La fine della Seconda guerra mondiale consegnò
uno scenario devastante dal punto di vista sanitario, con il rifiorire di
malattie che si stimavano scomparse da molti anni e il riacutizzarsi di altre.
In Italia, ad esempio, riapparve in maniera estesa il vaiolo e il tifo
esantematico, mentre nel resto dei territori interessati dal conflitto si
ebbero epidemie di tubercolosi (legata alla scarsa
alimentazione), febbri tifo-paratifoidee (causate dal cattivo funzionamento
delle reti idriche e fognarie) e colera.
Per coordinare gli interventi atti ad arginare
le situazioni di emergenza, i rappresentanti dell'ONU sottoscrissero, il 7
aprile 1946, l'atto istitutivo dell'Organizzazione Mondiale della Sanità,
indicando come primo obiettivo «il raggiungimento, da parte di tutte le
popolazioni, del più alto livello possibile di salute», inteso non solo
come assenza di malattie ma come «uno stato di totale benessere fisico,
mentale e sociale».
Della nuova agenzia, con sede a Ginevra,
entravano a far parte gli Stati che ne sottoscrivevano la costituzione. Per il
suo funzionamento venivano indicati i seguenti organi di governo:
l'Assemblea mondiale della sanità, riunita una volta all'anno, il Segretariato
ed il Consiglio Esecutivo. Ad essi si aggiungevano 6 uffici regionali (Europa,
Americhe, Africa, Mediterraneo Orientale, Pacifico Occidentale e Sud-Est
Asiatico), che garantivano una maggiore capacità d'intervento nei diversi
contesti.
Nel corso dei decenni, grazie a massicce
campagne di vaccinazione, l'OMS ottenne importanti risultati nel contrasto alle
malattie epidemiche, tra cui il totale debellamento del vaiolo,
certificato nel 1980. Ciò ne rafforzò il ruolo di guida nel monitorare e
controllare la diffusione di malattie, prevenendo il rischio di pandemie.
Ancora oggi spetta ad essa definire il grado di allarme di un contagio (con una
scala crescente da 1 a 6), orientando l'azione dei governi.
Tra le attuali funzioni dell'OMS:
assistenza ai governi per migliorare i servizi sanitari; attività di stimolo
alla prevenzione sanitaria; sostegno alla ricerca scientifica e alla formazione
professionale; sviluppo di standard internazionali per quanto concerne prodotti
alimentari, biologici e farmaceutici. Nel raggiungimento di questi scopi,
l'agenzia agisce in costante cooperazione con le Nazioni Unite, gli Istituti
Specializzati, le amministrazioni sanitarie statali, i gruppi professionali e
altre organizzazioni.
Forte dell'impegno di 4.000 addetti che
oggi vi lavorano, l'OMS è impegnata a debellare gravi malattie come la poliomielite,
il morbo del verme di Guinea, la lebbra e il tetano neonatale. L'11 marzo 2020
ha dichiarato la pandemia globale per l'infezione da COVID-19.
https://www.mondi.it/almanacco/voce/522001
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