Iniziativa della Società italiana di
diabetologia. Monumenti si illuminano di blu
Incontri nelle piazze e nei
centri commerciali delle principali città con la misurazione della glicemia,
dibattiti nelle scuole, manifestazioni per invitare all'attività fisica,
illuminazione in blu dei principali monumenti delle città in collaborazione con
le amministrazioni comunali. Sono alcune delle iniziative promosse dalla
Società italiana di diabetologia (Sid) in occasione della Giornata mondiale del
diabete che si celebra il 14 novembre e che quest'anno ha come tema 'Diabete:
proteggi la tua famiglia', proprio per sottolineare il ruolo centrale che la
famiglia ha nell'assistenza, e non solo, della persona con diabete.
Un tema che la Sid ha fatto
proprio attraverso dei consigli pratici per la prevenzione: lo scorso anno con
le istruzioni per l'uso dell'attività fisica e quest'anno con una serie di
indicazioni su come mangiare in modo sano senza rinunciare al gusto. Il tema di
quest'anno, rileva il presidente Sid Francesco Purrello, "è l'importanza
che può avere la famiglia rispetto alla comparsa e alla gestione della
malattia. La SID ha deciso di mettere a fuoco in particolare il ruolo della
famiglia nelle scelte alimentari. Soprattutto nel caso del diabete, si può dire
che la salute inizia a tavola, visto lo stretto legame tra quantità,
composizione della dieta e comparsa del diabete tipo 2, molto spesso dovuto
proprio ad errori nell'alimentazione".
Secondo l'International Diabetes
Federation, sono 425 milioni le persone che vivono oggi con il diabete. Un
numero che potrebbe arrivare a 629 milioni entro il 2045. Eppure, con poche
semplici azioni si riuscirebbe ad abbattere il rischio diabete ed a prevenire
oltre il 50% dei casi di diabete di tipo 2. Attività fisica e dieta,
affermano i diabetologi, "sono i due cardini della prevenzione: per questo
è importante continuare a parlarne, soprattutto alle famiglie, vera culla della
prevenzione". Il 70% delle morti premature, infatti, "è in gran parte
legato ad un errato stile di vita - concludono gli esperti - dagli anni
dell'adolescenza in poi".
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