Festa del lavoro: perché si festeggia il Primo maggio
La Festa dei
Lavoratori nasce il 20 luglio 1889 a Parigi. A lanciare l'idea fu il congresso
della Seconda Internazionale. Che scelse la data simbolica dell'1 maggio in
ricordo di una grande manifestazione operaia svoltasi a Chicago nel 1886. Dal
primo sciopero al massacro di Haymarket Square, dalla ratifica di Parigi alla
sospensione in Italia durante il ventennio fascista, fino al Concerto live di
Roma, in programma domenica 1 maggio 2023 ecco tutto ciò che c'è da sapere
sulla Festa del lavoro
La lunga storia della Festa del Lavoro
L'1 Maggio è in molti Paesi del mondo la Festa dei
lavoratori (o Festa del lavoro). Una ricorrenza ufficiale che si
celebra nello stesso giorno in Italia (dal 1891), a Cuba, in Russia, Cina,
Messico, Brasile, Turchia e in diversi Stati dell’Unione Europea.
Ma non negli Stati Uniti, dove il "Labor Day" si festeggia il
primo lunedì di settembre. Proprio a Chicago, nell’Illinois, nella
seconda metà dell’Ottocento ebbero luogo i fatti all’origine della data
simbolica di questa ricorrenza.
Perché il Labor Day si festeggia in un giorno diverso rispetto all’1
Maggio?
Anche il Labor Day americano, come la Festa dei Lavoratori
in Italia, è una festività nazionale. Negli Stati Uniti d'America,
e anche in Australia e in Canada, si celebra però il primo lunedì di
settembre.
Nel 2023 cadrà il 4 settembre.
La ragione per cui si è scelto di festeggiare a settembre è duplice. La
prima, formale, riconduce al fatto che era necessario trovare una data utile
per coprire il vuoto tra due altre feste nazionali-federali: il Giorno
dell’indipendenza (4 luglio) e il Giorno del Ringraziamento (24 novembre).
L’altra, sostanziale, riporta la scelta ai fatti storici accaduti. La
festività, infatti, ebbe origine in Canada in ricordo delle
rivendicazioni denominate Nine-Hour Movement (movimento delle nove ore) che si
svolsero ad Hamilton e poi a Toronto negli
anni Settanta del XIX secolo. A seguito di quegli eventi, fu stipulato
nel 1872 il Trade Union Act che legalizzò e
tutelò l'attività sindacale in Canada.
Dieci anni dopo il sindacalista statunitense Peter J. McGuire,
che era presente alle celebrazioni di Toronto, decise di organizzare a New
York il primo Labor Day. Era il 5 settembre del 1882.
Nel 1894, poi, su spinta del presidente Cleveland, la festività venne ufficializzata
dal Congresso.
Perché la Festa dei Lavoratori cade l'1 maggio
In Italia e in altre nazioni del mondo la data della Festa
dei Lavoratori, il Primo Maggio, è stata ufficialmente stabilita a Parigi
il 20 luglio del 1889. A ratificarla furono i rappresentanti dei partiti
socialisti e laburisti europei riunitisi nella capitale francese per il
congresso della Seconda Internazionale socialista.
Ma fu un episodio ben preciso a indurre i membri del congresso a scegliere
il 1° maggio come data simbolo della celebrazione dei diritti
e delle rivendicazioni di tutti i lavoratori.
Lo slogan dei lavoratori
"8 ore di lavoro, 8 di svago, 8 per dormire" era
lo slogan coniato in Australia nel 1855 e
condiviso da gran parte del movimento sindacale del primo Novecento.
Furono queste le parole d'ordine che aprirono la strada a rivendicazioni
generali. E alla ricerca di un giorno in cui tutti i lavoratori potessero
incontrarsi per esercitare una forma di lotta e affermare la propria autonomia
e indipendenza.
Primo Maggio: gli eventi all’origine della Festa del Lavoro
Tre anni prima che venisse ratificata la Festa del Lavoro, l'1 maggio del
1886 a Chicago i sindacati organizzarono uno sciopero generale per
rivendicare migliori e più umane condizioni di lavoro per gli operai.
A metà Ottocento, infatti, una giornata di lavoro durava dalle 12 alle 16
ore, la sicurezza non era contemplata e i morti sul lavoro non venivano neppure
conteggiati. La protesta indetta dai sindacati, che chiedevano la riduzione
della giornata di lavoro a otto ore, durò quattro giorni e culminò in una
vera e propria tragedia.
L’evoluzione della vicenda, e in particolare le fasi del processo che seguì
i fatti accaduti durante le manifestazioni, innescarono una grande indignazione
anche oltreconfine. E portarono all’attenzione del mondo la necessità di
intervenire sui diritti e la tutela dei lavoratori.
Il primo sciopero e i disordini di Chicago
L'1 maggio 1886 cadeva di sabato, allora giornata lavorativa. Quel
giorno dodicimila fabbriche degli Stati Uniti e 400
mila lavoratori incrociarono le braccia. Nella sola Chicago
scioperarono e parteciparono al grande corteo in 80 mila.
Tutto all’inizio si svolse pacificamente, ma nei giorni seguenti la
tensione si acuì. Il 3 maggio gli operai di Chicago si diedero
appuntamento di fronte alla fabbrica di mietitrici McCormick per protestare
contro i licenziamenti. Qui vennero attaccati senza preavviso dalla polizia.
L’attacco provocò quattro morti e diversi feriti e la
notizia si diffuse rapidamente tra i lavoratori della città. Per protesta il
giorno seguente fu indetta una nuova manifestazione a Haymarket Square.
Il presidio in piazza iniziò pacificamente sotto una leggera pioggia il pomeriggio
del 4 maggio.
L'anarchico August Spies parlava alla folla sopra a un
carro posizionato al lato della strada. Molti erano i poliziotti in servizio
quel giorno per controllare il presidio, ma tutto sembrava svolgersi nel pieno
rispetto delle regole. Improvvisamente, però, la polizia ordinò alla folla di
disperdersi e cominciò a marciare verso il carro degli oratori.
A quel punto un piccolo ordigno fischiò sopra le teste dei
passanti, atterrando vicino alla prima linea della polizia e uccidendo
un poliziotto, Mathias J. Degan. In risposta, la polizia aprì il fuoco
sulla folla.
Il massacro di Haymarket Square
Undici persone in tutto, fra cui sette agenti colpiti da fuoco
amico, persero la vita, mentre dozzine di persone rimasero ferite in quello che
è passato alla storia come il massacro di Haymarket. Sette
persone collegate con le proteste furono arrestate quello stesso giorno.
Non c'erano prove che tra gli arrestati vi fosse la persona che aveva
lanciato l’ordigno; tuttavia, la giuria emise verdetti di colpevolezza per
tutti gli imputati. Condanna a morte per impiccagione per
tutti fu la sentenza. Successivamente, però, per due di loro la pena fu
commutata in ergastolo.
Morendo, August Spies, disse: «verrà il giorno in cui il nostro
silenzio sarà più forte delle voci che strangolate oggi». L’esito
del processo indignò gli operai di tutto il mondo e i condannati diventarono
i Martiri di Chicago.
Sfogliate la gallery per scopri altre curiosità sull'1 maggio. Insieme con
lo slogan e la lineup di artisti che si alterneranno
quest’anno sul palco di Piazza San Giovanni a Roma per il
classico Concertone del Primo Maggio.
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