Nato a Trastevere, nel cuore
della vecchia Roma, Alberto Sordi visse la romanità come un tratto
imprescindibile della sua personalità artistica, dando continuità alla grande
tradizione capitolina iniziata con Aldo Fabrizi e Anna Magnani.
Dopo gli esordi come
doppiatore negli anni Trenta, durante i quali prestò la propria voce a Oliver
Hardy del famoso duo comico Stanlio & Ollio, e le
prime comparsate in pellicole di poche pretese, raggiunse la fama tra il 1952 e
il 1955 con personaggi che incarnavano i vizi dell'italiano medio: dal ruolo di
approfittatore in Lo sceicco bianco all'infantile de I
vitelloni (entrambi diretti dal grande Federico Fellini), fino al
simpatico e celebre scansafatiche di Un americano a Roma (1954).
Gli anni Sessanta e Settanta
lo consacrarono come attore completo, capace di alternare parti di grande
intensità drammatica, come i protagonisti di di Detenuto in attesa di
giudizio (1971) e Un borghese piccolo piccolo (1977),
ad altre di geniale comicità, passando con disinvoltura dall'espressione
dialettale all'italiano più forbito.
Tra gli aspetti peculiari del
modo di recitare: la straordinaria capacità di trasformare le fattezze del viso
e la gestualità, ora abbrutendosi ora ingentilendosi; il tono stentoreo della
voce, affinato attraverso l'esperienza di doppiatore e macchiettista
radiofonico, che sfruttò anche con l'eseguire alcune colonne sonore dei suoi
film e canzoni irriverenti cantate in TV.
Preso a modello da numerosi
attori, su tutti Carlo Verdone considerato da molti il suo
erede naturale, Alberto Sordi fu insignito di numerosi riconoscimenti, tra cui
11 David di Donatello e un Leone d'oro alla carriera nel
1995. Scomparso nel febbraio 2003, le sue spoglie riposano nella tomba di
famiglia, presso il cimitero monumentale del Verano.
https://gazzettadelsud.it/foto/cultura/2021/02/24/alberto-sordi-lessere-italiano-nel-bene-e-nel-male-c48f6c44-a12f-4a2f-adc1-0fda817f94df/
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