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domenica 31 marzo 2024

ARTICOLO DELLE RICETTE DI CUCINA DI PASQUA, 31 MARZO 2024

 

“Non tutti i gatti randagi vanno in Paradiso” Tina Pica

 

 

Torta Pasqualina di Meraviglie e Bietoline

Per 6 persone

 

Ingredienti:

400 gr di farina, 6 etti di meraviglie di fagiolini ( come le taccole di piselli ), 600 gr di bietoline da taglio, 350 gr di ricotta o quagliata, parmigiano grattugiato, 5 uova, 1 spicchio d’aglio, 2 cipollotti, 1 cucchiaio di prezzemolo tritato, 1 dl di panna, olio, sale e pepe. Farina per il piano di lavoro e la pirofila.

 

Versare la farina in una terrina con 6 cucchiai d’olio, un pizzico di sale e acqua tiepida che basti per ottenere un impasto morbido ed elastico. Coprirla con un telo e lasciarla riposare per circa ½ ora. Dividerla poi in sei palline, deporle su un piatto infarinato e coprirle con un telo umido lasciandole riposare per ½ ora. Pulire le verdure. Fare dorare le meraviglie in poco olio nel quale e stato soffritto lo scalogno finemente affettato. Aggiungere qualche cucchiaio di brodo vegetale per portarle a cottura. Regolare di sale e pepe. Prelevarle senza liquido e posarle su un piano di lavoro. Tagliuzzarle e posarle su un piatto fondo, cospargerle con 30 gr di parmigiano grattugiato e ½ cucchiaio di prezzemolo. Lasciarle intiepidire. Bollire in poca acqua leggermente salata le bietoline, scolarle e strizzarle molto bene. Tagliuzzare anche queste sul piano di lavoro, allargarle su un piatto fondo e cospargerle con 30 gr di parmigiano, l’aglio finemente tritato e il residuo prezzemolo, lasciarle intiepidire. In una ciotola battere 1 uovo con 30 gr di parmigiano e la ricotta, regolare di sale e pepe. Dividere il composto in due parti e versarne metà nelle meraviglie e metà nelle bietoline, mescolando ciascuna preparazione. Ungere e infarinare una pirofila rotonda di circa 23 cm di diametro. Stendere sottilissime sul piano di lavoro infarinato tre palline di pasta facendo in modo che con una delle palline si riesca a foderare anche il bordo della pirofila, fuoriuscendo un poco dal bordo stesso. Spennellare le sfoglie con l’olio. Appoggiare la sfoglia più grande nel fondo della pirofila, posarvi sopra le altre due, avendo l’accortezza di bucarle tutte con i rebbi di una forchetta. Riempire la pirofila per metà dalle bietoline e per l’altra metà dalle meraviglie. Formare nelle verdure 4 incavi e rompere un uovo in ognuno. Cospargere le uova con poco sale e pepe. Stendere sul piano di lavoro le sfoglie residue ungendo anche queste con olio e forandole sempre con i rebbi di una forchetta. Chiudere bene l’ultimo disco con la sfoglia eccedente della prima sfoglia. Ungere anche la superficie dell’ultima sfoglia. Mettere in forno preriscaldato a 180° per circa un’ora. Se la superficie della torta tendesse a scurirsi troppo, coprire la pirofila con carta di alluminio. Servire la preparazione tiepida o fredda.

 

N.B. Per preparare la quagliata (al posto della ricotta) occorre: 1 lt di latte intero, il succo di mezzo limone. Si versa il limone sul latte contenuto in una ciotola. Si copre con un canovaccio e prima di usarla si tiene per 24 ore a temperatura ambiente.

 

 

Teglia Pasquale di Lasagne agli Spinaci e Uova

Per 4 persone

 

Per la pasta:

7 etti di farina (350 gr di farina di grano duro e 350 di farina di semola), 4 uova, un pizzico di sale

 

Per l’interno: 1 kilo di spinaci, 2 etti di scamorza fresca non affumicata, 80 gr di parmigiano grattugiato, un pugnetto di uvetta sultanina, un cucchiaio colmo di pinoli, 30 gr di burro. Cinque uova dure.

 

Per la besciamella:

100 gr di farina 00, 1 litro di latte intero, 50 di burro, sale, 1 cucchiaio di curry (dolce o piccante, a vostro gradimento)

 

Su di un piano di lavoro, disporre le due farine a fontana e incorporarvi nel centro le uova, il pizzico di sale. Lavorare energicamente il tutto fino ad ottenere un impasto sodo e uniforme. Con il matterello stendere l’impasto in una sfoglia sottile e tagliarlo in rettangoli di circa 10 cm x 8. Farli lessare al dente in acqua salata in ebollizione, pochi per volta e posarli ad asciugare, uno accanto all’altro su un canovaccio da cucina.

Pulire gli spinaci e lavarli accuratamente. Scolarli sommariamente farli saltare in un tegame con il burro spumeggiante, aggiungere l’uvetta (prima fatta ammorbidir in acqua calda e poi ben strizzata) e i pinoli. Salare, lasciar raffreddare. Tritarli a mano con la mezzaluna.

Tagliare a fettine sottili la scamorza.

Sgusciare le uova dure e ridurle a fettine.

Per la besciamella: far sciogliere in un contenitore la farina con circa 400 gr di latte, mescolando con un frullino sino a che non risultino grumi. In un tegame far sciogliere 50 gr di burro, aggiungere il curry, il latte con la farina sciolta, salare e aggiungere latte, mescolare per evitare che si attacchi sul fondo. Appena addensato togliere dal gas.

