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sabato 7 ottobre 2023

Lo Sapevate Che: MIMMO ROTELLA: LA VITA E LE OPERE DI UN SIMBOLO ITALIANO DELLA POP ART


“Strappare manifesti dai muri è la sola compensazione, l'unico modo di protestare contro una società che ha perduto il gusto del cambiamento.”

Il dopoguerra è stato un momento di cambiamento su molti fronti è quello artistico non fa eccezione. La necessità di un nuovo orizzonte e la volontà di sovvertire le prospettive dell’uomo comune diventano i propulsori degli artisti che iniziano a cercare stimoli inediti e percorsi ancora inesplorati per superare il dolore e il trauma del conflitto mondiale. In questo clima di fermento creativo, uno dei protagonisti in Italia e nel mondo è Mimmo Rotella, esponente della Pop Art e del movimento Nouveau Réalisme.

Mimmo Rotella: le origini e i primi anni

Mimmo Rotella nasce a Catanzaro nel 1918 all’interno di una famiglia di estrazione medio borghese. Nel 1943 termina due anni di servizio presso l’esercito e nel biennio successivo si dedica all’insegnamento artistico nella sua città natale fino al 1945, quando si trasferisce a Roma. L’approdo in una realtà più internazionale lo mette in contatto con il primo rilevante movimento artistico del suo percorso: il Gruppo Forma 1, manipolo di avanguardisti focalizzati sulla forma dei soggetti e sull’eliminazione del simbolismo dalla loro visione artistica. Le collaborazioni di questo periodo gli permettono di ampliare la propria fama e porre le basi del proprio percorso.

La pittura del primo Mimmo Rotella si basa su olio e tempera ed è guidata da un intento figurativo.

IL CIRCUITO INTERNAZIONALE E IL DÉCOLLAGE

È proprio all’inizio degli anni 50 che Mimmo Rotella valica i confini nazionali inaugurando iniziative ed esposizioni estere: prima al Salon des Realites di Parigi nel 1950, poi l’anno seguente vola all’Università di Kansas City con una borsa di studio dove realizza una mostra personale e un pannello murale, oltre che una performance per l’università di Harvard.

Il 1953 è un anno cardine per Mimmo Rotella: una crisi artistica lo colpisce portandolo a comprendere che la pittura non può più soddisfare le sue esigenze espressive. È con questa nuova consapevolezza che concepisce il Décollage, una procedura tramite la quale crea nuove opere strappando brandelli di manifesti dai muri di Roma per poi riaccostarli su tela nel proprio studio.

La tecnica – che attinge dal collage cubista e dal ready-made dadaista – diventa ben presto apprezzata dalla critica e le numerose esposizioni di Rotella ne ampliano la nomea di anno in anno. Le composizione frammentate ed eterogenee ben riflettono lo spirito della collettività e portano avanti quel concetto di recupero dei materiali in una società ormai largamente consumistica.

https://www.elledecor.com/it/arte/a38938821/mimmo-rotella-vita-opere-pop-art/

 

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