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martedì 27 febbraio 2024

Fondato il Partito Laburista: Nella patria della Rivoluzione industriale la nuova classe del proletariato proiettò in un unico soggetto politico le proprie battaglie sindacali su diritti e libertà. Da oltre un secolo protagonista della scena politica inglese e internazionale, quel partito non ha mai tagliato il cordone ombelicale con la base operaia.



L'avvento della civiltà industriale nel Regno Unito aveva alimentato qui la nascita del primo movimento operaio d'Europa, che individuò nelle "associazioni di categoria" (Trade Unions) un valido strumento di tutela e di rivendicazione di migliori condizioni economiche. Politicamente tali istanze vennero affidate prima ai radicali e poi ai liberali ma con scarsi risultati, specie sull'allargamento del diritto al voto. Tra gli aspetti penalizzanti, l'organizzazione dei collegi elettorali che avvantaggiava le zone di campagna piuttosto che le aree industriali.

Il cambio di rotta maturò nell'ultimo ventennio del XIX secolo, quando si decise di reagire con forza alla politica ritorsiva di infliggere pesanti pene pecuniarie ai sindacati, dopo scioperi e manifestazioni. Le Union compresero la necessità di dar vita a un partito dei lavoratori che raccogliesse le varie anime del movimento, in quegli anni diviso tra diversi gruppi di orientamento socialista. Tra i principali: Federazione Socialdemocratica (fondata nel 1881), la Fabian Society (1884) e il Partito Indipendente del Lavoro (1893).

Questi ultimi si diedero appuntamento al Memorial Hall di Londra, in Farringdon Street. Qui, il 27 febbraio del 1900, sottoscrissero l'atto di nascita del Labour Representation Committee (Comitato di rappresentanza del lavoro), in seguito ribattezzato Labour Party. La scelta del giorno non fu casuale, giacché ricordava che in quella data, nel 1837, l’Unione dei Lavoratori Londinesi si era schierata a favore della Carta del Popolo. Il primo segretario fu Ramsay MacDonald, figura storica del movimento di cui fu il principale esponente per oltre vent'anni, ricoprendo la carica di Primo ministro in due diversi governi.

Sei anni dopo giunse il primo successo elettorale, con l'elezione di 30 deputati: un traguardo non da poco, visto che vigeva ancora un suffragio a base censitaria (votava il 59% dei maschi adulti) che dava ai ceti sociali più abbienti la possibilità di esprimere individualmente due o più voti. Nello stesso anno si concretizzò il passaggio dal Comitato al partito vero e proprio, con la nuova denominazione di Labour Party. I traguardi successivi furono il raggiungimento di un milione e mezzo di iscritti nel 1914 e dieci anni dopo la vittoria alla elezioni con la formazione del primo governo laburista.

Tra i leader che ne caratterizzarono maggiormente la linea politica, due su tutti: Clement Attlee che fu Primo ministro per sei anni (1945-51) e promotore di un forte welfare stateTony Blair, ideatore della cosiddetta "terza via", orientata a una socialdemocrazia di stampo liberale.

L'attuale struttura del Labour Party è di tipo federale, con organismi autonomi in Inghilterra, Scozia e Galles. Com'era fin dalle origini, non ci si può iscrivere personalmente ma si può aderire alle organizzazioni affiliate (un tempo erano le Unions, oggi sono i partiti laburisti locali, i sindacati affiliati al partito, il Partito Parlamentare Laburista e le associazioni socialiste).

https://www.mondi.it/almanacco/voce/243001

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