In una teglia rettangolare preparare lo sformato:

Stendere un velo di besciamella in fondo e alle pareti della teglia. Coprire con sfoglie di pasta, sopra mettere la salsa di spinaci, un po’ di formaggio scamorza, fettine di uova e sopra un po’ di besciamella, coprendo sempre tutta la superficie. Continuare così fino ad esaurimento degli ingredienti. Terminare con una generosa copertura di besciamella e una spolverizzata di parmigiano grattugiato.

Far cuocere in forno preriscaldato a 200° per circa 25 minuti. Deliziosa!...

 

 

Capretto ai Frutti di Bosco

Per 6 persone

 

Ingredienti:

1 kg di capretto a pezzi, 2 lt di vino rosso, un mazzetto di erbe aromatiche, 2 cucchiai di farina, una cipolla, ¼ di panna, 1 cucchiaino di fecola, 4 cucchiai di confettura di frutti di bosco, 50 gr di burro, 1 cipollotto, sale, pepe.

 

Preparate una marinata con vino rosso e le erbe aromatiche, immergetevi i pezzi di carne a marinare per una nottata. L’indomani, scolateli (tenete la marinata da parte), e dopo averli asciugati con carta da cucina, passateli in un po’ di farina. Affettate la cipolla e fatela imbiondire in una padella con il burro, quindi aggiungete la carne e fate rosolare, insaporite con sale e pepe e continuate la cottura, aggiungendo poco per volta metà della marinata. Con la marinata rimasta, preparate una salsa, procedendo così. Portatela ad ebollizione incorporandovi la fecola, stemperata in un poco d’acqua, poi la panna ed infine la confettura di frutti di bosco. Disponete i pezzi di capretto sul piatto di portata, irrorandoli con un po’ di salsa, completata con pezzettini di cipollotto. Servite a parte la salsa rimasta, in salsiera.

 

Contorni:

 

Patate Novelle al Cartoccio

Per 4 persone

 

Ingredienti:

1 kg di patate novelle, 100 gr di burro, un cucchiaio di menta tritata, 1 cucchiaio di erba cipollina tritata, sale e pepe.

 

Lavate e sbucciate le patate. In una teglia da forno adagiate un grande foglio doppio di alluminio che possa contenere le patate, mettendovi qua e là dei fiocchetti di burro. Versatevi nel centro le patate, spolverizzatele con erba cipollina e menta tritata, salatele, pepatele e irroratele con il burro rimasto, che avrete fatto fondere in un pentolino. Avvolgete bene il cartoccio di alluminio e infornate la teglia a 200° per 50 minuti.

 

 

Insalata mista di Stagione

 

Ravanelli, valeriana, dente di leone, cicorietta, cipolline, pomodori cuore di bue.

Tutto nella quantità che si desidera, condita con olio evo, poco sale, aceto o limone.

 

 

Colomba Pasquale all’Uvetta

Per 4 persone

 

Ingredienti:

350 gr di farina, 3 dl di latte, 2 uova, 2 cucchiaini di cannella in polvere, 8 cucchiai di zucchero, 1 cucchiaino di noce moscata, 60 gr di uvetta sultanina (tenuta a bagno per 10 minuti nel Marsala), 4 cucchiai di lievito in polvere, 60 gr di burro, 1 cucchiaio di granella di cioccolato bianco, 1 cucchiaio di granella di cioccolato marrone.

In una terrina capiente, mescolare la farina, il lievito e lo zucchero. Battete leggermente le uova, e unitevi il latte intiepidito in cui avrete fatto sciogliere 50 gr di burro, mescolate e unite il composto alla farina. Unite pure la noce moscata, la cannella e l’uvetta ben scolata. Lavorate accuratamente l’impasto aiutandovi con un cucchiaio di legno. Versare poi il composto nello stampo a colomba che avrete imburrato ( o anche uno stampo diverso ), riempiendolo sino a metà. Mettete in forno preriscaldato a 180° per 30 minuti.

 

 

Semifreddo di Fragole                                        

Per 6 persone

 

Ingredienti:

4 uova, 400 gr di panna, 200 gr di zucchero, gr 300 di fragoloni.

 

Sbattete energicamente i tuorli con lo zucchero. Montate la panna e unitela ai tuorli, aggiungete anche gli albumi montati a neve e le fragole lavate e passate al setaccio. Amalgamate bene e versate in uno stampo che metterete almeno 3 ore nel freezer. Prima di servire immergete lo stampo in una vaschetta di acqua calda per pochi secondi, poi capovolgetelo su un piatto di portata e servite.

 

Lo Sapevate Che: Robert Wilhelm Eberhard Bunsen (Gottinga, 31 marzo 1811 – Heidelberg, 16 agosto 1899) è stato un chimico e fisico tedesco.

 

Biografia

Ultimo di quattro fratelli, frequentò la scuola a Holzminden e studiò chimica all'Università di Gottinga. Dopo aver ottenuto il dottorato all'età di 19 anni[1] viaggiò dal 1830 al 1833 attraverso l'Europa occidentale. Durante questo periodo conobbe Runge, lo scopritore dell'anilinaJustus von Liebig a Gießen e Mitscherlich a Bonn. Al suo ritorno in Germania Bunsen divenne professore a Gottinga, dove iniziò i suoi studi sperimentali sulla solubilità dei sali dell'acido arsenioso.

