Il padrino (The Godfather) è
un film del 1972, prima pellicola della trilogia
omonima firmata dal regista Francis Ford Coppola e
interpretata da Marlon Brando con Al Pacino, James Caan, Robert Duvall, John Cazale, Richard S. Castellano, Gianni Russo, Talia Shire e Diane Keaton.
La sceneggiatura, scritta
da Coppola e Mario Puzo, è
liberamente ispirata al romanzo omonimo scritto
dallo stesso Puzo.
Il film è ambientato a New York in
pieno dopoguerra, tra la
fine degli anni 1940 e
la prima metà degli anni 1950. Il
protagonista è don Vito Corleone, capo di
una famiglia mafiosa divenuta col tempo una delle più potenti organizzazioni
criminali della Grande Mela, grazie
al rispetto e all'onorabilità ottenute dal patriarca e dai figli coinvolti
nelle attività malavitose. Quando don Vito rimane vittima di un attentato da
parte di un boss rivale, il figlio Michael Corleone comincia
l'ascesa nell'impero criminale della famiglia, fino a diventare il nuovo
"padrino".
Distribuito il 15 marzo 1972 in anteprima mondiale,[1] il
film nel 1977 venne nuovamente pubblicato in VHS, in versione serial montato
insieme al suo primo seguito.[2] Nel
1992, sempre per il mercato VHS, venne distribuita un'ulteriore versione con
scene inedite, insieme anche alla terza parte, mentre nel 2007 la Paramount Pictures ha
distribuito una versione restaurata e digitalizzata del film, con audio
in Dolby Surround,
Il padrino fu acclamato dal pubblico in tutto il
mondo e ottenne un forte impatto culturale. Alla sua uscita negli Stati Uniti il
film incassò 135 milioni di dollari, frantumando il record del kolossal Via col vento. La
pellicola fece riemergere la Paramount Pictures da
una difficile situazione economica,[5] oltre
a ridare linfa alla carriera di Marlon Brando, e
consacrò il regista Francis Ford Coppola e il cast composto da Al Pacino, Robert Duvall e James Caan
Il film fu premiato con tre premi Oscar, su 10
nomination totali: miglior film a Albert S. Ruddy, miglior attore protagonista a Marlon Brando, che
rifiutò di ritirare durante la cerimonia in segno di protesta contro le
ingiustizie verso le minoranze, soprattutto i nativi americani e miglior sceneggiatura non originale a Francis Ford Coppola e Mario Puzo.
Insieme al suo seguito è
considerato uno dei più grandi capolavori della storia del cinema.
Nel 1998 l'American Film Institute l'ha
inserito al terzo posto della classifica dei migliori
cento film statunitensi di tutti i tempi, mentre dieci
anni dopo, nella lista aggiornata, è salito al secondo posto. Lo stesso
istituto lo ha inserito al primo posto nella categoria gangster. È al
secondo posto anche nella classifica dell'Internet Movie Database, mentre
la rivista Empire lo
considera come il film più bello di tutti i tempi, al primo posto in un elenco
di cinquecento.[10] Il
padrino ebbe due seguiti: Il
padrino - Parte II nel 1974 e Il
padrino - Parte III nel 1990, anch'essi presenti nella classifica redatta
da Empire.
TRAMA
New York, 1945. Vito Corleone, padrino
della famiglia Corleone, è un
immigrato siciliano. È diventato, dopo anni di crimine, principalmente
nell'organizzazione del gioco d'azzardo illegale, nella prostituzione e nei
racket sindacali, il più potente tra i cinque capi-mafia italo-americani della
città. La sua organizzazione gestisce un enorme giro di affari illegali.
Coinvolge: l'iracondo primogenito Santino,
detto Sonny, Fredo,
secondogenito ingenuo e poco intelligente, e il figliastro Tom Hagen,
brillante avvocato divenuto "consigliere", cioè braccio destro del
capo. Il suo potere non si basa solo sulla violenza, ma anche e soprattutto
sull'"amicizia". Il Capo elargisce "amicizia" a chi gli
chiede favori e in cambio pretende devozione e riconoscenza assoluta. Egli ha
così creato, negli anni, una rete di conoscenze e protezioni nel mondo
cosiddetto "legale".
