Sono passati 30 anni dall’adozione di
quella convenzione che per la prima volta ha riconosciuto i bambini come aventi diritti civili,
sociali, politici, culturali ed economici: la Convenzione
ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Adottata nel 1989, l’Italia l’ha ratificata il 27
maggio 1991.
Perché si celebra la giornata mondiale dei diritti dei bambini
Insieme all’adozione della convenzione
si celebra la Giornata Mondiale dei diritti dei bambini poiché è grazie
all’adozione e ratifica di questo documento che
in quasi tutti i Paesi del mondo i
bambini non solo godono dei diritti fondamentali, ma sono
protetti e tutelati.
Anche noi abbiamo contribuito alla nascita della CRC (Convention on the Rights of the Child), poiché già nel 1923, Eglantyne Jebb, la nostra fondatrice, scrisse la prima Carta dei diritti del Bambino (o Dichiarazione di Ginevra) adottata dalla Società delle Nazioni nel 1924, il documento che ha costituito la base per la successiva Convenzione.
La CRC è oggi la base del nostro lavoro di protezione di tutti i bambini, in Italia e nel mondo. Le nostre attività vengono svolte infatti con un approccio basato sulla promozione e sulla tutela dei diritti dei bambini con un approccio che metta sempre al centro i più piccoli.
È fondamentale la protezione dei diritti di tutti i bambini per mirare ad un futuro dove non vi siano più discriminazioni e disuguaglianze.
LA TUTELA DEI BAMBINI E GLI SDGS
Tutelare i diritti di tutti, anche dei più piccoli, è l’unico modo per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), tra i quale peraltro, troviamo due obiettivi (il 3 e il 4) focalizzati proprio sul diritto alla salute e all’educazione per bambini e i ragazzi.
È fondamentale diffondere una cultura della protezione e rendere partecipi i bambini fin da piccoli. Per questo abbiamo elaborato una guida per accompagnare i bambini nell’apprendimento dei loro diritti.
https://www.savethechildren.it/blog-notizie/20-novembre-la-giornata-mondiale-dei-diritti-dei-bambini
L'Albero dei Diritti
Nel 1989, subito dopo
l’approvazione della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e
dell’adolescenza l’UNICEF Italia elaborava un progetto dal titolo “L’Albero
dello Sviluppo”, con l’obiettivo di mettere al centro della programmazione
educativa il bambino e il ragazzo nella sua interezza di esseri umani in
sviluppo, ma anche nella globalità della loro condizioni di vita su scala
mondiale.
La metafora dell’albero aiutava a
comprendere che come una pianta non può crescere da sola, così i diritti dei
bambini non possono prescindere dalla loro realizzazione su scala globale.
Il progetto si focalizzava inoltre sugli
aspetti più innovativi della Convenzione, come il riconoscimento dei bambini e
dei ragazzi quali soggetti di diritto e i quattro principi
fondamentali (sopravvivenza e sviluppo, non discriminazione, superiore
interesse del minore, ascolto e partecipazione).
A distanza di 25 anni l’UNICEF ripropone
il tema dell’Albero dello Sviluppo mantenendone obiettivi e finalità, ma
arricchendolo dei tratti necessari a descrivere il processo di trasformazione
che ha caratterizzato questo quarto di secolo.
L’Albero dei Diritti (scarica la scheda esplicativa) è una mappa
concettuale che richiede, per raggiungere i suoi obiettivi, il coinvolgimento
di tutti i soggetti che vivono nella scuola, in primis i bambini e i
ragazzi.
Le radici, il tronco, la chioma
richiamano, nella metafora dell’albero, i quattro principi ispiratori della
Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, che a loro volta
richiamano quei diritti che, nel contesto educativo, contribuiscono a garantire
il diritto all’apprendimento di tutte le bambine, i bambini, i ragazzi.
Come avviene per l’albero, i bambini e i
ragazzi cresceranno più forti, robusti, capaci di resistenza e di “resilienza”,
di autonomia e di creatività, quanto più ricco di risorse e opportunità sarà
stato il contesto ambientale in cui hanno vissuto. La loro identità sarà tanto
più fragile quanto più tutto ciò verrà loro negato.
La mappa concettuale dell’albero non
è uno strumento statico ma si arricchisce di contenuti e parole nuove
attraverso le esperienze realizzate dai bambini e dai ragazzi.
A tale scopo l’UNICEF propone 5 proposte di lavoro modulate per differenti fasce di
età. Per richiedere la proposta dell'Albero dei Diritti scrivi a scuola@unicef.it
Nessun commento:
Posta un commento