Per molto tempo l'ossido ferrico idrato è stato usato come antidoto per l'avvelenamento da arsenico proprio in virtù delle ricerche di Bunsen. Nel 1836 Bunsen prese il posto di Friedrich Wöhler a Kassel. Dopo aver insegnato per due anni accettò l'offerta dell'università di Marburgo dove studiò i derivati del cacodile. Il proprio lavoro gli portò rapidamente fama e onori, ma rischiò di morire per avvelenamento da arsenico. Perse inoltre la vista da un occhio in seguito ad un'esplosione che proiettò un frammento di vetro nell'occhio.[2] Nel 1841 Bunsen creò un elettrodo di carbonio da usare al posto del costoso elettrodo di platino nella pila di Grove. Nel 1852 Bunsen succedette a Leopold Gmelin all'Università di Heidelberg

Utilizzando l'acido nitrico riuscì a preparare numerosi elementi puri tra cui cromomagnesioalluminiomanganesesodiobariocalcio e litio attraverso l'elettrolisi. Nello stesso anno iniziò una lunga collaborazione con Sir Henry Roscoe con lo scopo di studiare la formazione di acido cloridrico a partire da idrogeno e cloro. Nel 1859 interruppe la collaborazione con Roscoe e si unì a Gustav Kirchhoff nello studio della spettroscopia di emissione degli elementi. Insieme al suo assistente di laboratorio Peter Desaga perfezionò il bruciatore a gas da laboratorio che oggi porta il suo nome (becco Bunsen), e che era inventato originariamente dal chimico e fisico britannico Michael Faraday. Lo sviluppo del becco Bunsen fu di estrema importanza nelle applicazioni spettroscopiche.

Nel 1877 fu il primo scienziato (assieme a Kirchhoff) ad essere insignito della Medaglia Davy. Si ritirò all'età di settantotto anni dedicandosi alla geologia (che fu per lungo tempo un suo hobby). All'età di 88 anni Robert Bunsen morì a Heidelberg.

https://it.wikipedia.org/wiki/Robert_Wilhelm_Bunsen

Lo Sapevate Che: Tina Pica: L'inconfondibile voce roca e il piglio un po' burbero l'hanno resa una delle attrici più simpatiche e popolari del cinema italiano tra gli anni Cinquanta e Sessanta.


Nata a Napoli e qui scomparsa nel luglio del 1968, Annunziata (il nome completo) Pica era figlia d'arte e nella piccola compagnia teatrale del padre mosse i primi passi sul palcoscenico. Dopo alcune comparsate nel genere muto, ebbe il primo ruolo significativo in "Fermo con le mani" del 1937, accanto al principe Totò.

A notarne l'indiscusso talento ed a farla conoscere al grande pubblico fu Eduardo De Filippo, che la scritturò in alcune delle sue commedie più celebri, da "Natale in Casa Cupiello" a "Napoli milionaria", da "Filumena Marturano" a "Questi fantasmi".

La fama cinematografica maturò con i due capitoli di "Pane, Amore e..." (il secondo dei quali le valse, nel 1955, il Nastro d'argento come "migliore attrice non protagonista") di Luigi Comencini, in coppia con il grande Vittorio De Sica, e con numerose pellicole, che la videro recitare accanto a mostri sacri della comicità italiana, quali Totò, Peppino De Filippo, Nino Taranto, Alberto Sordi, Renato Rascel.

https://www.mondi.it/almanacco/voce/426001

 

 

 

Lo Sapevate Che: Carlo Rubbia: Fisico di fama mondiale, è una delle personalità più eminenti della scienza contemporanea, premiato dai più prestigiosi atenei internazionali con 28 lauree honoris causa.


Nato a Gorizia, in Friuli-Venezia Giulia, a ventitré anni si laurea in Fisica alla prestigiosa Normale di Pisa, entrando tre anni dopo come ricercatore al CERN di Ginevra, il più grande laboratorio nel mondo per la fisica delle alte energie.

I suoi esperimenti sulle particelle elementari, in particolare sulla teoria elettrodebole di Abdus Salam e Steven Weinberg, lo conducono nel 1983 alla scoperta dei bosoni vettoriali "W+", "W−" e "Z", comunicatori di interazione debole. Meriti che l'anno seguente gli valgono il Nobel per la Fisica condiviso con il collega olandese Simon van der Meer.

Dopo vari e numerosi incarichi universitari, tra cui quello di "Higgins Professor" ad Harvard, dal 1989 al 1994 è chiamato a dirigere il CERN e dal 1999 l'ENEA (Ente per le nuove tecnologie, l'energia e l'ambiente). Entrato in polemica con il Governo Berlusconi, nel 2005 non viene riconfermato nell'incarico e decide di proseguire le ricerche sull'energia solare termodinamica in Spagna, presso il CIEMAT.

Designato nel 2008 consigliere speciale per l'energia presso la Commissione Economica delle Nazioni Unite per l'America Latina (CEPAL), nell'agosto 2013 riceve dal presidente Napolitano la nomina a senatore a vita .

https://www.mondi.it/almanacco/voce/339003

 

 

Lo Sapevate Che: Cartesio: Universalmente riconosciuto come il padre della filosofia moderna, il suo metodo d'indagine ha rivoluzionato le diverse forme del sapere, dalla matematica alla letteratura.


Insieme a Pascal è considerato anche il fondatore della prosa francese; caratteristiche essenziali del suo stile sono la chiarezza e la linearità, che ispirarono i successivi sviluppi della letteratura illuministica.

Nato a La Haye (in seguito ribattezzata Descartes in suo onore) nel cuore della Francia, René Descartes (italianizzato in Renato Cartesio) formò il suo vasto bagaglio culturale presso il Collegio dei Gesuiti, iscrivendosi in seguito alla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Poitiers. Durante gli anni da militare, strinse amicizia con il medico Isaac Beeckman, dal quale derivò la passione per le scienze matematiche.

