“Ho fatto due
CD, il primo era normale, il secondo era già "il meglio di...". “Dario Vergassola
Chi gliela darebbe?
Comico dalla vena improvvisativa ed
imprevedibile, Dario Vergassola nasce il 3 maggio del 1957 a La Spezia. Dopo
aver fatto vari lavori fra cui l'operaio, approda nel mondo dello spettacolo
partecipando a "Professione Comico", la manifestazione diretta da
Giorgio Gaber, nella quale ottiene sia il premio del pubblico che
quello della critica.
Nel '90 prende parte a "Star
90" (Rete4) classificandosi per la finalissima della trasmissione, nel '91
registra numerosi "TG delle vacanze " (Canale 5).
Nel marzo del '92 vince il Festival di
"San Scemo" e l'anno dopo, sull'onda dell'apprezzamento che le sue
canzoni demenziali ottengono, pubblica il suo primo album "Manovale gentiluomo"
pubblicato nientemeno che dalla Polygram. Dal disco viene estrapolato il
divertente brano remix dal titolo "Non me la danno mai (lamento
dell'armonizzatore)". Sempre nel '93, grazie alla collaborazione con il
suo conterraneo Stefano Nosei, un altro menestrello dalla surreale vena comica,
nasce lo spettacolo a due "Bimbi belli", portato in varie piazze
d'Italia sempre con notevole apprezzamento di pubblico.
Instancabile, nel '94 è la volta di un
altro spettacolo teatrale "La vita è un lampo" (per la regia di
Massimo Martelli), che vede impegnato il comico spezino in una nuova
massacrante tourné, fatta di oltre duecento repliche. In questa occasione si
presenta da solo ma la voglia di tornare a fare spettacoli in coppia è forte.
Dopo il sodalizio con Nosei, lo si è visto dunque sul palco con vari personaggi
di spicco fra cui è da segnalare David Riondino in "Recital per due", e in seguito lo
stralunato Diego Parassole e il mostro sacro Enzo Jannacci.
Nel' 95 è invitato come ospite a Sanremo
al "Premio Tenco", un appuntamento sul palco dell'Ariston che si
rinnova ogni anno in occasione del Premio. Nel '96 è coautore (assieme ad
Arnaldo Bagnasco) ed interprete della trasmissione televisiva "Tenera è la
notte" (RAI 2), in onda anche nel 1997. Sempre del 1996 è il suo nuovo
spettacolo "Comici" e la partecipazione al film per la TV "Dio
vede e provvede" di Enrico Oldoini.
La sua popolarità va aumentando sempre
di più, piace il suo stile scanzonato, condito da allusioni sessuali, e il più
delle volte dolcemente irriverente. Piatto forte della sua comicità, insomma,
sono i doppi sensi e il gusto "perverso" di mettere le persone in imbarazzo con domande scottanti. Tutti ingredienti che si
sposano a meraviglia con lo storico talk-show di Maurizio
Costanzo, che infatti non se lo fa scappare. Nel
'97 è ospite sempre più ricorrente sul palco del Parioli (dove, tutte le sere
va in onda appunto il Maurizio
Costanzo Show), un sodalizio che dura
tutt'oggi, mentre, in parallelo, partecipa, in veste di coautore, alla
trasmissione "Facciamo Cabaret" e come ospite a "Mai dire
goal" (Italia 1).
All'interno del suo carnet artistico,
però, non manca di collezionare esperienze cinematografiche, partecipando in
veste di protagonista ad un cortometraggio dal titolo "L'anima di
Enrico" di Stefano Saveriano, al film per la TV "Nuda proprietà"
di Enrico Oldoini, al film "Affetti smarriti" di Luca Manfredi.
Nella stagione 1997/1998 è stato ospite
ricorrente a "Quelli che il calcio" (Rai Tre), partecipando inoltre
alla seconda serie del film per la TV "Dio vede e provvede" di Enrico
Olodoini ed alla trasmissione radiofonica Radiorisate, in onda su Radio 2.
A novembre del 1999 ha pubblicato con la
Epic Sony Music il suo nuovo album "Lunga vita ai pelandroni", tratto
dal suo spettacolo di cabaret che ha girato tra il 1999 e 2000, anno in cui fra
l'altro ha pubblicato per i tipi Piemme "Lunga vita ai pelandroni",
finito puntualmente nelle alte vette delle classifiche di vendita, anche grazie
al fenomeno del boom di vendite che i libri dei comici televisivi hanno riscontrato
da qualche anno a questa parte.
Tutti incentivi che hanno spinto
Vergassola a diventare un appuntamento fisso nell'editoria italiana, se è vero
che, immancabile, nella primavera 2002 ha pubblicato in collaborazione con
Marco Melloni, presso Mondadori, un altro successo, "Me la darebbe?"
raccolta delle celebri e scabrose interviste realizzate a Zelig.
Tra le altre sue esperienze dopo il 2000
sono da segnalare il commento per Rai Tre di tutte le tappe del Giro d'Italia e l'arruolamento fra i protagonisti della nuova
serie TV "Carabinieri". Dal 7 febbraio 2003, inoltre, conduce su
Raidue con Federica
Panicucci "Bulldozer" un programma
dedicato ai nuovi comici e pensato sulla falsariga del grande successo che ha
investito l'analoga trasmissione di Italia 1, Zelig (di cui Vergassola, fra le
altre cose, è stato uno dei primi protagonisti).
Dopo una stagione (2004) trascorsa
prevalentemente lavorando per la TV satellitare Sky, dal 2005 è al fianco
di Serena Dandini nella
conduzione della trasmissione di Rai 3 "Parla con me". Il ruolo di
Vergassola è ancora una volta soprattutto quello di intervistatore: interviene
al termine dell'intervista ufficiale condotta dalla Dandini e scherzosamente
tocca tutti gli argomenti che l'intervistato di turno avrebbe volentieri
evitato. La fanno da padrone i soliti doppi sensi e i riferimenti alla sfera
sessuale tipici della sua comicità.
Oltre a condurre o intervenire in
diversi programmi radiofonici, non trascura il cinema, partecipando in veste di
protagonista a "L'anima di Enrico" di Stefano Saveriano, "Nuda
proprietà" di Enrico Oldoini, "Affetti smarriti" di Luca
Manfredi, "Il mattino ha l'oro in bocca" (2008) di Francesco
Patierno.
https://biografieonline.it/biografia-dario-vergassola
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