Nato a Parigi e qui scomparso nel settembre del 1902, trascorse i primi anni ad
Aix e dopo la morte del padre raggiunse la madre nella capitale francese, dove
proseguì gli studi liceali con scarsi risultati. Un lavoro da fattorino nella
casa editrice Hachette gli offrì l'occasione del riscatto: premiato per
l'intelligenza con il ruolo di responsabile della pubblicità, si fece strada
anche come giornalista arrivando a scrivere per "Le Figaro" e il
"Globe".
Entrato in contatto con gli ambienti letterari parigini, pubblicò la prima
raccolte di prose nel 1864, di chiaro influsso romantico, riscuotendo poco
successo. Tre anni dopo, con il romanzo Teresa Raquin cominciò
a calarsi in quel variegato mondo della piccola borghesia e del proletariato,
che con estremo realismo rappresentò in tutte le proprie ipocrisie e bassezze.
Dal 1871 al 1893 diede alle stampe i suoi capolavori, tra cui "Il ventre
di Parigi" (1873), "L'ammazzatoio" (1877), "Nanà"
(1880), "Germinale" (1885) e "La bestia umana" (1890),
inclusi nel cosiddetto ciclo dei Rougon-Macquart. Un suo editoriale
nel 1898 sull'affaire Dreyfus (ufficiale ingiustamente accusato di spionaggio),
dal titolo «J'Accuse...!», entrò nella storia del giornalismo e la
locuzione divenne d'uso corrente nella lingua italiana.
https://www.mondi.it/almanacco/voce/466001
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