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sabato 27 maggio 2023

Lo Sapevate Che: Carla Fracci: Mi lamento perché sono polemica, ma la mia è stata una gran bella vita Nata a Milano, è stata una delle più importanti ballerine della storia.

 

Una stella senza tempo

Il 20 agosto di 86 anni fa nasceva Carla Fracci

Carla Fracci: Mi lamento perché sono polemica, ma la mia è stata una gran bella vita!
Nata a Milano, è stata una delle più importanti ballerine della storia. Muove i primi passi nel mondo della danza sin da piccola e da adolescente inizia le sue prime apparizioni su importanti palcoscenici.

Interpreta ruoli sia drammatici che romantici, lavora in TV e dirige il corpo di ballo del Teatro San Carlo di Napoli. Diventa Ambasciatrice di buona volontà della FAO, poi Assessore alla Cultura della Provincia di Firenze e Direttrice del corpo di ballo del Teatro dell'Opera di Roma.

Nel 2013 esce, per Mondadori, la sua autobiografia Passo dopo passo. La mia storia.
Il 27 maggio 2021 muore a Milano, dopo una lunga malattia.

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Ovunque si possa danzare, dovunque si possa far conoscere la bellezza di quest’arte, vado sempre con trasporto. Tra le mie più grandi soddisfazioni, infatti, non c’è solo quella di aver danzato nei più grandi teatri del mondo, ma anche di aver portato il balletto nei posti più remoti, nelle periferie, e di aver trasmesso a tanti giovani questa passione.https://www.lamianuovascuoladimusica.it/

Carla Fracci non è stata soltanto la nostra più grande e importante ballerina classica, il suo nome in Italia, dagli anni ’50 è sinonimo di danza, grazia, eleganza.

È, senza dubbio, tra le donne italiane che hanno riscosso maggior successo nel mondo.

Tecnica impeccabile e straordinaria sensibilità,  riusciva a entrare intensamente in ogni personaggio e riproporne le emozioni e le caratteristiche.

È stata una delle più grandi ballerine del ventesimo secolo.

Nel 1981 il New York Times l’ha definita prima ballerina assoluta.

Nata a Milano il 20 agosto del 1936 col nome di Carolina è stata un’icona mondiale della danzaArtista dall’ineguagliabile talento, ha vissuto la sua vita sempre in punta di piedi deliziando il pubblico di tutto il mondo.

Figlia di un tranviere e di un’operaia, cresciuta durante la guerra in campagna vicino Cremona, come ha spesso ricordato orgogliosa delle sue origini legate alla terra, è stata iniziata alla danza da amici di famiglia che la vedevano volteggiare alle feste campestri con un’innata grazia e senso della musica.

Ha studiato alla Scuola di danza del Teatro alla Scala dal 1946. Conseguito il diploma nel 1954, dopo soli due anni è diventata solista e nel, 1958, prima ballerina.

Nel 1967 è stata artista ospite dell’American Ballet Theatre, una delle principali compagnie di balletto con sede a New York.

I più importanti ballerini del mondo da Nureev a Baryšnikov, hanno danzato con lei che ha interpretato tutte le più grandi eroine. È stata la più grande Giselle della storia della danza. Ha anche riproposto una serie di balletti perduti e nuove creazioni sotto la direzione di Beppe Menegatti, regista sposato nel 1964.

Ha fatto parte di prestigiosissime compagnie straniere come il London Festival Ballet, il Royal Ballet, lo Stuttgart Ballet e il Royal Swedish Ballet.

Nel 1982 è stata in una produzione televisiva sulla vita di Giuseppe Verdi, in cui ha interpretato la parte di Giuseppina Strepponi, soprano e seconda moglie del grande compositore.

Alla fine degli anni ’80 ha diretto il corpo di ballo del Teatro San Carlo di Napoli.

Nel 1994 è stata membra dell’Accademia di Belle Arti di Brera. L’anno seguente è eletta presidente dell’associazione Altritalia Ambiente.

Dal 1996 al 1997 ha diretto il corpo di ballo dell’Arena di Verona.

Nel 2003 le è stata conferita l’onorificenza italiana di Cavaliera di Gran Croce. Nel 2004 è diventata Ambasciatrice di Buona Volontà della FAO.

Dal 2000 al 2010 è stata direttrice del corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma. Famosa è rimasta la sua aspra critica a Alemanno, allora sindaco della capitale, durante una manifestazione contro i tagli imposti al Fondo Unico per lo Spettacolo, nel 2010.

Dal 2009 al 2014 è stata Assessora alla Cultura della Provincia di Firenze.

Nel 2013 è stata pubblicata la sua autobiografia dal titolo Passo dopo passo. Partendo dal libro, recentemente è stata girata una serie tv sulla sua vita, Carla.

Eugenio Montale, che è stato un suo grande amico, le aveva dedicato la poesia La danzatrice stanca.

Carla Fracci, da sempre sinonimo di leggiadria, eleganza, delicatezza, aveva però un carattere forte e determinato. Da ragazzina indigente è riuscita con tenacia, forza e tanto lavoro a calcare i più importanti palcoscenici del mondo. Senza mai dimenticare le sue origini ha voluto portare la danza a ogni tipo di pubblico, avvicinarla anche alle fasce di popolazione meno abbienti. Il suo più grande rammarico è stato di non essere mai riuscita a diventare la direttrice del Corpo di ballo della Scala di Milano. Una donna straordinaria, che resterà immortale nonostante abbia lasciato il suo corpo il 27 maggio 2021.

https://www.unadonnalgiorno.it/carla-fracci/

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