Una breve parentesi lo vede impegnato come attivista
politico, infatti Parkinson si prodigò per l'affermazione dei principi di
uguaglianza sociale, ispirato dagli ideali della Rivoluzione Francese, e fu
membro di numerose società segrete, tra cui quella coinvolta in un tentativo di
colpo di stato volto all'assassinio di Re Giorgio III. Poi si dedicò
completamente all'attività medica.
A questa, tuttavia, univa la stesura di numerosi scritti rivolti alle famiglie,
nei quali dispensava consigli pratici su come prevenire certe malattie
infettive e come mantenersi in buona salute. Tra i suoi scritti vi è anche un
trattato dedicato alla formazione dei medici, nel quale vengono enunciate tutte
le attitudini indispensabili per esercitare la professione medica.
Nel 1817, Parkinson pubblicò uno studio, che lo ha poi reso celebre, su una
patologia che lui definì "paralisi agitante”, malattia
caratterizzata da tremore a riposo, da postura e andatura anomala, da paralisi,
da diminuzione della forza muscolare e dal modo in cui la condizione
progredisce nel tempo. Quarant'anni dopo, fu il neurologo francese Charcot a
definire questa patologia "morbo di Parkinson" in un trattato sui
disturbi del sistema nervoso.
Parkinson fu anche un grande appassionato di geologia e paleontologia e scrisse
numerosi studi, tra i quali un trattato in tre volumi nel quale cataloga un
gran numero di specie fossili.
Morì all'età di 69 anni, il 21 dicembre 1824, e fu sepolto nel cimitero
londinese di St. Leonard.
http://www.mondi.it/almanacco/voce/516001
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