Nella seconda metà degli anni Sessanta del XIX secolo, chiusa la drammatica perentesi della Guerra civile (1861-65), New York fu meta di milioni di immigrati, attirati dalle prospettive di lavoro e dal clima di libertà che qui imperava. Sull'altra sponda del fiume East River, Brooklyn aveva finito con l'assorbire l'intera contea e si presentava come una delle città più popolose degli Stati Uniti d'America, per via di una considerevole immigrazione dall'Italia.
Lo sviluppo economico della Grande Mela si accompagnò a una crescita
territoriale che avrebbe disegnato il moderno profilo della metropoli
statunitense. Tra i territori in predicato di passare nella sua orbita, in cima
alla lista c'era la stessa Brooklyn, a dispetto di una posizione di totale
chiusura verso quest'eventualità da parte dell'amministrazione
"brucculina" (forma italianizzata). Le reciproche diffidenze furono
superate grazie alla mediazione dell'architetto John Augustus Roebling.
Il professionista di origine tedesca, naturalizzato americano, esperto di ponti
sospesi (alcuni realizzati a Pittsburgh e Cincinnati), propose il suo progetto
di una struttura che mettesse in collegamento le due sponde dell'East River,
ideato nel 1855. I lavori partirono nel settembre di 1870 e impegnarono per
circa 13 anni centinaia di operai, 27 dei quali persero la vita in corso
d'opera. Lo stesso Roebling fu vittima di un incidente che lo rese invalido a
un piede, morendo poco tempo dopo di tetano e lasciando la direzione dei lavori
al figlio Washington.
Costato 16 milioni di dollari (equivalenti a un miliardo e 700 milioni di
dollari di oggi), il ponte venne salutato come un capolavoro di
ingegneria civile, realizzato interamente in acciaio: lunghezza 1.825 m,
larghezza 25,5 m, con i piloni alti 84 m e che tengono la struttura sospesa a
circa 41 m sull'acqua. Peso complessivo 11.200 tonnellate. Il giorno
dell'inaugurazione, il 24 maggio 1883, venne attraversato da oltre 150mila
pedoni, al prezzo di un centesimo a testa, e da 1.800 veicoli, tenuti a versare
un pedaggio di 5 centesimi.
Il ponte anticipò idealmente il voto che nel 1898 espressero i cittadini di
Brooklyn per unirsi con Manhattan, Bronx, Queens e Richmond, dando vita alla
nuova città di New York che tre anni più tardi accolse dalla Francia l'arrivo
del suo monumento simbolo: la Statua della Libertà.
Certificato come il ponte sospeso più lungo al mondo, conservò il primato fino
al 1903 quando fu superato dal vicino Williamsburg Bridge. In
Italia aumentò la sua popolarità grazie a un'omonima marca di gomme da
masticare, con lo slogan "la gomma del ponte",
caratterizzata dalla sagoma del ponte newyorchese.
http://www.mondi.it/almanacco/voce/693002
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