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Nei grandi supermercati si trova sempre tutto: le ciliegie a Natale e le mele in luglio. E’ il risultato di due caratteristiche dell’agricoltura: da un lato si coltiva in serre riscaldate o si porta artificialmente a maturazione frutta e verdura raccolta acerba nel periodo giusto, dall’altro si importa frutta e verdura da ogni angolo del mondo. La varietà favorisce certamente la voglia di consumare vegetali e risponde alle mutate esigenze dei consumatori che, rispetto al passato, sono abituati a una dieta meno monotona. C’è però il rovescio della medaglia: le qualità nutrizionali di frutta e verdura fuori stagione sono più basse. Nella maggior parte dei casi si tratta di prodotti colti ancora acerbi, conservati in celle frigorifere e fatti maturare al momento della vendita in camere che contengono elevate concentrazioni di etilene, un gas che agisce come una sorta di ormone vegetale. Le sue proprietà sono note fin dall’antichità ed è rilasciato anche da alcuni frutti, come le mele (non a caso per far maturare alcuni frutti, come i cachi, si consiglia di chiuderli in un sacchetto di carta con una mela). L’etilene non è quindi pericoloso per la salute, ma la sua azione impedisce il processo di formazione di alcune vitamine, oltre a privare la frutta e la verdura degli aromi naturali ottenuti con l’esposizione al sole, che in alcuni casi hanno effetto antiossidante.
Un discorso a parte meritano poi i prodotti provenienti dall’estero: non soffermandoci qui sugli aspetti economici ed ecologici legati al trasporto da un continente all’altro, il blocco della maturazione è quasi sempre la norma per i vegetali che arrivano da lontano. Se proprio vogliamo consumare frutta esotica, possiamo cercare quella che arriva per via aerea (indicato in etichetta). Significa che è stata colta a un buon punto di maturazione e inviata a destinazione con un mezzo rapido per arrivare sulle nostre tavole nel più breve tempo possibile. A volte, però, la soluzione sta dietro l’angolo: le specie vegetali nostrane sono molte e varie, è meglio scegliere queste.
La Frutta e la Verdura dell’Inverno
L’Arancia
E’ la regina dell’inverno. Contiene numerose sostanze antiossidanti, come la vitamina C e i flavonoidi. Le arance rosse, come quelle distribuite da AIRC, sono particolarmente ricche di queste sostanze per via del terreno su cui vengono coltivate (alle pendici dell’Etna) e del sole a cui sono esposte fino alla completa maturazione. Una sola arancia al giorno copre il fabbisogno giornaliero di vitamina C:
Il Kiwi
Un tempo sconosciuto in Italia (è una pianta originaria della Nuova Zelanda), oggi è diventato un frutto tipicamente italiano dato che siamo tra i maggiori produttori ed esportatori. E’ molto ricco di potassio e di vitamina C (100 grammi di kiwi coprono il fabbisogno giornaliero di questa vitamina). I semini della polpa favoriscono il transito intestinale come le fibre.
I Mandarini
I mandarini sono originari dell’India e della Persia ma sono coltivati in Italia fin dal XIX secolo. Sono ricchi di vitamina C sebbene meno delle arance. Contengono anche vitamina A, folati e potassio. Sono poco calorici e molto acquosi; 150 grammi di mandarini apportano circa 100 Kcal.
Le Mele
Sono il frutto più consumato in assoluto in Italia. Ne esistono ben 3000 varietà. Contengono vitamina A, vitamine del gruppo B e molte fibre, tra le quali la pectina e la quercetina, che ha anche un effetto antiossidante. E’ meglio consumarle con la buccia (purché accuratamente lavata).
La Pera
E’ molto ricca d’acqua, di zuccheri e di fibre. Contiene, magnesio e vitamine del gruppo B (ma in piccole quantità), mentre è povera di vitamina C. Si consiglia di spruzzare un po’ di succo di limone sulla pera: ci guadagna l’apporto vitaminico.
La Barbabietola
La barbabietola è una pianta della stessa famiglia degli soinaci e delle bietole, ma se ne consuma la radice. Fornisce poche calorie ed è molto ricca di fibre. La barbabietola da cucina è diversa da quella utilizzata per estrarre lo zucchero, che non è commestibile. Contiene vitamina A e C, oltre a molti Sali minerali.
Le Bietole
La bietola o costa appartiene alla stessa famiglia delle barbabietole ma se ne consumano le foglie. Esiste una varietà molto verde chiamata comunemente erbetta. E’ poco calorica (40 Kcal per 250 grammi), priva di grassi e proteine, ricca di acqua e di vitamine (come A, C e acido folico).
I Broccoli e Il Cavolfiore
Appartiene alla famiglia delle crucifere, che sono un caposaldo della dieta anticancro. Contengono potassio, molta vitamina C (in 250 grammi di broccoli c’è circa il doppio del fabbisogno giornaliero) e alcune vitamine del gruppo B come la niacina. Inoltre i composti solforati (quelli che danno il cattivo odore in cottura) facilitano l’eliminazione delle sostanze tossiche dall’organismo.
Alcune sostanze contenute in queste verdure, chiamate isotiocianati, sarebbero in grado di riattivare il gene p53-che è difettoso nelle cellule tumorali – il cui compito è bloccare la proliferazione di queste cellule. Le stesse proprietà anticancro sono comuni ad altre tipologie di cavoli e verze.
I Carciofi
Del carciofo si consuma il fiore, così come per i broccoli. Contiene potassio e vitamina C. Inoltre è assai ricco di fibre (specialmente inulina, molto utile a un buon funzionamento intestinale e a nutrire la flora batterica). Contiene anche ferro. E’ bene sceglierlo fresco: come ogni fiore, i petali appassiti sono il segnale di cattiva conservazione.
Le Carote
La carota è una radice che cresce sotto terra, povera di calorie e ricca di vitamina A e carotenoidi, particolarmente utili per mantenere sani i tessuti in rapido ricambio (pelle, capelli, unghie). Le carote sono anche ricche di fibre. Una carota è un ottimo spuntino per i bambini.
I Porri
Appartengono alla stessa famiglia dell’aglio e delle cipolle, sebbene il loro sapore sia meno intenso. Contengono potassio e folati, oltre ad alcune sostanze antiossidanti. Sono ottimi per aromatizzare minestre e torte salate.
Il Sedano
Appartiene alla famiglia del prezzemolo e del finocchio (che si raccolgono nello stesso periodo). E’ un vegetale tipicamente mediterraneo, che fornisce pochissime calorie ma è ricco di cloruro di sodio (il sale da cucina). Contiene vitamina A,C,acido folico e potassio.
Gli Spinaci
-Sono una verdura a foglia tipicamente invernale. La foglia di spinacio è ricca di minerali e vitamine (potassio, zinco, vitamina A e C, folati). Contrariamente alle credenze popolari, non è particolarmente ricca di ferro. Molte delle proprietà degli spinaci si perdono con la cottura in acqua. Meglio quindi cuocerli al vapore o consumati crudi in insalata.
AIRC – Rendiamo il cancro sempre più curabile