Dopo aver viaggiato per l'Europa, soggiornò per lungo periodo in Olanda, dove, tra il 1637 e il 1641, pubblicò le sue due opere fondamentali: Discorso sul metodo e Meditazioni metafisiche. Da esse se ne ricostruisce il pensiero, che ha come metodo d'indagine il "dubbio metodologico" e come fondamento la massima «Cogito ergo sum», ossia "Penso dunque sono".

Attraverso il dubbio il filosofo ricerca la verità, che ha come criterio base l'evidenza, cioè le idee che appaiono certe ed evidenti alla ragione e che non possono essere soggette al dubbio. Sostenendo la maggiore validità della conoscenza razionale rispetto a quella sensibile, Cartesio gettò le basi del razionalismo filosofico che influenzò l'Illuminismo e l'evoluzione del pensiero moderno.

Ingaggiato come precettore dalla regina Cristina di Svezia, Cartesio morì di polmonite nel febbraio del 1650, a Stoccolma.

https://www.mondi.it/almanacco/voce/206005

 

 

Lo Sapevate Che: Debutta al cinema "Matrix": «Che cos'è Matrix? È controllo. Matrix è un mondo virtuale elaborato al computer, creato per tenerci sotto controllo, al fine di convertire l'essere umano in questa...»


È la scioccante verità che Morpheus sbatte in faccia a Neo mostrandogli una "batteria" e alludendo con essa che le macchine, che dominano il mondo, utilizzano gli esseri umani come fonte d'energia, imprigionandoli in "baccelli" riempiti di liquido e collegandoli a cavi elettrici. Sono le prime scene di Matrix, film diretto dai fratelli Andy e Larry Wachowski, che venne proiettato per la prima volta nelle sale statunitensi il 31 marzo del 1999.

Ennesimo capitolo dell'eterna lotta tra l'uomo e la macchina, un topos del genere fantascienza, la pellicola andò incontro a uno straordinario successo di pubblico e critica, consacrando il protagonista Keanu Reeves nel ruolo dell'Eletto. In realtà l'attore era stato ingaggiato soltanto dopo la tragica morte della "prima scelta" Brandon Lee (sul set de "Il Corvo") e i rifiuti di Johnny Depp e Will Smith.

Ispirato ad elementi della tradizione cristiana e della filosofia zen, Matrix (termine utilizzato nella doppia valenza di "matrice di numeri" e "cyberspazio") fece incetta di premi, su tutti quattro Oscar per "miglior montaggio", "miglior sonoro", "miglior montaggio sonoro" e "migliori effetti speciali". Quest'ultimo premiò la scelta del "bullet time", tecnica resa celebre dai fratelli Wachowski che consente di vedere ogni scena al rallentatore, mentre l'inquadratura gira attorno a velocità normale.

Pur sbancando il botteghino, i due sequel del 2003 Matrix Reloaded e Matrix Revolutions non convinsero come il primo, per l'evoluzione eccessivamente visionaria della storia.

https://www.mondi.it/almanacco/voce/5268001

 

 

Lo Sapevate Che: Inaugurata la Torre Eiffel: Concepita per esaltare il progresso scientifico e tecnologico e destinata a vita breve, la Torre Eiffel finì col diventare l'elemento cardine dello skyline di Parigi e insieme il simbolo incontrastato della "grandeur" francese. Per i suoi concittadini è la dame de fer, la "signora di ferro".


Il definitivo tramonto dell'Impero e l'avvento della Terza Repubblica (1879-85) segnarono in Francia l'inizio di una stagione di riforme istituzionali e sociali (dal rafforzamento del sistema parlamentare al riconoscimento delle libertà di stampa e sindacale), destinata a plasmare la futura identità dello Stato e a farne un modello di democrazia universale. Ciò si tradusse anche in un risveglio del sentimento nazionale che toccò l'apice con l'adozione della Marsigliese come inno ufficiale (1880).

Sul piano scientifico Parigi divenne un banco di prova per le importanti scoperte di quegli anni e per tutti gli sviluppi tecnologici e sociali prodotti dalla seconda rivoluzione industriale (1870-1920). Dall'utilizzo dell'elettricità all'introduzione dell'acciaio, dal perfezionamento dei sistemi di trasporto (quali tram e metropolitane) alla scoperta di nuove forme di comunicazione come il telefono (brevettato dallo scozzese Bell nel 1876).

Un primato che la capitale transalpina contendeva in quel periodo a Londra e che le venne riconosciuto ufficialmente quando si prese la decisione di organizzare lì l'Esposizione universale del 1889. Un evento di prestigio che tra l'altro veniva a coincidere con una scadenza di enorme valenza storica: il centenario della Rivoluzione francese. Per questo il comitato organizzatore si predispose a fare le cose in grande.

Con un budget a disposizione di 41 milioni di franchi (una parte fondi statali, la restante frutto di prestiti bancari e del ricavato di una lotteria), si progettarono una serie di interventi urbanistici e di grandi opere tese da un lato a celebrare la gloriosa storia della nazione, dall'altro a incarnare le idee di progresso e modernità. Entrambi gli aspetti proiettarono la mente a qualcosa che era avvenuto recentemente negli Stati Uniti d'America.

Il 28 ottobre del 1886, su un isolotto della baia di New York, era stata inaugurata la Statua della Libertà, un simbolo di autodeterminazione e di tecnica moderna che nascondeva un'anima "francese": lo scheletro in metallo che reggeva l'imponente struttura era stata realizzato dall'architetto francese Gustave Eiffel. A lui fu dato l'incarico di erigere una torre nell'area compresa tra il Pont d'Iéna e i giardini di Campo di Marte, dove avrebbe avuto luogo l'Expo.

