Nato a Londra e morto a Palm Springs, in California, nel luglio del 2003,
cominciò come attore. Approdato nei mitici studios di Los Angeles, diresse
l'amico e collega Peter Finch nel drammatico "Via dalla pazza folla"
del 1967, firmando due anni più tardi il suo massimo capolavoro con Un
uomo da marciapiede. La pellicola consegnò, nel 1970, a lui l'Oscar di
"miglior regista" (oltre a quello di "miglior film" e
"miglior sceneggiatura") e a Dustin Hoffman la popolarità
internazionale.
Con lo stesso attore e con uno straordinario
Laurence Olivier (nominato all'Oscar come "miglior attore non
protagonista") girò Il maratoneta (1976), il più noto dei
numerosi thriller che firmò negli anni Settanta. Allo stesso genere restò
fedele anche in seguito, come dimostrano "Uno sconosciuto alla porta"
(1990) e "The Innocent" (1993), quest'ultimo con Anthony Hopkins.
Non ebbe una buona accoglienza la commedia
"Sai che c'è di nuovo?" (2000), con Madonna e Rupert Everett, ultima
opera del regista britannico.
https://www.mondi.it/almanacco/voce/4578002
Nessun commento:
Posta un commento