L'avvento della civiltà industriale nel Regno
Unito aveva alimentato qui la nascita del primo movimento operaio
d'Europa, che individuò nelle "associazioni di categoria" (Trade
Unions) un valido strumento di tutela e di rivendicazione di migliori
condizioni economiche. Politicamente tali istanze vennero affidate prima ai
radicali e poi ai liberali ma con scarsi risultati, specie sull'allargamento
del diritto al voto. Tra gli aspetti penalizzanti, l'organizzazione dei collegi
elettorali che avvantaggiava le zone di campagna piuttosto che le aree
industriali.
Il cambio di rotta maturò nell'ultimo ventennio
del XIX secolo, quando si decise di reagire con forza alla politica ritorsiva
di infliggere pesanti pene pecuniarie ai sindacati, dopo scioperi e
manifestazioni. Le Union compresero la necessità di dar vita a un partito
dei lavoratori che raccogliesse le varie anime del movimento, in
quegli anni diviso tra diversi gruppi di orientamento socialista. Tra i
principali: Federazione Socialdemocratica (fondata nel 1881),
la Fabian Society (1884) e il Partito Indipendente del
Lavoro (1893).
Questi ultimi si diedero appuntamento al
Memorial Hall di Londra, in Farringdon Street. Qui, il 27 febbraio del 1900,
sottoscrissero l'atto di nascita del Labour Representation Committee (Comitato
di rappresentanza del lavoro), in seguito ribattezzato Labour Party.
La scelta del giorno non fu casuale, giacché ricordava che in quella data, nel
1837, l’Unione dei Lavoratori Londinesi si era schierata a favore della Carta
del Popolo. Il primo segretario fu Ramsay MacDonald, figura storica
del movimento di cui fu il principale esponente per oltre vent'anni, ricoprendo
la carica di Primo ministro in due diversi governi.
Sei anni dopo giunse il primo successo
elettorale, con l'elezione di 30 deputati: un traguardo non da poco, visto
che vigeva ancora un suffragio a base censitaria (votava il 59% dei maschi
adulti) che dava ai ceti sociali più abbienti la possibilità di esprimere
individualmente due o più voti. Nello stesso anno si concretizzò il passaggio
dal Comitato al partito vero e proprio, con la nuova denominazione di Labour
Party. I traguardi successivi furono il raggiungimento di un milione e mezzo di
iscritti nel 1914 e dieci anni dopo la vittoria alla elezioni con la formazione
del primo governo laburista.
Tra i leader che ne caratterizzarono maggiormente
la linea politica, due su tutti: Clement Attlee che fu Primo ministro per sei
anni (1945-51) e promotore di un forte welfare state; Tony
Blair, ideatore della cosiddetta "terza via", orientata a una
socialdemocrazia di stampo liberale.
L'attuale struttura del Labour Party è di tipo
federale, con organismi autonomi in Inghilterra, Scozia e Galles. Com'era fin
dalle origini, non ci si può iscrivere personalmente ma si può aderire alle
organizzazioni affiliate (un tempo erano le Unions, oggi sono i partiti
laburisti locali, i sindacati affiliati al partito, il Partito Parlamentare
Laburista e le associazioni socialiste).
https://www.mondi.it/almanacco/voce/243001
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