Biografia • A scuola di cinema, dal banco alla cattedra
Carlo Verdone nasce a Roma il 17
novembre 1950. Già da bambino ha avuto modo di avvicinarsi molto al mondo del
cinema grazie al papà, Mario Verdone, celebre storico del cinema, docente universitario, a
lungo dirigente del Centro Sperimentale di Cinematografia e alle di lui
frequentazioni con i registi più affermati quali Pier
Paolo Pasolini, Michelangelo
Antonioni, Roberto
Rossellini, Vittorio De Sica.
Insieme al fratello minore Luca si
diverte a proiettare dei film al sabato sera per gli amici, proiezioni dedicate
soprattutto ai capolavori rosselliniani. Nel 1969 realizza con una videocamera
vendutagli da Isabella
Rossellini un cortometraggio intitolato
"Poesia solare" della durata di circa 20 minuti, influenzato dalla
cultura sessantottina e psichedelica del tempo, con musiche dei Pink Floyd e dei Greatful Dead. Nel 1970 gira un altro
cortometraggio dal titolo "Allegria di primaverà' seguito nel '71 da
"Elegia notturnà".
I tre cortometraggi girati in super-8
oggi non esistono più in quanto smarriti da Rai Tre.
Nel 1972 Carlo Verdone si iscrive al
Centro Sperimentale di Cinematografia e nel 1974 si diploma in regia. Il saggio
con cui si diploma si intitola "Anjutà", ispirato a una novella di
Cecov, con la partecipazione di Lino Capolicchio (all'epoca già attore
affermato), Christian
De Sica, Giovannella Grifeo e Livia Azzariti.
Nello stesso periodo inizia un'esperienza di burattinaio presso la scuola di
Maria Signorelli. Vengono fuori tutte le sue doti vocali e dimostra grandi
capacità sia nell'imitare che nel divertire il pubblico, doti fino ad allora
note solo ai familiari e ai compagni di classe del liceo Nazareno di Roma, che
ascoltavano con piacere le imitazioni dei professori.
Durante l'università Verdone inizia come
attore con il "Gruppo Teatro Arte" diretto dal fratello Luca. Una
sera si trovò a dover sostituire quattro attori contemporaneamente dando prova delle
sue capacità istrioniche di attore-trasformista recitando 4 ruoli diversi,
ottenendo un notevole risultato comico. La strada che lo porterà ad affermarsi
nel campo della regia inizia, come per tutti, con incarichi di aiuto regista e
assistente.
Nel 1974 in "Quel movimento che mi
piace tanto" di Franco Rossetti, classica commedia erotica italiana molto
in voga negli anni '70, con l'immancabile Renzo Montagnani; qualche altro
piccolo lavoro con Zeffirelli e alcuni documentari per la Presidenza dei
Ministri. La svolta arriva con lo spettacolo "Tali e quali" che va in
scena al teatro Alberichino di Roma dove Carlo Verdone interpreta 12
personaggi, quelli che poi rivedremo, anche se rivisti e corretti, nei suoi
film e prima ancora nella fortunata serie televisiva "Non stop" in
onda su Rai Uno nei primi mesi del 1979. Enzo Trapani lo ingaggia infatti per
la seconda serie (la prima aveva già lanciato attori quali Enrico Beruschi, il
trio "La smorfia" e "I gatti di vicolo miracoli").
I più giovani, grazie alla videocassetta
"Pillole, capsule e supposte" possono oggi riapprezzare il Carlo
Verdone di quei tempi e ammirarlo nelle ultime creazioni.
C'è un altro incontro fondamentale per
la carriera di Carlo Verdone: si tratta del grande Sergio Leone e da quest'incontro scaturisce, oltre al film
"Un sacco bello", l'inizio della collaborazione con gli
sceneggiatori Leo Benvenuti e Piero De Bernardi che, tranne qualche breve
parentesi, proseguirà fino ad oggi.
Tifoso romanista, grande appassionato di
musica, Carlo Verdone suona la batteria e tra i suoi cantanti preferiti vi
sono David Sylvian, John Lennon, David Bowie, Eric Clapton, Jimi Hendrix ed Eminem.
Spesso citato e identificato come erede
naturale di Alberto Sordi, Carlo Verdone a tal proposito ha avuto modo di
dichiarare "... Alberto Sordi non avrà mai eredi. Per il motivo, fra gli
altri, che lui era una vera ed autentica "maschera". E le maschere
sono uniche...".
Nel 2012 pubblica un'autobiografia dal
titolo "La casa sopra i portici" (a cura di Fabio Maiello, Bompiani).
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Filmografia essenziale (di e con Carlo
Verdone):
"Posti in piedi in paradiso"
(2012)
"Io, loro e Lara" (2010),
"Italians" (2009),
"Grande, grosso e... Verdone"
(2008),
"Manuale d'amore 2" (2007),
"Maledetto il giorno che t'ho
incontrato" (1991),
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