I lavori iniziarono nel 1887 impegnando 50 ingegneri e circa duecento operai, suddivisi tra il montaggio di 18.030 pezzi in ferro e la costruzione della torre. Due anni più tardi, l'opera venne completata con più di un mese di anticipo rispetto all'apertura dell'Expo, per essere inaugurata in pompa magna il 31 marzo. Un tempo record conseguito a dispetto delle forti critiche che erano venute dal mondo letterario e artistico locale. Poeti del calibro di Rimbaud e Verlaine definirono il progetto un «inutile e volgare affronto all'armonia architettonica di Parigi», arrivando a firmare una petizione per bloccarne i lavori.

L'entusiasmo e i numeri dei primi visitatori (circa due milioni) accorsi durante l'Esposizione universale dettero torto ai contestatori. La gente venne rapita dalla linea elastica e avveniristica della torre, tinta di rosso veneziano, che con i suoi 324 metri di altezza (antenna compresa) conquistò il primato di edificio più alto del mondo, conservandolo fino al 1930 (superata dal Trump Building di Manhattan). Ciononostante le intenzioni delle autorità francesi erano di smantellarla dopo due anni e solo a conclusione dei preziosi esperimenti di radiotelegrafia, di cui fu protagonista, si decise di tenerla definitivamente.

Ritinteggiata diversamente nel corso degli anni (dal giallo al beige all'attuale "marrone Eiffel"), la Torre Eiffel è oggi il monumento a pagamento più visitato al mondo, con una media di oltre 6 milioni di ingressi all'anno. Per visitare i tre piani aperti al pubblico (l'ultimo a 276 metri di altezza) occorre salire 1.665 gradini o in alternativa utilizzare i cinque ascensori a disposizione. Tra i punti di maggior attrattiva: il ristorante Altitude 95 (cifra che indica l'altezza sul livello del mare) e il punto panoramico del terzo livello che offre una splendida vista su Parigi.

Delle diverse copie sparse per il mondo, l'esemplare più noto è la Tokyo Tower, in Giappone, realizzata nel 1958 e alta 333 metri.

https://www.mondi.it/almanacco/voce/419003

 

 

Lo Sapevate Che: Pasqua: La Pasqua è la principale festa del cristianesimo e ricorda la Resurrezione di Cristo. È festeggiata la domenica successiva al primo plenilunio dopo l'equinozio di primavera.


La Resurrezione di Cristo combacia, metaforicamente, con il risveglio della natura, degli alberi che rifioriscono e le temperature che diventano miti! Secondo un'antica tradizione pagana, la Pasqua coincideva con l'arrivo della primavera, che veniva festeggiata con l'offerta delle primizie di campo e sacrifici di agnelli.

Tra usanze festaiole, tradizioni culinarie e riti religiosi, la Pasqua è un momento per stare insieme, pregare (per chi crede) e festeggiare in famiglia e con gli amici.

https://www.mondi.it/almanacco/voce/6077

 

 

 

sabato 30 marzo 2024

ARTICOLO DELLE RI CETTE DI CUCINA DEL 30 MARZO 2024

 

 

“Più ci penso, più mi rendo conto che non c'è nulla di più veramente artistico che amare gli altri.” Vincent Van Gogh

 

 

 

Bruschetta al Formaggio

Per 2 persone

 

Ingredienti:

4 fette di pane casereccio, 1 spicchio d’aglio, 4 pomodori maturi, basilico, pecorino grattugiato, olio, sale.

Scottate i pomodori, pelateli, tagliateli in quattro e poi a dadini piccolissimi o tritati grossolanamente. Lasciateli colare la loro acqua per 10 minuti in un colino. In una ciotola mettete la polpa di pomodoro, aggiungete un pugnetto di foglie di basilico rotte con le mani e 2 cucchiai di olio. Tostate le fette di pane nel tostapane o nel grill, strofinatele con la spicchio d’aglio tagliato in due. Distribuite sulle fette di pane la polpa di pomodoro. Prima di servire, salate e cospargete con pecorino grattugiato.

 

 

 

Tagliatelle Soufflé

Per 4 persone

 

Ingredienti:

400 gr. di tagliatelle, 3 uova, dl 2,5 di latte, burro gr. 100, parmigiano grattugiato, un cucchiaino di farina, sale.

 

Lessate le tagliatelle in acqua salata, scolatele al dente, passatele sotto il getto dell’acqua fredda. Fate una besciamella con latte, farina e burro. Salatela e fuori dal fuoco incorporatevi parmigiano grattugiato, tuorli e albumi montati a neve.

Versate la pasta in una terrina, conditele col burro e con la besciamella. Versate il tutto in una pirofila e fate gratinare in forno caldo, finché la preparazione sarà gonfia e dorata.

 

 

 

Capretto alla Calabrese

Per 6 persone

 

Ingredienti:

1 kg di capretto tagliato a pezzi, 3 cucchiaio d’olio, gr 50 di burro, una cipolla, un cucchiaio di farina, ½ bicchiere di vino bianco, gr 500 di patate, 300 gr di pomodori pelati, tagliati a filetti, una cucchiaiata di origano, gr 60 di pecorino grattugiato, sale, pepe.

Affettare la cipolla e farla imbiondire con olio e burro in recipiente che possa andare in forno, quindi aggiungere i pezzetti di carne, passati nella farina e fateli rosolare. Nel frattempo pelate, lavate e tagliate e asciugate le patate, che unirete al capretto, mescolando. Irrorate la preparazione con il vino, lasciatelo evaporare, poi aggiungete sale e pepe, infine i pomodori. Insaporite ora la carne con origano e pecorino, lasciate cuocere a fiamma bassa, aggiungendo se occorre un po’ d’acqua. Dopo 40 minuti, togliete il recipiente dal fuoco e mettetelo in forno a 200°. Lasciate dorare per 15 minuti e servite caldo.

