Elisabetta Sgarbi, per esempio, è
un'esigente direttore editoriale che richiede ai suoi collaboratori una
disponibilità totale del proprio tempo, anche a tarda notte o mentre si cena al
ristorante. Gli uffici sono pieni di opere d’arte e pezzi di antiquariato e
ovunque regna un ordine impeccabile, esaltato dal bianco delle pareti di
Stefania Massari
In
antichi palazzi del centro storico, nella casa di due giovani innamorati, in
una villa sulle colline fiorentine o ancora in sedi costruite su misura: sono
questi gli spazi in cui sono nate alcune delle principali case editrici
italiane, che hanno aperto le loro porte per svelare cosa si custodisce al loro
interno. I segreti, gli aneddoti, le curiosità e la storia di questi luoghi nei
quali si pensano e si realizzano libri e in cui sono passati i grandi
personaggi della letteratura e della cultura raccontati in un viaggio
attraverso l’Italia. “Risvolti di copertina” di Cristina
Taglietti guida il lettore alla scoperta di
quattordici case editrici italiane, raccontando dall’interno piccole imprese
artigianali e grandi gruppi.
Il
viaggio preannunciato inizia da Palermo, precisamente dal civico 50, dove sorge
la casa editrice Sellerio, nata nel 1969 da un’idea di Elvira Giorgianni e
di suo marito Enzo Sellerio. Al suo interno si respira un’atmosfera familiare e i
libri pubblicati che, negli anni, sono divenuti riconoscibili per il colore
blu, l’immagine pittorica posta al centro della copertina e il formato
tascabile, vengono trattati con cura e amorevolezza dagli “artigiani” che vi
lavorano. In passato Gesualdo Bufalino, Antonio Tabucchi,
Leonardo Sciascia e Andrea Camilleri hanno
percorso questi corridoi, conferendo a Sellerio prestigio e autorevolezza, ed
oggi la casa editrice, sebbene sia riconosciuta a livello nazionale, resta
ugualmente ancorata alle sue radici siciliane.
Successivamente
arriviamo a Roma, dove nel 1979 in una casa di poche stanze, conun tavolo da pranzo utilizzato per fare delle riunioni, abitano due
giovani innamorati, Sandro Ferri e Sandra Ozzola, con forti idee imprenditoriali e la passione per
la letteratura. Ancora inesperti pongono le basi per quella che diventerà la
casa editrice Edizioni e/o che si pone come obiettivo quello di creare ponti per
stimolare il dialogo tra le culture, come dimostra il loro logo: una cicogna
che viaggia ad ogni latitudine per consegnare ai lettori storie di ottima
qualità. Per chi non lo sapesse ancora, tra i nomi prestigiosi che pubblica vi
sono: Milan Kundera, Muriel Barbery ed Elena
Ferrante.
Ma
rimaniamo a Roma e percorriamo le strade del rione Celio dove in un piccolo
appartamento è situata la casa editrice L’Orma che approda in libreria nel 2012, ma che nasce almeno due anni prima in un appartamento
berlinese che ospitava due amici: Lorenzo Flabbi e Marco Federici Solari. All’interno della casa editrice si respira
un’allegria contagiosa. Ogni
stanza ha il nome di un autore celebre e i due gatti Pip e Charlie, mentre scendono da uno dei soppalchi dove è
addirittura posizionato un letto di emergenza, ti danno il loro caloroso
benvenuto. Il loro catalogo si concentra essenzialmente sulla letteratura
tedesca e francese tant’è che Annie Ernaux è la loro scrittrice di punta.
Proseguendo
il nostro viaggio, giungiamo a Firenze presso la sede Giunti Editore in Villa La Loggia: una splendida costruzione del XV secolo, adagiata
sulle colline fiorentine. Fondata nel 1956, la casa editrice si è evoluta nel
tempo ed oggi, grazie all’apertura delle sue librerie sparse in giro per
l’Italia, ha dato lavoro a moltissime donne ritenute capaci di avere una cura
maggiore per i libri e un’attenzione particolare per il cliente.
A
Bologna vi sono invece Il Mulino e Zanichelli: due case editrici che si occupano di formazione. Il
Mulino, nato nel 1954, si trova in strada Maggiore 37 in un palazzo patrizio
con al piano terra la biblioteca e grandi cantine che negli anni Settanta
ospitavano il Club 37, uno dei locali più famosi della città, dove si faceva
cabaret e si esibiva persino Francesco
Guccini. Oggi come allora la sua produzione
editoriale si basa sulla manualistica destinata alle scuole superiori e alle
università; mentre Zanichelli, fondata da una famiglia di origine ebraica nel
1859, orienta la sua vocazione didattico-formativa verso le scuole medie e
superiori, pubblicando anche vocabolari di lingua italiana (Zingarelli che nel
2017 ha compiuto 100 anni) e straniera (Ragazzini per l’inglese, Boch per il
francese).
Il
nostro viaggio però non è ancora terminato perché arrivati a Torino, in via
Biancamano 2, troviamo il cuore pulsante della casa editrice Einaudi fondata
nel 1933 da un gruppo di allievi del liceo classico D’Azeglio: Giulio Einaudi,
figlio di Luigi, futuro presidente della Repubblica, Leone Ginzburg, Cesare Pavese, Massimo Mila e Norberto
Bobbio, a cui si unirono in seguito altri
importanti intellettuali del Novecento italiano, come Natalia Ginzburg e Giaime
Pintor. Le famose riunioni del mercoledì, in voga negli anni Sessanta e Settanta, sono
state cancellate nel 2004, ma erano un appuntamento imperdibile durante il
quale si riunivano “i saggi”: scrittori,
narratori, pensatori che discutevano, o a volte litigavano, sui libri da
pubblicare. Su tutti loro spiccava la figura
dell’editore, Giulio Einaudi, che faceva da mediatore.
Passando
per Milano, ultima tappa, troviamo accanto ai grandi gruppi editoriali
come Mondadori, GeMS e Feltrinelli che occupano sedi pensate su misura, case
editrici indipendenti come Bao
Publishing, Il Castoro, NN e La Nave di Teseo che
nasce nel 2015 grazie alla lungimiranza di Umberto Eco,
alcuni autori Bompiani,
finanziatori di spicco del panorama imprenditoriale milanese ed Elisabetta Sgarbi,esigente
direttore editoriale che richiede ai suoi collaboratori una disponibilità totale del proprio tempo, anche a tarda
notte o mentre si cena al ristorante.
Gli uffici sono pieni di opere d’arte e pezzi di
antiquariato e ovunque regna un ordine impeccabile, esaltato dal bianco delle pareti. Una casa editrice
a tutto tondo dove si sperimentano un po’ tutti i generi letterari (narrativa,
saggistica, poesia, classici) e che guarda al futuro senza tralasciare il
passato.
Un
saggio interessante, dunque, che ci conduce alla scoperta di alcune case
editrici italiane che, pur mantenendo una loro precisa identità e autonomia,
cercano sempre di reinventarsi, continuando ad investire il loro tempo e denaro
su belle storie e curando, in una dimensione quanto più possibile artigianale,
tutte le fasi di lavorazione di un libro che vanno dall’editing fino alla
promozione e distribuzione nelle varie librerie, dove ad attendere le copie ci
saranno quei lettori forti che non vedranno l’ora di immergersi in
straordinarie avventure e di ritrovare i personaggi a cui loro sono tanto
affezionati, dimostrando che la passione per la lettura non conosce la parola
crisi.
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