Volgendo lo
sguardo al nostro passato ci si accorge di quanto cammino sia stato fatto dalla
Repubblica per garantire agli italiani democrazia, libertà, benessere,
giustizia, diritti, qualità della vita. Di quanti ostacoli siano stati
superati, quando è prevalsa la coesione, il senso di responsabilità, la
lungimiranza. Di questo dobbiamo essere fieri, senza che questo possa indurre a
trascurare i tanti problemi e le tante difficoltà che emergono.
Questa
storia ci induce quindi a guardare al futuro con maggiore ottimismo e forza
d’animo: il 2 giugno, oggi come ieri, è una festa per tutti gli italiani.
(Sergio
Mattarella, Presidente della Repubblica, su La Stampa – 2 giugno 2016)
Dietro ogni
articolo della Carta Costituzionale stanno centinaia di giovani morti nella
Resistenza. Quindi la Repubblica è una conquista nostra e dobbiamo difenderla,
costi quel che costi.
(Sandro
Pertini, Messaggio di fine anno agli Italiani, 1979)
L’Italia è
una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità
appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della
Costituzione.
(ART 1 della
Costituzione Italiana)
Bisogna che
la Repubblica sia giusta e incorrotta, forte e umana: forte con tutti i
colpevoli, umana con i deboli e i diseredati. Così l’hanno voluta coloro che la
conquistarono dopo venti anni di lotta contro il fascismo e due anni di guerra
di liberazione, e se così sarà oggi, ogni cittadino sarà pronto a difenderla
contro chiunque tentasse di minacciarla con la violenza.
(Sandro
Pertini, Discorso di insediamento, 1978)
O la
Repubblica o il caos.
(Pietro
Nenni In occasione del famoso referendum sulla monarchia)
La
Costituzione è il fondamento della Repubblica. Se cade dal cuore del popolo, se
non è rispettata dalle autorità politiche, se non è difesa dal governo e dal
Parlamento, se è manomessa dai partiti verrà a mancare il terreno sodo sul
quale sono fabbricate le nostre istituzioni e ancorate le nostre libertà.
(Luigi
Sturzo, Discorso, 1957)
Una delle
offese che si fanno alla Costituzione è l’indifferenza alla politica.
(Piero
Calamandrei)
Se voi
volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione,
andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono
imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per
riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché
lì è nata la nostra Costituzione
(Piero
Calamandrei)
La Patria
non è un’opinione. O una bandiera e basta. La Patria è un vincolo fatto di
molti vincoli che stanno nella nostra carne e nella nostra anima, nella nostra
memoria genetica. È un legame che non si può estirpare come un pelo
inopportuno.
(Oriana
Fallaci)
La bandiera
italiana è un vessillo di libertà conquistata da un popolo che – ha detto – si
riconosce unito, che trova la sua identità nei principi di fratellanza, di
eguaglianza, di giustizia. Nei valori della propria storia e della propria
civiltà.
(Carlo
Azeglio Ciampi)
Popolo,
ricordati che se nella Repubblica la giustizia non regna con impero assoluto,
la libertà non è che un vano nome!
(Maximilien
de Robespierre)
Questa
Repubblica si può salvare. Ma, per questo, deve diventare la Repubblica della
Costituzione.
(Nilde
Jotti)
È una cosa
che si è sempre vista, che buone leggi, che hanno fatto sì che una piccola
repubblica diventasse grande, una volta che si è ingrandita le diventano di
peso.
(Montesquieu)
In ogni
repubblica vi dovrebbe essere un corpo adatto a correggere i pregiudizi,
frenare le passioni smodate e controllare le opinioni incostanti di
un’assemblea popolare.
(Alexander
Hamilton)
Le repubbliche
vengono create dalla virtù, dallo spirito pubblico e dall’intelligenza dei
cittadini. Esse falliscono quando i saggi vengono banditi dai consigli
pubblici, perché osano essere onesti, e gli sconsiderati vengono premiati,
perché adulano la gente, in modo da poterla tradire.
(Joseph
Story)
Una creatura
perfettamente malvagia ma intelligente preferirà vivere in una condizione
civile piuttosto che in uno stato di natura, per essere protetto dalla violenza
che gli altri, essendo diavoli come lui, gli faranno sicuramente; e preferirà
la repubblica al dispotismo perché il potere incontrollato di un despota che
sia diabolico, come lui, è di gran lunga più pericoloso del potere diviso e
regolato di una costituzione repubblicana.
(Immanuel
Kant)
Venite a
vedere come muore un garibaldino. Ah… muoio… muoio per la repubblica.
(Lamberto
Duranti, ultime parole parole prima di morire, 5 gennaio 191
(aforisticamente.com)
“Or ti
piaccia gradir la sua venuta:
libertà va
cercando, ch’è sì cara,
come sa chi
per lei vita rifiuta.”
(Purgatorio
canto 1 vv. 70-72)
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