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martedì 26 novembre 2019

Lo Sapevate Che: 76 anni fa Esce nelle sale "Casablanca"


Poche frasi nella storia del cinema hanno la forza evocativa di «Suonala, Sam. Suona "Mentre il tempo passa"», entrata nel linguaggio comune di artisti, scrittori e persone comuni. Ma è soltanto uno dei tanti aspetti che, nel tempo, hanno reso leggendario il film Casablanca e i suoi interpreti.

Casablanca è un film del 1942 diretto da Michael Curtiz.
Si tratta di una delle pellicole hollywoodiane più celebri di tutti i tempi ed è tratta dall'opera teatrale Everybody Comes to Rick's di Murray Burnett e Joan Alison.
Trama
Durante la seconda guerra mondiale, l'espatriato statunitense Rick Blaine gestisce un locale, il Rick's Café Américain, a Casablanca, nel Marocco francese, parte della cosiddetta "Francia non occupata", controllata dal regime filo-nazista del Governo di Vichy. Blaine ha un passato di contrabbandiere d'armi, in favore degli etiopi durante l'invasione italiana del 1935, e di combattente repubblicano, durante la guerra civile spagnola nel 1936, ma sembra essere diventato un uomo cinico e dichiaratamente neutrale sulle vicende politiche e belliche che stanno accadendo.
Una sera arriva nel suo locale un certo Ugarte, un malvivente molto conosciuto nella zona, con due lettere di transito rubate, reato aggravato dalla morte di due soldati tedeschi che le trasportavano; le lettere di transito sono documenti che consentono di lasciare Casablanca sull'aereo che conduce a Lisbona permettendo, una volta arrivati, di potersi recare negli Stati Uniti grazie alla condizione di neutralità del Portogallo. Ugarte prevede di vendere le lettere a un prezzo molto alto al miglior offerente e, allo scopo, ha organizzato un incontro con il compratore nel locale di Rick. Tuttavia, prima che egli possa realizzare il colpo, viene arrestato dai poliziotti del capitano Louis Renault (un funzionario francese fedele a Vichy, che intende dimostrare in questo modo la propria efficienza al maggiore Strasser, ufficiale tedesco giunto nella città marocchina per controllare l'efficacia delle misure contro i ricercati ed i dissidenti) non prima però di avere consegnato le lettere a Rick, affinché le custodisca.
Il giorno dopo giunge a Casablanca Ilsa Lund (una profuga norvegese con cui Rick aveva avuto una storia d'amore a Parigi, nei giorni a cavallo dell'occupazione della città), insieme al marito Victor Laszlo, uno stimato leader della resistenza cecoslovacca, internato in un campo di concentramento e successivamente fuggito e da quel momento ricercato dalla Gestapo. L'arrivo della donna getta nello sconforto Rick, ancora innamorato di lei e che non riesce a perdonarle di averlo abbandonato al momento della sua partenza dopo l'arrivo delle truppe tedesche. Ilsa giustifica il suo comportamento con la presunzione che il marito fosse morto ma, scoprendo che invece era ancora vivo, aveva deciso di riunirsi a lui senza però fornire spiegazioni all'innamorato.
La situazione di pericolo a cui è esposto Laszlo a Casablanca induce lui ed Ilsa a tentare di procurarsi due lettere di transito per fuggire in America e proseguire la loro lotta al nazismo e si rivolgono a Ferrari, un faccendiere che comanda il mercato nero di Casablanca, che tuttavia, al fine di evitare il pericolo che rappresenterebbe aiutare l'esule, si rifiuta di aiutarli, informandoli però al contempo che Rick è in possesso delle due lettere consegnategli da Ugarte. Rick non vorrebbe consegnare le lettere a nessun prezzo, da un lato per vendicarsi della sofferenza subita e dall'altro perché l'incontro con Ilsa a Casablanca ha ridato più che mai forza al suo amore per lei. Egli vorrebbe trattenerla con sé, ma il suo comportamento cambia quando, parlando con Laszlo, questi insiste perché lui ed Ilsa partano insieme, lasciando lo stesso Laszlo in Marocco. Anche il ceco è quindi disposto a perdere la propria donna, pur di saperla al sicuro all'estero.
Colpito dallo spirito di sacrificio e dall'amore di Laszlo, ed al contempo ricordando il proprio passato patriottico, Rick elabora un piano: facendo il doppio gioco, promette al capitano Renault di consegnargli Victor quando, nel proprio locale, gli avrebbe consegnato le lettere, ma egli, al momento dello scambio, minaccia Renault e lo costringe ad accompagnarli (lui, Laszlo e Ilsa) all'aeroporto, dopo aver fatto una telefonata per garantirsi il libero passaggio; il capitano però finge solamente di telefonare all'aeroporto mentre invece avvisa il maggiore Strasser, che si precipita per raggiungerli allo scopo di bloccarli.
Mentre attendono la partenza dell'aereo Ilsa, in nome dell'amore che sente di provare ancora per Rick, è tentata di rimanere con lui, ma questi la convince a partire insieme al marito. Mentre il velivolo con a bordo Victor e Ilsa inizia a rullare verso la pista di decollo, Strasser giunge trafelato e tenta di contattare la torre di controllo per bloccare i fuggitivi, ma viene ucciso da Rick. L'aereo parte indisturbato e, all'arrivo dei gendarmi, Renault rivela la sua autentica natura di patriota, ordinando ai colleghi di fermare i soliti sospetti, e proponendo a Rick di fuggire insieme a Brazzaville, nell'Africa Equatoriale Francese, controllata dalle forze della Francia libera, iniziando tra loro quella che Rick definisce "una bella amicizia".
Colonna sonora
La musica era stata scritta da Max Steiner, meglio conosciuto per essere stato l'autore della colonna sonora di Via col vento. Il brano As Time Goes By di Herman Hupfeld aveva fatto parte della storia della commedia originale. Il "pianista" Dooley Wilson nella vita reale era un batterista ed un pianista poco esperto, quindi la musica del pianoforte per il film fu suonata fuori campo da Jean Plummer e doppiato.
Memorabile è il "duello delle canzoni" tra Strasser e Laszlo al caffè di Rick. Nella colonna sonora, La Marseillaise è interpretata da un'orchestra completa. In origine, il pezzo opposto per questa sequenza doveva essere l'inno nazista Horst Wessel Lied ma questo era ancora sotto copyright internazionale nei paesi non alleati. Per cui fu utilizzato Die Wacht am Rhein..
L'inno nazionale tedesco Deutschlandlied fu usato diverse volte, con brevi accenni, come leitmotiv per la minaccia tedesca, in particolare nella scena in cui a Parigi viene annunciato che l'esercito tedesco raggiungerà la città il giorno successivo. È anche presente nella scena finale, in cui lascia il posto a La Marseillaise dopo che Strasser è stato colpito

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