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venerdì 7 maggio 2021

Lo Sapevate Che: Ermanno Olmi, È stato un regista, sceneggiatore, produttore cinematografico, direttore della fotografia, montatore e scrittore italiano. (Wikipedia). Figlio di contadini, di cultura cattolica, ha portato sullo schermo le sue origini, descrivendola cultura popolare con etica evangelica e nostalgia del passato

 

La disciplina è il rispetto delle regole di una forma di religione che noi sottoscriviamo e l'educazione è non il rispetto delle regole ma il rispetto degli uomini.” Ermanno Olmi

 

L'attenzione alla vita

Il regista Ermanno Olmi nasce a Treviglio, in provincia di Bergamo, il 24 luglio 1931 da una famiglia contadina dalle profonde convinzioni cattoliche. Rimasto orfano di padre, morto durante la guerra, frequenta prima il liceo scientifico, poi il liceo artistico senza però portare a termine gli studi.

Giovanissimo, si trasferisce a Milano, dove si iscrive all'Accademia di Arte Drammatica per seguire i corsi di recitazione; nello stesso tempo, allo scopo di mantenersi, trova un lavoro presso la Edisonvolta, dove già lavorava la madre.

L'azienda gli affida l'organizzazione delle attività ricreative, in particolare quelle relative al servizio cinematografico. In seguito viene incaricato di riprendere e documentare le produzioni industriali: è il momento buono di dimostrare la sua intraprendenza e il suo talento. Infatti, pur con quasi nessuna esperienza alle spalle dirige, tra il 1953 ed il 1961, decine di documentari, tra i quali "La diga sul ghiacciaio" (1953), "Tre fili fino a Milano" (1958), "Un metro è lungo cinque" (1961).

Al termine di questa esperienza, si nota come in tutti gli oltre quaranta documentari sia preminente l'attenzione sulla condizione degli uomini che lavorano nelle strutture aziendali, modello interpretativo della realtà che contiene già embrionalmente caratteristiche peculiari dell'Olmi cinematografico.

Nel frattempo debutta nel lungometraggio con "Il tempo si è fermato" (1958), una storia imperniata sull'amicizia fra uno studente ed un guardiano di diga che si dipana nell'isolamento e la solitudine tipici della montagna; sono i temi che si ritroveranno anche nella maturità, una cifra stilistica che privilegia i sentimenti delle persone "semplici" e lo sguardo sulle condizioni provocate dalla solitudine.

Un biennio più tardi Olmi conquista i favori della critica con "Il posto" (realizzato con la casa di produzione "22 dicembre", fondata insieme ad un gruppo di amici), opera sulle aspirazioni di due giovani alle prese con il loro primo impiego. La pellicola ottiene il premio OCIC e il premio della critica alla Mostra di Venezia

L'attenzione al quotidiano, alle cose minute della vita, viene ribadita nel successivo "I fidanzati" (1963), vicenda d'ambiente operaio venata d'intimismo. E' poi la volta di "...E venne un uomo" (1965), biografia attenta e partecipe di Giovanni XXIII, priva di scontati agiografismi.

Dopo un periodo contrassegnato da lavori non del tutto riusciti ("Un certo giorno", 1968; "I recuperanti", 1969; "Durante l'estate", 1971; "La circostanza", 1974), il regista ritrova l'ispirazione dei giorni migliori nella coralità de "L'albero degli zoccoli" (1977), Palma d'oro al Festival di Cannes. Il film rappresenta uno sguardo poetico ma al tempo stesso realistico e privo di gratuite concessioni sentimentali al mondo contadino, qualità che ne fanno un assoluto capolavoro.

Nel frattempo si trasferisce da Milano ad Asiago e, nel 1982, a Bassano del Grappa, fonda una scuola di cinema "Ipotesi Cinema"; parallelamente realizza "Cammina cammina", ove si recupera nel segno dell'allegoria la favola dei Magi. In questi anni gira molti documentari per la Rai e alcuni spot televisivi. Segue una grave malattia, che lo terrà a lungo lontano dalle cineprese.

Il rientro avviene nel 1987 con il claustrofobico ed angoscioso "Lunga vita alla signora!", premiato a Venezia con il Leone d'argento; otterrà il Leone d'oro l'anno seguente con "La leggenda del santo bevitore", lirico adattamento (firmato da Tullio Kezich e dal regista stesso) di un racconto di Joseph Roth.

A distanza di cinque anni, licenzia invece "La leggenda del bosco vecchio", tratto da un racconto di Dino Buzzati e interpretato da Paolo Villaggio, evento piuttosto raro per Olmi, che solitamente preferisce interpreti non professionisti. L'anno seguente dirige "Genesi: la creazione e il diluvio" all'interno del vasto progetto internazionale "Le storie della Bibbia" prodotto anche da RaiUno.

Tra le annotazioni tecniche va ricordato che Ermanno Olmi, come Pier Paolo Pasolini cui la critica spesso lo accomuna per la sua attenzione all'universo degli umili e per il recupero delle dimensioni tradizionali e territoriali, è spesso contemporaneamente operatore e montatore dei suoi film.