 

 

 

Panini Pasquali all’Uvetta

Per 4 persone

 

350 gr di farina, 50 gr di maizena, 20 gr di lievito di birra, 1 dl di latte, 3 uova, la scorza grattugiata di 1 limone, 1 bustina di vanillina, 60 gr di uvetta ammollata nel Rum, 130 gr di burro, 100 gr di zucchero, farina, sale.

 

Fare ammorbidire 120 gr di burro ridotto a pezzetti a temperatura ambiente. Sciogliere il lievito in 3 cucchiai di latte tiepido e ½ cucchiaino di sale. Mettere la farina mischiata allo zucchero e alla bustina di vanillina a fontana in una ciotola e nel centro il lievito sciolto con liquido, iniziando a incorporare poca farina. Unire le uova il burro ammorbidito, l’uvetta scolata, strizzata e infarinata, la scorza del limone ed il latte residuo. Impastare con forza a lungo con le mani fino ad ottenere un impasto omogeneo e liscio. (Se l’impasto fosse troppo duro, aggiungere altro latte tiepido). Preparare la leccarda del forno foderata con carta da forno. Formare con l’impasto delle palline tonde e un po’ schiacciate, grandi come una pallina da ping-pong. Appoggiarle sulla carta da forno ben distanziate una dall’altra. Cuocerle in forno preriscaldato a 180° per 35 minuti. Sfornare e lasciar raffreddare. Appoggiarli su di un piatto di portata foderato con un panno da cucina pulito e allegro in compagnia di panna montata o crema pasticciera.

 

Lo Sapevate Che: Van Gogh: Inarrivabile esempio di genio artistico folle e incompreso, con capolavori insuperabili quali Campo di grano con volo di corvi e Notte stellata diede inizio all'arte moderna.

Nato a Groot Zundert (la casa natale è ancora visibile sulla piazza principale!), iniziò a dipingere a trent'anni, realizzando molte delle sue opere più note nel corso degli ultimi due anni di vita. La sua produzione, che raccoglie ben 864 tele e di più di mille disegni, consta soprattutto di autoritratti, paesaggi, nature morte di fiori, dipinti con cipressi, rappresentazioni di campi di grano e girasoli.


Lavorò come apprendista per la casa Goupil, che vendeva riproduzioni di opere d'arte, e qui approfondì le tematiche artistiche. Licenziato, si dedicò agli studi teologici e finì a fare il predicatore tra i minatori, ma fu allontanato per il suo fanatismo religioso. Nel 1885 realizzò la prima grande opera, I mangiatori di patate, in cui celebrava il lavoro umile dei contadini.

Oltre che dalla povertà e dalla mancata considerazione degli altri, fu perseguitato dalla psicosi epilettica, con "stadi crepuscolari" seguiti da attacchi di panico, che lo portarono più volte a tentare il suicidio. L'ultimo tentativo fu fatale: il 29 luglio del 1890 morì nella sua casa di Auverse, due giorni dopo essersi sparato un colpo di rivoltella.

Fonte d'ispirazione per le correnti pittoriche del XX secolo, su tutti L'espressionismo, van Gogh lasciò diverse opere battute poi all'asta per cifre altissime, come "Autoritratto senza barba" (venduto per 71,5 milioni dollari nel 1998 a New York) e "Autoritratto con orecchio bendato" (ceduto nel 1990 per 90 milioni di dollari).

https://www.mondi.it/almanacco/voce/258003

Lo Sapevate Che: Eric Clapton: Se un certo Chuck Berry arrivò a definirlo L'uomo del Blues, vuol dire che ne aveva scoperto la mano "divina" ("Dio" tra l'altro è uno dei suoi soprannomi più noti) di chitarrista.


Nato a Ripley, nel sud dell'Inghilterra, cresce con i nonni dai quali a quattordici anni riceve in dono la prima chitarra. Quattro anni più tardi fonda il primo gruppo, i “Roosters”, e dopo la breve ma significativa parentesi con gli Yardbirds, entra nei Cream, raggiungendo il successo.

Uscito dalla band nel 1968, le collaborazioni e i gruppi cui partecipa aumentano in modo vertiginoso, senza mai trovare una soluzione che lo soddisfi e cominciando a fare i conti con la tossicodipendenza. Nel 1973 torna sul palco in un concerto organizzato per lui da Pete Townshend e Steve Winwood, da cui nasce l'album "Eric Clapton's Rainbow Concert".

Con esso si rilancia, pur non riuscendo ad uscire dal tunnel della droga, in cui ricade pesantemente nel 1991 dopo la tragica perdita del figlioletto di quattro anni, avuto dalla showgirl italiana Lory Del Santo. Al piccolo Conor dedica lo struggente brano "Tears in Heaven", che diviene la colonna sonora del film "Rush". L'anno seguente si esibisce con la sua band nei Bray Film Studios di Windsor, esibizione entrata nella storia del blues, sia per la ripresa nel programma Unplugged per MTV, sia per l'album che ne viene ricavato, premiato con il disco d'oro (per le 10 milioni di copie vendute) e con sei Grammy Award.

