La celebrità acquisita con
alcuni film d'azione non aveva del tutto soddisfatto il 28enne Brandon
Lee. Il continuo accostamento all'ingombrante figura paterna, il
celebre Bruce Lee, e il vedersi offerti ruoli che esaltavano
principalmente la sua abilità nelle arti marziali rappresentavano un limite
alla sua carriera di attore. La possibilità di scrollarsi di dosso questa
immagine stereotipata gli si presentò all'inizio del 1993.
In quel periodo lo sconosciuto regista egiziano
Alex Proyas era alla ricerca dei protagonisti della sua nuova pellicola, tratta
da Il corvo, fumetto underground pubblicato dallo
statunitense James O'Barr tra il 1988 e il 1989. Quest'ultimo
si era ispirato a una storia vera accaduta a Detroit: una coppia di fidanzati
barbaramente uccisa da una banda di malviventi per un anello del valore di 20
dollari. Apprezzato da critica e pubblico (circa 750 mila copie vendute), il
fumetto era arrivato nelle mani dei produttori Jeff Most ed Edward Pressman,
che lo trovarono avvincente per una trasposizione cinematografica.
Rivisto in alcuni punti rispetto al fumetto, il
copione presentava una storia a metà tra la fantascienza e l'horror, con
diversi richiami all'omonima poesia di Edgar Allan Poe. Il protagonista Eric
Draven (il cognome ha volutamente lo stesso suono fonetico
dell'espressione inglese "the raven", "il
corvo"), chitarrista della metal band Hangman's Joke, rimane
vittima insieme alla sua fidanzata Shelley Webster di un
feroce assassinio, perpetrato da quattro criminali assoldati dal boss Top
Dollar, per portare morte e distruzione in città durante la Notte del
diavolo.
Ritornato in vita, scortato da un corvo, quale
tramite tra il mondo dei vivi e quello dei morti, Eric compie la sua vendetta
aiutato da un poliziotto e dalla sua piccola amica Sarah. Dopo il rifiuto di
River Phoenix e Christian Slater, la parte del protagonista venne proposta a
Brandon Lee, che accettò con entusiasmo. Il 31 marzo 1993, a tre
giorni dalla fine delle riprese, accadde l'irreparabile: da una pistola,
utilizzata durante una scena, partì un proiettile che colpì all'addome Lee. La
corsa all'ospedale e dodici ore di sala operatoria non bastarono a salvargli la
vita.
Il tragico episodio, dovuto al mancato controllo
dell'arma da parte dello staff, fu uno choc per il mondo del cinema, che decise
in seguito di vietare che le armi venissero puntate sugli attori. Su consenso
della compagna di Lee (che avrebbe dovuto sposare alla fine delle riprese), si
decise di completare le riprese, per le quali il regista fece ricorso al
montaggio digitale e a controfigure. Il 13 maggio dell'anno seguente la
pellicola debuttò nelle sale americane, arrivando a incassare in tutto il mondo
170 milioni di dollari.
Le atmosfere cupe e gotiche del film ne fecero
un cult del genere, grazie anche a una colonna sonora d'autore, firmata da
gruppi storici del punk rock, del calibro dei The Cure e
dei Joy Division. Lo stesso O'Barr ammise di essere stato ispirato
dalla loro musica nella creazione del fumetto.
Scarso successo tra i fan e al botteghino
ottennero i tre sequel diretti da tre diversi registi: Il
corvo - City of Angel (1996), Il corvo 3 - Salvation (1998)
e Il corvo - Preghiera maledetta (2000)
http://www.mondi.it/almanacco/voce/791006
Nessun commento:
Posta un commento