Dopo il fastoso matrimonio "alla siciliana" della
figlia Connie,
Corleone riceve Virgil Sollozzo, un
pericoloso trafficante di droga chiamato "Il Turco",
affiliato al clan Tattaglia, una delle cinque famiglie newyorkesi, che gli
chiede protezione e l'appoggio finanziario di un milione di dollari per
impiantare un traffico di stupefacenti di
vasta portata. Il boss rifiuta il proprio appoggio al nascente affare della
droga, nonostante il parere favorevole di Santino e di Tom. Scoppia così tra le
famiglie una terribile e sanguinaria guerra fatta di reciproci attentati ai
principali capi e rappresentanti.
Quando viene a sapere che il padre è in pericolo di vita a
seguito di un attentato, Michael Corleone,
decorato della seconda guerra mondiale e
unico figlio di don Vito a non essere stato sino ad allora coinvolto negli
affari criminali della famiglia, convince il fratello Santino, che ha preso
momentaneamente il comando, a farlo incontrare a una cena con Sollozzo per
ucciderlo, tendendogli un tranello durante l'incontro per trattare una tregua.
Michael affronta così il trafficante di droga e il capitano di polizia corrotto
che lo scorta, uccidendoli in un ristorante del Bronx. Per
evitare di essere arrestato o ucciso, il giovane lascia quindi gli Stati Uniti e
si rifugia in Sicilia. Qui incontra e si innamora di Apollonia, giovane
siciliana che sposa, ma che morirà pochi mesi dopo in un attentato con un'autobomba a
cui egli scampa fortunosamente.
Nel frattempo, a New York, Santino cade in un'imboscata in cui
rimane brutalmente ucciso. Appena ripresosi, don Vito riassume il comando e,
colpito profondamente dalla morte del figlio, decide di porre fine alla faida
convocando un incontro tra i capi delle principali famiglie mafiose per
contrattare una tregua. Durante l'incontro i boss decidono di permettere lo
spaccio di droga, con alcune regole che tutti dovranno rispettare, pena una
nuova guerra. In cambio della pace e della garanzia dell'incolumità di Michael,
don Vito accetta di porre le proprie protezioni giudiziarie al servizio del
nascente affare.
Rientrato in America, Michael prende il posto di Sonny nella
famiglia e in breve tempo il padre gli passa il comando, ritirandosi a vita
privata e continuando a consigliare il figlio da dietro le quinte. Nello stesso
periodo Michael sposa Kay Adams, sua
vecchia fidanzata e compagna di college; da lei ha poi un primogenito, Anthony. Alla
morte del padre, avvenuta nel 1955, Michael riceve una proposta dai capi delle
altre famiglie mafiose per stipulare un nuovo accordo di pace. Grazie ai vecchi
consigli paterni, però, il nuovo boss sa che i capi delle cinque famiglie in
realtà operano per esautorare la famiglia Corleone e sa che durante l'incontro
lo uccideranno.
Con un'abile mossa anticipa gli eventi facendo uccidere uno a
uno i capifamiglia rivali e Moe Greene durante
il battesimo del nipote, punendo con la morte anche chi lo aveva
precedentemente tradito, ovvero il caporegime Tessio e
il cognato Carlo Rizzi, marito
di Connie, che anni prima aveva tradito il fratello Santino facendolo cadere
nell'imboscata dei Barrese. Per ordine di Michael, Carlo è strangolato dal
caporegime Peter Clemenza, padrino
di battesimo e precettore mafioso di Santino.
Usciti dalla guerra di mafia, e una volta riacquistato il potere
a New York, i Corleone completano i preparativi per trasferirsi in Nevada, a Las Vegas e
a Reno, dove il
gioco d'azzardo, tradizionale attività familiare, si sta espandendo in forma
apparentemente legale. Informata da Connie, la quale, sconvolta, ha fatto
irruzione nello studio accusando Michael della morte del marito, Kay chiede a
Michael se quanto ha gridato la cognata è vero, ma Michael mentendo lo nega,
non prima di averle "ordinato" di non fargli mai più domande sui suoi
affari. La moglie tuttavia capisce la verità quando vede Michael nello studio
del padre ricevere dai capiregime i deferenti omaggi dovuti al nuovo padrino.
https://it.wikipedia.org/wiki/Il_padrino_(film)
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