Unico musicista inserito tre volte nella “Rock'n'Roll Hall of Fame” e secondo solo a Jimi Hendrix nella classifica dei "100 migliori chitarristi di ogni tempo" stilata dalla rivista Rolling Stone, Clapton pubblica nel 2013 il 20° album, "Old Sock", duettando tra gli altri con Paul McCartney. Negli anni successivi arrivano gli album The Breeze: An Appreciation of JJ Cale (2014), I Still Do (2016) e Happy Xmas (2018).

https://www.mondi.it/almanacco/voce/343002

Lo Sapevate Che: L’ultimo giorno con l’ora solare: Nella notte tra oggi e domani, si passa all’ora legale. Infatti, in tutta l’Unione Europea, questa viene adottata tra l’ultima domenica di marzo e l’ultima domenica di ottobre. Ufficialmente alle due si sposta la lancetta delle ore in avanti, alle tre. In pratica... dormiremo un’ora in meno!


Negli Stati Uniti, invece, l'ora legale è già partita (parte la seconda domenica di marzo) per poi terminare la prima domenica di novembre.

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Lo Sapevate Che: A Trieste inaugurato il primo trasporto pubblico: Ancor prima che le automobili conquistassero la strada, nella Trieste "asburgica" ci si pose il problema di come far viaggiare in maniera più rapida persone e merci, all'interno del perimetro cittadino. Quella linea urbana passò alla storia come il primo esempio di servizio di trasporto pubblico italiano.


Nella seconda metà dell'Ottocento, mentre l'Italia unita era impegnata a costruire il nuovo assetto statale, Trieste viveva un periodo di splendore con gli Asburgo, che qui avevano stabilito il porto dell'Impero. Alla vitalità economica, legata agli intensi traffici marittimi, corrispondeva una crescita architettonica che diede un'impronta definitiva alla città. Tra i monumenti più noti portati a termine in quella fase, lo splendido Castello di Miramare (1856-60), voluto dall'imperatore Massimiliano I.

L'aumento del volume di scambi commerciali e la nascita di nuove fabbriche resero necessari il miglioramento e la velocizzazione degli spostamenti, sia dei lavoratori che delle merci. La questione fu sollevata alle autorità comunali dalla borghesia imprenditoriale, che nello specifico chiedeva un collegamento più rapido dal capolinea della linea ferroviaria Vienna-Trieste alle fabbriche della periferia e ai magazzini del Borgo Teresiano.

Si realizzò inizialmente un servizio di carrozze a cavalli, che si dimostrò non all'altezza delle aspettative dell'utenza e caratterizzato da costi accessibili a una fascia ristretta della popolazione. Archiviato il flop, venne incaricata una società internazionale con sede a Bruxelles, che aveva aperto una filiale locale con il nome Società Triestina Tramway (Stt). Quest'ultima disegnò una linea tranviaria a cavalli molto più moderna e funzionale e vicina all'immagine classica del tram.

Il servizio partì ufficialmente il 30 marzo del 1876 sulla tratta via Battisti–rotonda del Boschetto, con corse dalle prime ore del mattino fino alle 22 e a una frequenza di una ogni quindici minuti. Per allargare il bacino di utenza furono istituite due classi di viaggio: la prima, più comoda, costava dieci soldi; la seconda solo cinque, prezzo alla portata dei ceti sociali più bassi.

Sebbene in quegli anni fosse fuori dai confini del Regno d'Italia, in seguito si riconobbe a Trieste il primato di aver creato il primo servizio di trasporto pubblico. Grandi città come Milano, Roma e Bologna dovettero aspettare qualche anno prima di mettersi al pari. Nei decenni seguenti Trieste continuò a investire sul potenziamento dei collegamenti urbani, risultando tra le prime città in Europa a dotarsi di una linea elettrificata e di carrozze sempre più confortevoli
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https://www.mondi.it/almanacco/voce/417001

 

 

 

Lo Sapevate Che: La Francia adotta il metro come unità di misura: «L'Assemblea Nazionale, considerando che per arrivare a stabilire l'uniformità dei pesi e delle misure [...] è necessario fissare un'unità di misura naturale ed invariabile [...] decreta che sia adottata la grandezza del quarto di meridiano terrestre come base del nuovo sistema di misure.»

Con quest'atto ufficiale, approvato il 30 marzo 1791, il governo rivoluzionario francese adottò ufficialmente come unità di lunghezza la decimilionesima parte del quarto di meridiano, dal polo Nord all'equatore. Il termine "metro" (dal greco metron, "misura") fu acquisito successivamente, quando nel 1795 s'istituì il sistema metrico decimale.


Con quest'ultimo s'individuarono altre unità di misura fondamentali: il metro quadrato e quello cubo rispettivamente per le aree e per i volumi; il litro per le misure di liquidi ed il chilogrammo per il peso. Tutte le altre misure si ricavavano dividendo o moltiplicando per dieci le unità base, di qui la scelta del nome "metrico decimale".

Esteso agli altri Paesi con la Convention du Mètre del 1875, che nel 1889 portò all'istituzione del Sistema internazionale di unità di misura, il sistema metrico decimale è utilizzato in tutto il mondo, ad eccezione di Stati Uniti, Liberia e Birmania.

Inizialmente regolato dalla lunghezza di una barra di platino-iridio, il valore standard del metro è misurato, dal 1983, sulla velocità della luce nel vuoto in 1/299 792 458 di secondo, dal momento che la velocità della luce nel vuoto è ritenuta la stessa ovunque.

https://www.mondi.it/almanacco/voce/5258001

 

giovedì 28 marzo 2024

ARTICOLO DELLE RICETTE DI CUCINA DEL 28 MARZO 2024

 

“Bisogna dunque dire alto e forte che alla base di queste storture mentali esiste una sola cosa. Ignoranza del meccanismo attraverso il quale si svalutano e rivalutano.” Guido Carli

 

 

Barchette di Insalata Belga al Salmone e Asparagi

Per 4 persone

 

Ingredienti:

2 cespi di insalata belga, 300 gr di punte di asparagi surgelate (o fresche), 150 gr di salmone affumicato, 1 limone, olio, sale, pepe.