Tra i suoi ultimi lavori ricordiamo "Il mestiere delle armi" (2001), "Cantando dietro i paraventi" (2003, con Bud Spencer), "Tickets" (2005), "Giuseppe Verdi - Un ballo in maschera" (2006), fino al suo ultimo film "Centochiodi" (2007), che chiude definitivamente la sua carriera di regista cinematografico. Successivamente Ermanno Olmi continua a restare dietro le cineprese per realizzare documentari, proprio come all'inizio della sua lunga e blasonata carriera.

Malato da tempo, muore all'età di 86 anni ad Asiago il 7 maggio 2018.

Filmografia essenziale di Ermanno Olmi

Per la TV

La cotta (1967)

I recuperanti (1970)

Durante l'estate (1971)

La circostanza (1974)

Genesi: la creazione e il diluvio (1994)

Per il cinema

Il tempo si è fermato (1958)

Il posto (1961)

I fidanzati (1963)

E venne un uomo (1965)

Un certo giorno (1968)

L'albero degli zoccoli (1978)

Cammina cammina (1983)

Lunga vita alla signora! (1987)

La leggenda del santo bevitore (1988)

12 registi per 12 città (1989) documentario collettivo, segmento Milano

Lungo il fiume (1992)

Il segreto del bosco vecchio (1993)

Il denaro non esiste (1999)

Il mestiere delle armi (2001)

Cantando dietro i paraventi (2003)

Tickets (2005) co-regia con Abbas Kiarostami e Ken Loach

Centochiodi (2007)

Terra Madre (2009)

Il premio (2009)

Rupi del vino (2009)

Il villaggio di cartone (2011)

Come sceneggiatore

Il tempo si è fermato (1958)

Il posto (1961)

I fidanzati (1963)

E venne un uomo (1965)

La cotta (1967) film TV

Un certo giorno (1968)

I recuperanti (1970) film TV

Durante l'estate (1971) film TV

La circostanza (1974) film TV

L'albero degli zoccoli (1978)

Cammina cammina (1983)

Lunga vita alla signora! (1987)

La leggenda del santo bevitore (1988)

La valle di pietra (1992), regia di Maurizio Zaccaro

Lungo il fiume (1992)

Il segreto del bosco vecchio (1993)

Il mestiere delle armi (2001)

Cantando dietro i paraventi (2003)

Tickets (2005) co-regia con Abbas Kiarostami e Ken Loach

Riconoscimenti

Leone d'oro alla carriera (2008)

Premio Federico Fellini (2007)

Cannes Film Festival 1978 Golden Palm for: Albero degli zoccoli, L' (1978)

Prize of the Ecumenical Jury for: Albero degli zoccoli, L' (1978)

1963 OCIC Award for: Fidanzati, I (1962)

César Awards, France 1979 César Best Foreign Film (Meilleur film étranger) for: Albero degli zoccoli, L' (1978)

David di Donatello Awards 2002 David Best Director (Migliore Regista) for: Mestiere delle armi, Il (2001)

Best Film (Miglior Film) for: Mestiere delle armi, Il (2001)

Best Producer (Migliore Produttore) for: Mestiere delle armi, Il (2001)

Best Screenplay (Migliore Sceneggiatura) for: Mestiere delle armi, Il (2001)

1992 Luchino Visconti Award For his whole works.

1989 David Best Director (Migliore Regista) for: Leggenda del santo bevitore, La (1988)

Best Editing (Migliore Montatore) for: Leggenda del santo bevitore, La (1988)

1982 European David

French Syndicate of Cinema Critics 1979 Critics Award Best Foreign Film for: Albero degli zoccoli, L' (1978)

Giffoni Film Festival 1987 Nocciola d'Oro

Italian N.S. of Film Journalists 1989 Silver Ribbon Best Director (Regista del Miglior Film Italiano) for: Leggenda del santo bevitore, La

Best Screenplay (Migliore Sceneggiatura) for: Leggenda del santo bevitore, La (1988)

1986 Silver Ribbon Best Director - Short Film (Regista del Miglior Cortometraggio) for: Milano (1983)

1979 Silver Ribbon Best Cinematography (Migliore Fotografia) for: Albero degli zoccoli, L' (1978)

Best Director (Regista del Miglior Film Italiano) for: Albero degli zoccoli, L' (1978) Best Screenplay (Migliore Sceneggiatura) for: Albero degli zoccoli, L' (1978)

Best Story (Migliore Soggetto Originale) for: Albero degli zoccoli, L' (1978)

San Sebastián International Film Festival 1974 Special Mention for: Circostanza, La (1973) (TV)

Venice Film Festival 1988 Golden Lion for: Leggenda del santo bevitore, La (1988)

OCIC Award for: Leggenda del santo bevitore, La (1988)

1987 FIPRESCI Award for: Lunga vita alla signora (1987)

Silver Lion for: Lunga vita alla signora (1987)

1961 Italian Film Critics Award for: Posto, Il (1961)

Fonte: The Internet Movie Database/http://us.imdb.com

https://biografieonline.it/biografia-ermanno-olmi

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