Il progetto di una strada ferrata era stato
proposto tre anni prima dall'ingegnere francese Armand Bayard de la
Vingtrie, che aveva poi ricevuto dal re la concessione di «costruire
a sue spese, rischi e pericoli» la linea ferroviaria.
Costruita con una doppia linea di binari, la tratta fu allungata fino a
Castellammare, il 1° agosto 1842, e due anni dopo completata con la diramazione
per Pompei, Angri, Pagani e Nocera Inferiore.
Sebbene il primato mondiale spettasse alla linea tra Stockton e Darlington,
realizzata in Inghilterra nel 1825, l'impresa borbonica segnò l'inizio di un
importante processo industriale che l'anno dopo portò alla costruzione
del Reale Opificio Borbonico di Pietrarsa. Qui furono chiamati ad
operare ingegneri e imprenditori di tutta Europa, favorendo lo sviluppo di una
fiorente industria siderurgica e meccanica.
Nel 1989 l'ex opificio borbonico fu destinato ad ospitare il Museo
Nazionale Ferroviario di Pietrarsa. Il museo è composto da sette padiglioni
e raccoglie preziosi modelli di antiche locomotive e altri oggetti legati alla
storia delle ferrovie.
http://www.mondi.it/almanacco/voce/13062
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