Scritto da Oliver Stone e diretto da Brian De
Palma, il film consacrò definitivamente la fama di duro di Al Pacino,
dopo le altrettanto straordinarie interpretazioni in Serpico e Il
Padrino. Nel ruolo di Montana superò se stesso, riuscendo a trasmettere
tutta la fredda e spietata determinazione del protagonista nel realizzare il
suo ambizioso progetto criminale, fino a farne un modello in negativo del mito
americano del self-made man.
La trama è ambientata nella Miami degli
anni Ottanta, dove si rifugiarono 125mila ex galeotti cubani, liberati da
Castro dopo la Rivoluzione, per risolvere il problema del sovraffollamento
delle carceri. Tra loro ci sono Tony Montana e il fraterno amico Manolo
Ribera (detto "Manny") che, stanchi di fare i lavapiatti,
cercano il riscatto nel giro della droga mettendosi al servizio del
narcotrafficante Frank Lopez.
Innamoratosi della moglie di quest'ultimo (che
ha il volto di Michelle Pfeiffer), Montana uccide Lopez e ne prende
il posto, diventando in poco tempo un ricco e potente boss della droga che
risiede in una villa sfarzosissima. Sarà la sua stessa ambizione ad accecarlo a
tal punto da assassinare l'amico Manny e a portarlo alla morte nel corso di un
agguato teso da un narcotrafficante, suo socio in affari.
Remake dell'omonimo lungometraggio del 1932
sulla vita di Al Capone (scarface, ossia "lo
sfregiato", era il suo soprannome più noto), il film di De Palma
all'inizio fu accolto freddamente dalla critica e dal pubblico, scioccati dalla
crudezza del linguaggio e dalla eccessiva violenza di alcune scene (su tutte
quella in cui un compare di Montana viene fatto a pezzi con una motosega,
ispirato a un episodio realmente accaduto); per gli stessi motivi in Italia
venne trasmesso in TV in versione censurata.
A distanza di tempo venne tuttavia riabilitato e
annoverato tra i grandi classici del genere gangster. L'aspetto meno
confortante del suo successo, sottolineato recentemente dallo scrittore Roberto
Saviano (e riportato anche nelle pagine del suo bestseller Gomorra),
è che al protagonista di Scarface si ispirarono, e continuano a farlo tuttora,
esponenti di spicco della criminalità organizzata, tra cui il boss dei casalesi
Walter Schiavone che si era fatto costruire una villa sul modello di quella di
Montana.
http://www.mondi.it/almanacco/voce/5195
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