dall'Arma dei Carabinieri e riorganizzato come
"Comando unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare".
http://www.mondi.it/almanacco/voce/19060
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