Il regno di Enrico III, incoronato a
Reims nel 1575, non nacque in un momento felice per il popolo francese. La sempre
maggiore libertà concessa alle fedi protestanti aveva scatenato la violenta
reazione del mondo cattolico, sfociata nello scoppio delle cosiddette guerre
di religione (1562-1598). In quel clima, Parigi si presentava ancora
poco sviluppata sul versante dei collegamenti tra le due sponde della Senna,
potendo contare su soli quattro ponti di legno, il cui spazio era in parte
occupato da abitazioni.
La corte reale, residente nel Palazzo del Louvre, era interessata a
creare un passaggio sul fiume più ampio, che evitasse congestione della folla.
Il progetto, affidato a un team di cinque architetti coordinati inizialmente da
Battista Androuet Hoop e in seguito da William Marchant, prevedeva di
realizzare la nuova infrastruttura tra la Rive Droite (a nord)
e Rive Gauche (a sud), nel punto in cui queste incrociano
l'estremità occidentale dell'Ile de la Cité, l'isola da cui si era sviluppata
la città di Parigi.
La posa della prima pietra venne celebrata il 31 maggio del 1578 dal sovrano,
alla presenza delle due regine madri, Caterina de' Medici e
Luisa di Lorena-Vaudémont. L'anno dopo Enrico III morì per mano di un monaco
fanatico e con lui ebbe fine la dinastia Valois, sostituita da
quella dei Borbone con l'ascesa al trono di Enrico IV.
Quest'ultimo portò a termine la costruzione del ponte, conferendogli l'aspetto
definitivo.
La grande novità consisteva nel fatto che sarebbe stato il primo ponte
di pietra libero da abitazioni, offrendosi quindi come un tranquillo
luogo di passeggio, dotato di un nuovo sistema di marciapiedi per proteggere i
pedoni dal fango schizzato dalle carrozze, e soprattutto come primo punto
panoramico sulla Senna e sul Louvre, attraverso terrazze semicircolari fornite
di panchine. Ultimato nel 1607, venne battezzato da Enrico IV con il nome
di Pont Neuf, "ponte nuovo", a sottolineare la novità del
materiale in pietra rispetto a quello ligneo utilizzato per i precedenti.
Le sue misure risultarono da primato per l'epoca: con i suoi 33 m di larghezza
fu per diverso tempo il più ampio della capitale francese; i 232 m di lunghezza
ne fanno tutt'oggi uno dei ponti parigini più lunghi. Oltre ad apparire un
prodotto di architettura avanzata rispetto ai tempi, si distingueva per il
raffinato stile estetico, modellato sugli antichi archi romani e decorato con
385 mascarons (mascheroni grotteschi) scolpiti sulla pietra
dallo scultore Germain Pilon.
Divenuto nei secoli teatro di attività commerciali, in particolare di librai, e
di esibizioni artistiche (con musicisti, giocolieri e acrobati), rimase una
costante fonte d'ispirazione per celebri artisti, come il pittore
impressionista Pissarro e lo scrittore Victor Hugo.
Dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO nel 1991 e più
volte oggetto di restauro, il più recente tra il 1994 e il 2007, Pont Neuf è
oggi il ponte più antico di Parigi.
http://www.mondi.it/almanacco/voce/921007
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