Nato
a Westport, nel sud-ovest dell'Inghilterra, e morto ad Hardwick Hall nel
dicembre del 1679, Thomas Hobbes completò gli studi nel prestigioso ateneo di
Oxford, conseguendo il diploma in baccellerie delle arti. La sua formazione
culturale si costruì anche attraverso i numerosi viaggi in Europa, nel corso
dei quali entrò in contatti con grandi filosofi come Galilei,
Francesco Bacone e lo stesso Cartesio.
Partendo dalle tesi matematiche ed empiristiche di questi ultimi, approdò a un
sistema filosofico fondato su leggi materialistiche e meccanicistiche, in base
alle quali si nega l'esistenza di tutto ciò che è incorporeo e quindi dell'idea
di Dio o dell'anima che siano solo spirito.
Nel capolavoro assoluto, Il Leviatano, espose la sua filosofia
politica, sintetizzata nella celebre espressione latina "Homo homini
lupus" (ossia l'uomo è un lupo per l'uomo): in sostanza l'uomo è per
natura votato all'egoistica conservazione di sé e dunque a non nutrire amore
naturale per il proprio simile; gli uomini si uniscono in gruppi (società,
Stati) spinti soltanto dal bisogno di procurarsi i beni necessari, vivendo, per
la stessa ragione, in una perenne condizione di "guerra di tutti contro
tutti".
https://www.mondi.it/almanacco/voce/10208001
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