I Web-Giochi Sono Di Genere:
E’ Il Ritorno Del Sessismo
I giocattoli ridiventano sessisti e le due metà del cielo si allontanano. Da più parti si leva
L’allarme sul sessismo di ritorno che affiora nei giochi di ultima generazione. Play - station, applicazioni, videogiochi ma anche giocattoli tradizionali separano sempre più nettamente il mondo femminile da quello maschile. Rispunta come un fiume carsico quel deposito di stereotipi e di luoghi comuni su maschietti e femminucce che si sperava fossero ormai superati.
Da una parte pistole, armi spaziali, duelli all’ultimo sangue, spade nella roccia, prove iniziatiche. Tutto un armamentario da uomini duri e puri.
Dalla parte delle bambine, invece, tutto si tinge di fucsia. Oltre agli inossidabili passeggini e bamboline, avanza un’armata rosa fatta di winx, streghette, fatine, ninfe e squinzie, Oltre al me lenissimo mondo di Hello Kitty, la gattina più sdolcinata di sempre.
Torna insomma una divisione netta e invidiabile tra i generi. Un cliché che ha qualcosa di binario. Come se la digitalizzazione del pensiero e della realtà esasperasse le differenze tra maschi e femmine. Col risultato di ridurre la complessità della costruzione sociale dei generi a una contrapposizione secca. A un format elementare che ci sa fare improvvisamente un salto all’indietro di quarant’anni. Proprio ora che le nuove tecnologie, tendenzialmente unisex, potrebbero favorire una formazione della persona come totalità, e non come la solita metà.
Marino Niola – Venerdì di Repubblica 31-8-12
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