Semplicemente Barbra
Quella che diventerà il simbolo delle
cantanti raffinate e di classe non solo del suo Paese ma del mondo intero nasce
a Brooklyn il 24 aprile 1942. Fin da piccola, mostra delle doti non comuni nei
confronti delle attività artistiche, non solo quindi della musica. E' portata
alle fantasticherie e spesso si assenta con la mente per seguire suoi pensieri
nascosti e privati. Sorella minore di sette anni di Sheldon, suo padre, uno
stimato professore, muore poco più che trentenne quando lei ha solo 15 mesi.
Chiusa nella sua solitudine, si diletta
ad imitare i divi che vede in televisione, che consuma voracemente, anche a
causa di una precoce ipocondria che la affligge da quando è bambina. In
famiglia, queste "stranezze" non sono viste decisamente di buon
occhio. Madre e zii tentano di dissuaderla dall'esibirsi o dal cantare.
In particolare, il suo aspetto non è ritenuto particolarmente gradevole,
attributo che agli occhi della madre sembra imprescindibile per intraprendere
la carriera nel mondo dello spettacolo. Ovviamente, doveva ancora esplodere la
singolarissima carica sensuale che Barbra saprà sprigionare da adulta, fino a
diventare un vero e proprio "sex symbol" sebbene del tutto "sui
generis".
La madre, dunque, rimasta sola e non
potendo più sopportare quella condizione, comincia a frequentare diversi
uomini, tutti immancabilmente antipatici alla piccola Barbra. Uno di questi è
Luis Kind che inizialmente si sforza di piacerle ma poi, anche a causa di gravi
dissapori con la madre, butta entrambi fuori di casa. Madre e figlia, a quel
punto, sono costrette a cercarsi un appartamento coi pochi soldi rimasti.
Fortunatamente, a Brooklyn trovano un misero sottotetto in affitto. Non è certo
il massimo dell'abitare ma sempre meglio che niente, soprattutto in
considerazione della modica cifra a cui riescono a strapparlo.
Intanto, Barbra Streisand inizia
a cantare sul serio. Vince una gara di talento alla Metro Goldwyn Mayer e
comincia a pensare anche di perfezionarsi, frequentando corsi e lezioni. Anche
in questo caso, la madre si oppone, perché troppo costosi. Si riduce allora a
cantare nei night club di New York. Siamo all'inizio degli anni 60. Dopo
qualche anno di gavetta, ottiene finalmente la sua prima parte a Broadway in un
musical. Subito dopo ottiene un contratto con la Columbia e pubblica il suo
primo disco, "The Barbra Streisand Album", nel 1963. Il disco vende
un gran numero di copie, e nel giro di pochi mesi la Streisand ne incide altri
tre; ma anziché approfittare della sua popolarità come cantante decide di
recitare ancora a Broadway, nello spettacolo "Funny girl", da cui
viene tratta la canzone "People", che entra in Top Ten.
Nel 1965 la Streisand conduce il suo
primo programma in tivù, "My name is Barbra", e nel 1967 va a
Hollywood per girare il film tratto da "Funny girl", per cui vince un
Academy Award. Sicura, appagata, economicamente e artisticamente soddisfatta,
sembra che il successo non possa più sfuggirle di mano. Purtroppo, invece,
negli anni successivi andrà incontro ad una serie di flop. I film successivi
sono dei clamorosi insuccessi; il suo nome non sembra più sufficiente per
indurre la gente a strappare biglietti al botteghino. Ancora una volta, è la
musica che salva l'artista. L'incisione di "Stoney end" (una cover di
Laura Nyro), balza a sorpresa nella Top Ten, rilanciando il nome della
Streisand a tutti i livelli. Recita quindi nella commedia "The owl and the
pussycat" a cui segue il film "Come eravamo",
il cui tema va al numero uno in classifica; subito dopo è il momento di
"E' nata una stella", film che contiene "Evergreen", altro
singolo da numero uno. Da quel momento in poi, ogni album della Streisand vende
almeno un milione di copie.
Di recente, ha stabilito un record
personale di vendite con "Guilty" (1980), scritto e prodotto da Berry
Gibb (uno dei componenti dei "Bee Gees"); ma anche il cinema ha
continuato a darle soddisfazioni, ad esempio con il pregevole "Yentl", dalla colonna sonora fine e
sofisticata.
Nel 1985, altro successo musicale con
"The Broadway Album". Dello stesso anno il film "Il principe
delle maree". Nel 1994, invece, vede la luce un'incisione di alcune sue
esibizioni dal vivo, "The Concert" che vende milioni di copie; nel
1999 è il turno di "A love lik ours" mentre alla fine del 2001 la
Streisand incide il suo secondo album di canzoni natalizie, "Christmas
memories".
Da sottolineare il fatto che questa
straordinaria cantante e attrice è riuscita a raggiungere il successo ignorando
di fatto il genere musicale più di massa e popolare del secolo, ossia il rock
and roll.
Interrogata tempo fa da Vincenzo Mollica
sulla possibilità di incidere un disco in italiano ha dichiarato:
Credo di aver cantato due volte in Italiano la prima
con People e la seconda con Evergreen, scritta da me. Mi piace cantare in
questa lingua. Amo molto Puccini,
il disco con le arie di Puccini cantate
dalla Callas è
sicuramente uno dei miei preferiti.
A testimonianza, ce ne fosse bisogno,
del suo eclettismo e del suo infallibile gusto.
https://biografieonline.it/biografia-barbra-streisand
Nessun commento:
Posta un commento