Nato
a Firenze e morto a Staten Island (isola di New York) nell'ottobre del 1889, si
appassionò alla chimica e alla meccanica, in particolare alla parte dedicata
all'acustica e all'elettrologia, alla "Scuola di Elementi di Disegno di
Figura" all'Accademia di Belle Arti. Assunto come macchinista al Teatro
della Pergola, qui attrezzò un piccolo laboratorio dove mise a punto un
telefono acustico per comunicare all'interno del teatro.
Scritturato insieme alla moglie Maria da una compagnia teatrale attiva a Cuba,
qui divenne una sorta di eroe per i preziosi contributi al sistema di
disinquinamento dell'acqua e per aver introdotto la galvanostegia,
una pratica che permette di ricoprire un metallo non prezioso con un sottile
strato di un metallo più nobile per impedirne la corrosione.
Nel 1849, nel corso di esperimenti di elettroterapia, Meucci scoprì la
trasmissione della voce per via elettrica e diede al sistema il nome di
“telegrafo parlante”, ribattezzato telettrofono. Perfezionò
l'invenzione a New York, anche e soprattutto per poter comunicare con la moglie
costretta a letto da una grave malattia.
Depositato il caveat (una sorta di brevetto provvisorio) con
il titolo “Sound Telegraph” nel 1871, per ristrettezze economiche non riuscì a
rinnovarlo a partire dal 1874. Ciò spalancò la strada all'ingegnere
scozzese Alexander Graham Bell che nel 1876 ottenne il
brevetto del telegrafo elettrico, noto come il primo telefono della
storia.
L'episodio aprì una lunga contesa tra Italia e Stati Uniti a colpi di carte
bollate e sentenze, risolta in parte nel 2002, quando il Congresso
degli Stati Uniti riconobbe la priorità dell'italiano nell'invenzione
del telefono. In quel contesto emerse che lo stesso Meucci aveva presentato i
suoi disegni all'American District Telegraph, la società per cui
lavorava Bell, prima che quest'ultimo depositasse il brevetto.
Tra gli altri brevetti depositati dall'inventore fiorentino: le "Bevande
frizzanti" a base di frutta e vitamine, i "Fogli di carta bianca e
resistenti", un "Nuovo modo di fabbricare candele" e gli
"Oli per vernici e pitture".
https://www.mondi.it/almanacco/voce/544001
Nessun commento:
Posta un commento