Le immagini che scorrono sui media internazionali
alimentano un effetto domino, portando a scendere in piazza milioni di
cittadini nelle regioni del Medio Oriente e del Nord Africa, esasperati da
decenni di povertà, fame e negazione dei diritti fondamentali e vessati da
regimi corrotti e illiberali. In molti casi il popolo riesce a rovesciare i
rispettivi governi, come in Egitto (dove il presidente Mubarak finisce agli
arresti), in Tunisia (con il dittatore Ben Ali costretto alla fuga) e in Libia
(con l'uccisione di Gheddafi).
Uno dei luoghi simbolo della primavera araba è piazza Tahrir, al Cairo, gremita
in gran parte da giovani che chiedono il rispetto delle libertà fondamentali e
una società più giusta. In Siria, purtroppo, l'ondata di protesta sfocia, nel
2012, in una violenta guerra civile, con oltre 40mila vittime civili (dato
aggiornato a dicembre 2013), tra cui donne e bambini.
http://www.mondi.it/almanacco/voce/28004
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