“Gli italiani
sono un popolo di sedentari. Chi fa carriera ottiene una poltrona.Gino Bartali
Intramontabile eroe del ciclismo
Campione del ciclismo eroico di una volta, Gino Bartali è
stato il più famoso e fiero rivale di Fausto Coppi (non solo in Italia). Proprio come nel caso
dell'avversario, la sua carriera venne interrotta dalla seconda guerra
mondiale quando per entrambi si trattava di
esprimersi negli anni migliori della loro condizione.
La leggenda di Gino Bartali e Fausto Coppi
I due fra l'altro gareggiarono anche
nella stessa squadra, la Legnano, per poi separarsi e difendere i
colori delle principali industrie: la Legnano appunto e la Bianchi.
Avendo spaccato l'Italia in due, creando
delle inestinguibili quanto leali fazioni fra sostenitori dell'uno e tifosi
dell'altro, i due scrissero con le loro battaglie alcune delle più famose
pagine della storia del ciclismo.
Coppi e Bartali: due rivali, ma anche due atleti solidali fra
loro. Sul loro rapporto c'è una celebre fotografia, quella del discusso e
famoso passaggio della borraccia al Tour de France del 1952: un'immagine che è diventata per tutti
il simbolo della solidarietà.
Gino Bartali, l'intramontabile
Mentre però lo sfortunato Coppi
scomparve prematuramente, ucciso dalla malaria, la carriera ciclistica
di Gino Bartali fu una delle più lunghe e piene di successo nella
storia del ciclismo; si svolse in pratica dal 1935, quando si laureò
campione d'Italia, fino al 1954: ventisette anni sempre in
sella e sempre con lo stesso entusiasmo. Non a caso venne
soprannominato "l'intramontabile".
Nato il 18 luglio 1914 a Ponte a Ema
(Firenze), sposato con Adriana, ha avuto tre figli: Andrea, Luigi e Bianca.
Salito in sella alla bici per la prima volta a tredici anni, Gino Bartali
iniziò a correre insieme al fratello, che purtroppo muore in un incidente nel
1936. Anche in questo caso, c'è da notare un'altra strabiliante analogia con il
solito Fausto Coppi; egli perse il fratello Serse in una disgrazia.
A partire dal 1935 Bartali comincia ad
inanellare una serie di vittorie a catena, culminate l'anno successivo salendo
sul podio del Giro d'Italia. Poi arrivano tutte le altre grandi vittorie che lo
incoronano re delle piste e lo proiettano nell'immaginario italiano come simbolo
eroico.
Su Bartali e le sue imprese sono stati
scritti libri, centinaia di articoli e anche canzoni, come quella celeberrima
di Paolo Conte (intitolata: Bartali).
Uomo di gran cuore e di indimenticabile
schiettezza, semplice nel senso più alto del termine, profondamente amato per
la sua purezza (come quando ai funerali commemorò il rivale Coppi con
straordinaria intensità), Gino Bartali si è spento a Firenze
il 5 maggio 2000, all'età di 85 anni.
Il giorno del suo commiato dal mondo, nella camera mortuaria
della chiesa di S. Piero in Palco, nella fiorentina piazza Elia Dalla Costa,
intorno alla sua bara sfilarono per tutta la giornata centinaia di persone
giunte da ogni località per dargli l'ultimo saluto.
Le vittorie più importanti di Gino Bartali
2 Tour de France (1938, 1948); 3 Giri d'Italia (1936,
1937, 1946), 4 Milano-Sanremo (1939, 1940, 1947, 1950); 3 Giri di Lombardia
(1936, 1939, 1940); 2 Giri di Svizzera (1946, 1947); 4 maglie di campione
d'Italia (1935, 1937, 1940, 1952); 5 Giri della Toscana (1939, 1940, 1948,
1950, 1953); 3 Giri del Piemonte (1937, 1939, 1951);
2 campionati di Zurigo (1946, 1948); 2
Giri dell'Emilia (1952, 1953); 2 Giri della Campania (1940, 1945); poi la Coppa
Bernocchi (1935), la Tre Valli Varesine (1938), il Giro di Romandia (1949); il
Giro dei Paesi Baschi (1935).
Bartali inoltre ha vinto 12 tappe del
Tour de France e indossato 20 maglie gialle. Al Giro ha vinto 17 tappe e
portato 50 volte la maglia rosa. Tra il 1931 e il 1954 corse 988 gare, ne vinse
184, 45 per distacco, ritirandosi 28 volte.
Uno tra i riconoscimenti più importanti
arriva postumo, nel 2013: quello di Giusto tra le nazioni,
per aver salvato numerosi ebrei dall'Olocausto, sia pedalando (trasportando
documenti essenziali alla loro salvezza), sia ospitando e nascondendo dei
rifugiati nella propria abitazione.
https://biografieonline.it/biografia-gino-bartali
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