Poche
frasi nella storia del cinema hanno la forza evocativa di «Suonala,
Sam. Suona "Mentre il tempo passa"», entrata nel linguaggio
comune di artisti, scrittori e persone comuni. Ma è soltanto uno dei tanti
aspetti che, nel tempo, hanno reso leggendario il film Casablanca e
i suoi interpreti.
Si tratta di una delle pellicole hollywoodiane più celebri di tutti i tempi ed è
tratta dall'opera teatrale Everybody Comes to Rick's di Murray
Burnett e Joan
Alison.
Trama
Durante la seconda guerra mondiale, l'espatriato statunitense Rick Blaine gestisce un locale,
il Rick's Café Américain, a Casablanca, nel Marocco francese, parte della cosiddetta "Francia
non occupata", controllata dal regime filo-nazista del Governo di Vichy. Blaine ha un passato di contrabbandiere d'armi, in favore degli etiopi durante l'invasione italiana del 1935, e di
combattente repubblicano, durante la guerra civile spagnola nel 1936, ma sembra essere
diventato un uomo cinico e dichiaratamente neutrale sulle vicende politiche e
belliche che stanno accadendo.
Una sera arriva nel suo locale un certo
Ugarte, un malvivente molto conosciuto nella zona, con due lettere di transito
rubate, reato aggravato dalla morte di due soldati tedeschi che le trasportavano; le lettere
di transito sono documenti che consentono di lasciare Casablanca sull'aereo che
conduce a Lisbona permettendo, una
volta arrivati, di potersi recare negli Stati Uniti grazie alla condizione
di neutralità del Portogallo. Ugarte prevede di vendere
le lettere a un prezzo molto alto al miglior offerente e, allo scopo, ha
organizzato un incontro con il compratore nel locale di Rick. Tuttavia, prima
che egli possa realizzare il colpo, viene arrestato dai poliziotti del capitano
Louis Renault (un funzionario francese fedele a Vichy, che intende dimostrare
in questo modo la propria efficienza al maggiore Strasser, ufficiale tedesco
giunto nella città marocchina per controllare l'efficacia delle misure contro i
ricercati ed i dissidenti) non prima però di avere consegnato le lettere a
Rick, affinché le custodisca.
Il giorno dopo giunge a Casablanca Ilsa
Lund (una profuga norvegese con cui Rick
aveva avuto una storia d'amore a Parigi, nei giorni a cavallo dell'occupazione della città),
insieme al marito Victor Laszlo, uno stimato leader della resistenza cecoslovacca, internato in un campo di concentramento e
successivamente fuggito e da quel momento ricercato dalla Gestapo. L'arrivo della donna getta nello
sconforto Rick, ancora innamorato di lei e che non riesce a perdonarle di
averlo abbandonato al momento della sua partenza dopo l'arrivo delle truppe
tedesche. Ilsa giustifica il suo comportamento con la presunzione che il marito
fosse morto ma, scoprendo che invece era ancora vivo, aveva deciso di riunirsi
a lui senza però fornire spiegazioni all'innamorato.
La situazione di pericolo a cui è
esposto Laszlo a Casablanca induce lui ed Ilsa a tentare di procurarsi due
lettere di transito per fuggire in America e proseguire la loro lotta al nazismo e si rivolgono a
Ferrari, un faccendiere che comanda il mercato nero di Casablanca, che
tuttavia, al fine di evitare il pericolo che rappresenterebbe aiutare l'esule,
si rifiuta di aiutarli, informandoli però al contempo che Rick è in possesso
delle due lettere consegnategli da Ugarte. Rick non vorrebbe consegnare le
lettere a nessun prezzo, da un lato per vendicarsi della sofferenza subita e
dall'altro perché l'incontro con Ilsa a Casablanca ha ridato più che mai forza
al suo amore per lei. Egli vorrebbe trattenerla con sé, ma il suo comportamento
cambia quando, parlando con Laszlo, questi insiste perché lui ed Ilsa partano
insieme, lasciando lo stesso Laszlo in Marocco. Anche il ceco è quindi disposto
a perdere la propria donna, pur di saperla al sicuro all'estero.
Colpito dallo spirito di sacrificio e
dall'amore di Laszlo, ed al contempo ricordando il proprio passato patriottico,
Rick elabora un piano: facendo il doppio gioco, promette al capitano Renault di
consegnargli Victor quando, nel proprio locale, gli avrebbe consegnato le
lettere, ma egli, al momento dello scambio, minaccia Renault e lo costringe ad
accompagnarli (lui, Laszlo e Ilsa) all'aeroporto, dopo aver fatto una telefonata per
garantirsi il libero passaggio; il capitano però finge solamente di telefonare
all'aeroporto mentre invece avvisa il maggiore Strasser, che si precipita per
raggiungerli allo scopo di bloccarli.
Mentre attendono la partenza dell'aereo
Ilsa, in nome dell'amore che sente di provare ancora per Rick, è tentata di
rimanere con lui, ma questi la convince a partire insieme al marito. Mentre il
velivolo con a bordo Victor e Ilsa inizia a rullare verso la pista di decollo,
Strasser giunge trafelato e tenta di contattare la torre di controllo per
bloccare i fuggitivi, ma viene ucciso da Rick. L'aereo parte indisturbato e,
all'arrivo dei gendarmi, Renault rivela la sua autentica natura di patriota,
ordinando ai colleghi di fermare i soliti sospetti, e proponendo a
Rick di fuggire insieme a Brazzaville, nell'Africa
Equatoriale Francese, controllata dalle forze della Francia libera, iniziando tra loro quella che Rick
definisce "una bella amicizia".
Colonna sonora
La musica era stata scritta da Max Steiner, meglio conosciuto per essere stato
l'autore della colonna sonora di Via col vento. Il brano As Time Goes By di Herman Hupfeld aveva fatto parte della storia
della commedia originale. Il "pianista" Dooley Wilson nella
vita reale era un batterista ed un pianista poco esperto, quindi la musica del
pianoforte per il film fu suonata fuori campo da Jean
Plummer e doppiato.
Memorabile è il "duello delle
canzoni" tra Strasser e Laszlo al caffè di Rick. Nella colonna
sonora, La Marseillaise è interpretata
da un'orchestra completa. In origine, il pezzo opposto per questa sequenza
doveva essere l'inno nazista Horst Wessel Lied ma questo era ancora sotto copyright internazionale nei paesi non
alleati. Per cui fu utilizzato Die Wacht am Rhein..
L'inno nazionale tedesco Deutschlandlied fu
usato diverse volte, con brevi accenni, come leitmotiv per la minaccia tedesca, in
particolare nella scena in cui a Parigi viene annunciato che l'esercito tedesco
raggiungerà la città il giorno successivo. È anche presente nella scena finale,
in cui lascia il posto a La Marseillaise dopo che Strasser è stato colpito
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