Nel 1980 pubblica il romanzo d'esordio Il
nome della rosa, diventato in poco tempo un best-seller internazionale,
tradotto in 47 lingue e portato al cinema nel 1986 dal regista Jean-Jacques
Annaud (protagonista Sean Connery).
Sulla stessa scia altri libri di successo, tra
cui "Il pendolo di Foucault" e "Il cimitero di Praga", che
alternano leggende o fatti storici reali, incentrati su temi filosofici (come
l'esistenza di Dio, l'universo, il vuoto) e su aspetti legati al mistero (vedi
il Sacro Graal).
Autore di numerosi trattati di semiotica,
adottati come testi fondamentali dell'istruzione universitaria, dal 2008 è
professore emerito e presidente della Scuola Superiore di Studi Umanistici
dell'Università di Bologna, mentre nel 2010 diviene socio dell'Accademia dei
Lincei, per la classe di Scienze Morali, Storiche e Filosofiche.
Nel 2015 dà alle stampe il settimo
romanzo, Numero Zero, edito da Bombiani e in cui è ripercorsa la
storia politico-giudiziaria dell'Italia del secolo scorso. Il 19 febbraio
dell'anno seguente si spegne nella sua residenza milanese.
https://www.mondi.it/almanacco/voce/51012
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