Portare a bollore un lt di acqua salata in una casseruola e cuocere le punte di asparagi per 5 minuti. Scolarle e lasciarle intiepidire. Incidere alla base i cespi di insalata belga, prelevare le foglie più grandi e tagliare il cuore dell’insalata a striscioline. Raccoglierle in una ciotola e condirle con olio, sale, pepe e succo di limone. Distribuire l’insalata nelle foglie di belga lasciate intere, poi aggiungere e distribuire equamente le punte di asparagi e il salmone affumicato tagliato a striscioline, una grattata di pepe. Tenere al fresco sino al momento di servire.

 

 

Lasagne con Formaggi e Pepe

Per 4 persone

 

Ingredienti:

400 gr di pasta da lasagne fresca all’uovo, 250 gr di robiola di Roccaverano, 100 gr di taleggio, 100 gr di ricotta salata grattugiata, 100 gr di parmigiano grattugiato, 50 gr di burro, sale e pepe nero in grani.

Stendere la pasta con il mattarello in sfoglie sottili, tagliarle a rettangoli di 10 cm per 8,e farli cuocere, pochi alla volta, in abbondante acqua salata in ebollizione, scolarli appena vengono a galla, immergerle in acqua fredda per raffreddarle e scolarle di nuovo. Stenderle sopra un canovaccio inumidito. Preparare il ripieno: privare il taleggio della crosta, tritarlo finemente e metterlo in una terrina, aggiungere la robiola a pezzettini, la ricotta salata e il parmigiano grattugiati, mescolare con un cucchiaio di legno, sino ad ottenere un composto omogeneo. Imburrate una pirofila, disporvi uno strato di lasagne, distribuirvi sopra un poco di composto di formaggi, stendendolo uniformemente e cospargendolo con un poco di pepe nero, macinato grossolanamente. Continuare così fino ad esaurimento degli ingredienti, terminando con uno strato di lasagne. Spennellare la superficie della pasta con il burro rimasto fuso, cospargerla con un poco di pepe macinato grossolanamente e far cuocere in forno preriscaldato a 190° per 20 minuti circa. Servirle calde.

 

 

 

Ciambella Pasquale, Ciureki, ricetta Greca

Per 8 persone

 

Ingredienti:

1 ½ kg di farina, 400 gr di zucchero, 320 gr di burro, 100 gr di lievito di birra, 230 gr di latte intero, 8 uova, 1 cucchiaio di mastica tritata, ½ cucchiaino di achlepi (spezia), 1 etto di mandorle abbrustolite, pelate e tritate.

Fare sciogliere il lievito in un contenitore in un po’ di latte tiepido e aggiungere 4 cucchiaiate di farina. Lasciare il tutto in un luogo caldo per gonfiarsi. Quando sarà raddoppiata la massa, mettere la farina residua in un grande contenitore, fare un buco nel mezzo e aggiungere l’impasto lievitato. In una casseruola versare il resto del latte, lo zucchero, le uova, il machlepi, la metà della mastica e 250 gr di burro. Scaldare gli ingredienti, mescolarli bene e versarne la metà nel contenitore con la farina. Impastare, sciogliere anche il rimanente burro e tenerlo vicino. Aggiungere anche l’altra metà degli ingredienti e continuare a impastare con le mani sempre umide bagnandole nel burro fuso. La pasta non deve risultare né troppo dura né troppo tenera. Se è necessario aggiungere ancora un po’ di farina. Coprire l’impasto e tenerlo in luogo caldo per lievitare. Formare i ciureki come una treccia e bastoncini arrotolati a ciambellina. Spalmarli con un rosso d’uovo battuto. Fare cuocere in forno preriscaldato a 180 per 45 minuti.

Lo Sapevate Che: Raffaello Sanzio: Pittore e architetto tra i più rappresentativi del Cinquecento, con Leonardo e Michelangelo completa la triade dei grandi maestri del Rinascimento italiano.



Nato ad Urbino, apprese i fondamenti della pittura dal padre Giovanni Santi, attivo presso la corte dei Montefeltro, e in seguito nella bottega del Perugino. Nel periodo umbro-senese la sua fama crebbe, grazie a opere come la "Crocifissione Gavari" (esposta alla National Gallery di Londra) e al celebre Sposalizio della Vegine, oggi conservato alla Pinacoteca di Brera, a Milano.

Il soggiorno a Firenze e l'incontro con Leonardo e Michelangelo fecero sbocciare il suo stile, teso alla rappresentazione del bello ideale, oltre i limiti della Natura, e a una resa luminosa. Peculiarità che emergono dalla serie di Madonne, su tutte La Madonna del Cardellino, e dai numerosi ritratti.

Il periodo romano ne segnò la maturità, realizzando capolavori immortali come gli affreschi della Stanza della Segnatura, come la Scuola di Atene, e delle Stanze Vaticane. Chiamato, dopo la morte di Bramante, a dirigere i lavori della basilica di San Pietro, progettò tra gli altri la Cappella Chigi in Santa Maria del Popolo, Palazzo Jacopo da Brescia e Palazzo Alberini.

La Trasfigurazione rappresentò la summa poetica e artistica dell'artista urbinate, che morì senza completarla, nell'aprile del 1520 a Roma. Sepolto nel Pantheon, Pietro Bembo gli dedicò il seguente epitaffio: «Qui è quel Raffaello da cui, fin che visse, Madre Natura temette di essere superata, e quando morì temette di morire con lui».

https://www.mondi.it/almanacco/voce/341002