Il romanzo e il suo montaggio
Figlio di James Foe, mercante di candele londinese whig,
liberale, originario delle Fiandre, Daniel Defoe nasce a Londra il giorno 3
aprile 1660. Viene educato in un' "Accademia dei dissenzienti": una
scuola politecnica fondata da quei protestanti "cromwelliani" e non
anglicani che erano banditi dalle università tradizionali, e che sarebbero
divenuti di li a poco gli artefici della Rivoluzione industriale.
Rinuncia a diventare pastore presbiteriano e ben presto
si lancia nel commercio viaggiando sul continente. Di volta in volta
fabbricante di mattoni, commerciante di prodotti di nuova invenzione, armatore,
perde ripetutamente le considerevoli fortune che guadagna. All'apice del
successo aggiunge al cognome originario Foe un "De" volto a
identificarlo come un rifugiato fiammingo elisabettiano protestante.
Intorno all'anno 1683 Daniel Defoe apre un negozio di
merci e sposa Mary Tuffley, figlia di un ricco mercante che vanta una dote di
ben 3.700 sterline: da lei avrà sei figli. Nel 1692 arriva il tracollo: Defoe
finisce in prigione per bancarotta con 17 mila sterline di debiti, dopo essersi
distratto dagli affari per mettersi a scrivere di economia. In questi scritti
peraltro Defoe raccomanda la creazione di una banca nazionale (poi nata nel
1694), di compagnie di assicurazioni (i Lloyds nasceranno poco tempo dopo), di
casse di risparmio, pensioni, manicomi, auspicando - naturalmente - la riforma
delle leggi sulla bancarotta.
La dura esperienza del carcere lo allontana dalle
speculazioni avventate. Whig convinto, Daniel Defoe lotta nel
1685 a fianco del duca di Monmouth, figlio protestante e illegittimo di Carlo
II, contro la salita al trono di Giacomo, il fratello apertamente cattolico di
Carlo ed erede legittimo. Prende quindi parte alla rivoluzione (la cosiddetta
"Glorious Revolution") del 1688 arruolandosi nell'esercito; partecipa
alla spedizione d'Irlanda e mette il suo talento di libellista al servizio di
Guglielmo III d'Orange, quando questi venne chiamato a rovesciare il suocero
cattolico Giacomo il quale minacciava di introdurre in Inghilterra uno Stato
assoluto, imitando il cugino Luigi XIV nella "pulizia" dei protestanti.
Con il suo scritto "L'Inglese di fiero
lignaggio" (The True - Born - Englishman, 1701) difende il re e la sua
politica. Si batte in favore della libertà di stampa e di coscienza, della
proprietà letteraria e della libertà religiosa. Con la morte del suo
protettore, il re Guglielmo d'Orange, Defoe viene arrestato per aver diffamato
la Chiesa d'Inghilterra in "La via più breve per i
dissenzienti" (The Shortest Way with the Dissenters, 1702). Queste pagine
avrebbero successivamente ispirato la "Modesta proposta" (1729)
di Jonathan Swift per
una soluzione del problema irlandese: si tratta di un pamphlet di satira dal
titolo "A Modest Proposal: For Preventing the Children of Poor People in
Ireland from Being a Burden to Their Parents or Country, and for Making Them
Beneficial to the Publick" (Una modesta proposta: per evitare che i figli
degli Irlandesi poveri siano un peso per i loro genitori o per il Paese, e per
renderli un beneficio per la comunità), in cui Swift suggerisce
provocatoriamente di mangiare i bambini irlandesi.
Defoe suggerisce ironicamente agli anglicani di
trattare i dissenzienti come Luigi XIV aveva
trattato i suoi sudditi protestanti. La collera delle
alte sfere della Chiesa anglicana è tale che la Camera dei comuni lo giudica
all'Old Bailey, manda a rogo il libro - fatto, questo, eccezionale - e condanna
Defoe a tre esposizioni alla gogna fra le grida di sostegno della folla che lo
adorava, nonchè all'imprigionamento a Newgate, che sarebbe poi diventato lo
sfondo del suo grande romanzo "Moll Flanders".
Con una moglie e sei figli da mantenere, persa la
fabbrica di mattoni, Daniel Defoe dà vita in prigione alla rivista "The
Review" (1703 - 1713) che uscirà tre volte a settimana e che diventerà una
pietra miliare del giornalismo inglese. Defoe scrive da solo, su qualsiasi
argomento, tutti i numeri della rivista; mentre affettava un atteggiamento da
commentatore politico indipendente si trovava in realtà - in cambio della
promessa di rilascio - nel libro paga del primo ministro tory (conservatore)
Robert Harley, suo supposto nemico e persecutore; resterà al suo servizio per
circa undici anni.
Dopo il 1715 si allontana definitivamente dalla lotta
politica. Con sessanta primavere sulle spalle si dedica alle opere romanzesche:
pubblica "Robinson Crusoe" nel 1718, romanzo ispirato all'avventura del
marinaio scozzese d'origine tedesca, Alexander Selkirk finito in un'isola
deserta a seguito di un naufragio, e che, con mezzi di fortuna e con il
sussidio del suo ingegno, riesce a costruire da zero il mondo inglese e
borghese dal quale era fuggito per insofferenza della sua stessa condizione
(borghese). Il successo è immediato, da subito appare immenso, tanto che durerà
fino ai nostri giorni.
La seconda parte della storia appare l'anno
successivo. Seguono quindi vari romanzi quali "La vita, le avventure e le
piraterie del capitano Singleton" (The life, Adventures and Pyracies of
the Famous Captain Singleton, 1720); "Fortune e disgrazie della famosa
Moll Flanders" (The fortunes and Misfortunes of the Famous Moll Flanders,
1722); "Colonel Jack" (1722); "Giornale dell'anno della
peste" (A journal of the Plague Year, 1722) e "Lady Roxana"
(Lady Roxana or the Fortunate Mistress, 1724).
Precursore del realismo immaginario, Daniel Defoe è
considerato a tutti gli effetti il primo moderno scrittore "seriale".
Defoe non era in realtà interessato a creare o sviluppare il romanzo a fini
letterari. Era prima di tutto un giornalista e un saggista, e allo stesso tempo
anche un professionista della penna pronto a mettere il suo talento al servizio
del miglior offerente. Defoe è stato visto più volte dalla critica letteraria
come il padre del romanzo moderno, in particolare di quella forma in prosa in
cui la figura di un singolo personaggio o di un gruppo di personaggi e del loro
destino sia al centro della vicenda, in cui si cerca di rispettare determinati
criteri di coerenza e verosimiglianza. Defoe non inventò un genere ma fu di
fatto il primo a utilizzare questo tipo di forma letteraria per una produzione
sistematica.
Dopo un'esistenza caratterizzata da numerose delusioni
e disgrazie, Daniel Defoe muore a Moorfields, nei pressi di Londra, il 24
aprile 1731, abbandonato da un figlio che l'aveva depredato da ogni bene
lasciandolo nella miseria più estrema.
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