La continuità della Chiesa nel terzo millennio
Nato il 16 aprile 1927 a Marktl am Inn, in
Germania, Joseph Ratzinger discende da un'antica famiglia di agricoltori
della Bassa Baviera. I suoi genitori, non particolarmente benestanti, cercano
di assicurargli un'educazione dignitosa tanto che, a fronte di alcune
difficoltà, per un certo periodo è il padre stesso - di professione commissario
di gendarmeria - a occuparsi della sua istruzione.
Joseph Ratzinger, cardinale, è stato uno degli esponenti più
importanti della Curia romana. Nominato da papa Giovanni Paolo II nel 1981 Prefetto della Congregazione per la
dottrina della fede, presidente della Pontificia commissione biblica e della
Pontificia commissione teologica internazionale (1981), è stato dal 1998 vice
decano del Collegio cardinalizio.
L'infanzia si trova segnata dagli avvenimenti della
grande storia. Poco più che adolescente nel suo paese infuriano le devastazioni
causate dalla Seconda guerra
mondiale. Quando le forze armate tedesche si
trovano a mal partito, viene richiamato nei servizi ausiliari antiaerei. La
vocazione ecclesiastica comincia comunque a maturare dentro di lui, anche come
reazione a tutti gli orrori che la guerra provoca.
Qualche anno più avanti Joseph Ratzinger si iscrive all'università di Monaco per
intraprendere gli studi molto "laici" della Filosofia senza tuttavia trascurare gli approfondimenti
dettati dalla teologia. La sua sete di conoscenza è tale che, onde abbeverarsi
con maggiore decisione alle fonti della conoscenza spirituale, prosegue il
faticoso studio anche nella Scuola superiore di filosofia e teologia di Frisinga.
Non è da credere che il suo destino di porporato non
fosse già in qualche modo segnato dato che, a fronte degli studi canonici, il
29 giugno 1951 Ratzinger viene ordinato sacerdote. Il suo servizio pastorale
non si limita alla predicazione o al servir messa bensì mette la sua fresca
sapienza, appena concretizzatasi nella tesi di teologia ("Popolo e casa di
Dio nella dottrina della Chiesa di Sant'Agostino") poco prima discussa, nell'insegnamento,
esperienza che durerà diversi anni (successivamente anche alla concessione alla
libera docenza ottenuta con la dissertazione del lavoro "La teologia della
storia di San Bonaventura"). Per circa un decennio Ratzinger insegna prima
a Bonn, poi anche a Munster e Tubinga.
Siamo nei primi anni '70 e il clima generale non è
certo favorevole alla chiesa e ai suoi rappresentanti. Joseph Ratzinger non è certo il tipo da farsi intimidire o da
seguire le mode del momento (anche quelle "intellettuali") e anzi
fonda il suo carisma all'interno delle istituzioni ecclesiastiche
attraverso una certa intransigenza di pensiero.
Già a partire dal 1962 Ratzinger aveva acquistato
notorietà a livello internazionale intervenendo come consulente teologico al
Concilio Vaticano II. Nel 1969 diventa professore ordinario di
Dogmatica e storia dei dogmi all'Università di Ratisbona, dove è anche vice
presidente.
Il 24 marzo 1977 Papa Paolo VI lo nomina arcivescovo di Munchen und Freising ed
il 28 maggio successivo riceve la consacrazione episcopale, primo sacerdote
diocesano ad assumere, dopo 80 anni, la gestione della grande Diocesi Bavarese.
Il 5 aprile 1993 entra a far parte dell'Ordine dei
cardinali vescovi.
Ratzinger è stato presidente della Commissione per la
preparazione del catechismo della Chiesa Cattolica nel periodo 1986-1992 ed è
stato insignito della Laurea ad honorem in Giurisprudenza
dalla Lumsa.
Amato da certe frange del cattolicesimo più ortodosso,
il cardinale è stato spesso criticato dal mondo laico per certe sue posizioni,
a torto o a ragione, ritenute eccessivamente dogmatiche.
Ratzinger ha simbolicamente chiuso il pontificato
di Giovanni Paolo II, tenendo l'omelia dei suoi funerali e riconoscendo
come "Chi ha visto pregare il Papa, chi lo ha sentito predicare non lo
dimentica" e come "grazie a un profondo radicamento in Cristo,
il Papa ha potuto portare un peso, che va oltre le forze puramente umane".
Il 19 aprile 2005 l'enorme peso di condurre la chiesa
nel nuovo millennio è stato affidato a lui. Di fronte agli entusiasmi, ma anche
ai dubbi sollevati dalla sua figura, una prima risposta sembra costituita dalla
scelta del nome: Benedetto XVI.
Il precedente Papa a scegliere il nome di Benedetto (Benedetto XV)
era stato il Papa della Grande Guerra. Anche lui, come Ratzinger, era stato un
"uomo di stato", arrivato al papato dopo esser stato Nunzio Apostolico
in Spagna e segretario dello Stato Vaticano. Un papa all'apparenza
conservatore, ma che eletto al soglio pontificio nel 1914, incarnò
l'opposizione della Chiesa all'"inutile strage", con scelte e
proposte di pace coraggiose. Sono testimonianza di questo impegno i rapporti
diplomatici difficili della Chiesa con le grandi potenze europee nel primo
dopoguerra.
La scelta del nome quindi evidenzia non solo la
somiglianza del percorso all'interno della Chiesa: mette in luce la prima
ambizione del pontificato di papa Ratzinger, Benedetto XVI: la pace.
Nel mese di febbraio 2013 arriva un annuncio choc: il
papa dichiara la sua volontà di voler abbandonare il suo ruolo di capo della
Chiesa, per la Chiesa stessa, adducendo come motivazione la mancanza di forze
per l'avanzata età. Benedetto XVI termina il suo mandato di pontefice dalle ore
20,00 del 28 febbraio 2013.
https://biografieonline.it/biografia-papa-benedetto-xvi
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