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martedì 19 dicembre 2023

Lo Sapevate Che: Édith Piaf: La Marsigliese sta al popolo francese, come lei sta alla storia della canzone transalpina... un monumento nazionale! "Madame passerotto" (traduzione del francese "piaf"), così soprannominata per il fisico minuto e la straordinaria abilità vocale nel passare dai toni dolci a quelli più aspri, compose e interpretò brani memorabili, divenuti colonne sonore dello spirito indomito e passionale di Parigi e della Francia intera.


Nata al civico 72 di Rue Belleville, quartiere operaio di Parigi, da due artisti di strada, Édith Giovanna Gassion visse un'infanzia travagliata, dalle condizioni di degrado familiare (fu allevata dalla nonna paterna, tenutaria di un bordello) e da una grave patologia agli occhi. Insieme al padre, contorsionista, a otto anni cominciò a esibirsi in strada dimostrando tutta la potenza della sua voce.

Nel 1936 registrò la prima canzone, Les Mômes de la cloche, e con il nome d'arte Edith Piaf cominciò a imporsi nel panorama nazionale come interprete anticonformista e passionale, costruendo il mito dell'«usignolo» che, dagli anni Quaranta ai Sessanta, avrebbe incantato le platee di tutto il mondo. Dall'immortale La vie en rose (1946) alla grintosa Non, je ne regrette rien (1960), cantò l'amore per gli uomini e la vita, vissuta senza rimpianti e con la capacità di ripartire ogni volta da zero.

Talent scout di artisti di fama internazionale, quali Charles Aznavour e Leo Ferré, fu molto amata nell'ambiente dello spettacolo (la grande attrice Marlene Dietrich le fece da testimone di nozze). Consumata dall'artrite reumatoide e dall'abuso di antidepressivi, fu stroncata da un aneurisma a Grasse, il 10 ottobre del 1963. Alla sua vita è dedicato il film La vie en rose, diretto da Olivier Dahan, premiato nel 2008 con due Oscar.

http://www.mondi.it/almanacco/voce/3598001

 

 

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