Tutto iniziò il primo
settembre 1939. Quel giorno, l'invasione della Polonia da parte della Germania
nazista fu il primo passo nell'orrore della Seconda Guerra Mondiale, che
distrusse l'Europa con le atrocità di un conflitto su scala globale.
Le commemorazioni si
terranno a Varsavia e in altre città della Polonia. Domenica all'alba, il
presidente polacco Andrzej Duda e il suo omologo tedesco Frank-Walter
Steinmeier parteciperanno a una cerimonia a Wielun, la prima cittadina polacca
colpita dalle forze tedesche nel 1939.
Il primo ministro
polacco Mateusz Morawiecki e il vicepresidente della Commissione europea Frans
Timmermans saranno invece a Westerplatte.
Duda e Steinmeier
parleranno poi in piazza Pilsudski a Varsavia, luogo della tomba del Milite
Ignoto. Il tema dei loro discorsi sarà «memoria e ammonimento».
Alle commemorazioni
era atteso anche il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che tuttavia ha
cancellato il suo viaggio in Polonia per via dell'uragano Dorian, che dovrebbe
abbattersi sulla Florida nei prossimi giorni. Ci sarà al suo posto il
vicepresidente Mike Pence.
L'anniversario che
dovrebbe unire il mondo è invece attraversato dalle polemiche, dovute in
particolare all'esclusione della Russia dalle commemorazioni. Il governo
polacco ha deciso infatti di non invitare Vladimir Putin questa volta –
diversamente da 10 anni fa – a causa dell'annessione russa della Crimea nel
2014 dall'Ucraina.
«Sarebbe inopportuno
commemorare l'anniversario dell'aggressione armata contro la Polonia con la
partecipazione di un leader che oggi agisce in questo modo nei confronti di un
Paese vicino», aveva dichiarato a luglio il vice primo ministro polacco Jacek
Sasin.
L'esclusione è stata
accolta con «stupore» da Mosca. Critiche alla Polonia sono giunte anche dal
presidente serbo Aleksandar Vucic, anche lui escluso dalle cerimonie ufficiali
per l'anniversario.
Pochi altri importanti
leader sono attesi nella capitale polacca domenica, poiché il presidente
francese Emmanuel Macron e la cancelliera tedesca Angela Merkel non viaggeranno
in Polonia.
In ogni caso, secondo
la presidenza polacca, sono attesi 250 ospiti da tutto il mondo e circa 40
delegazioni straniere, la metà delle quali guidata da capi di Stato. Tra
questi, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, con il quale Varsavia vuole
mantenere una stretta collaborazione dal momento che la Polonia ritiene che la
sua sicurezza dipenda dal fatto che l'Ucraina rimanga al di fuori della sfera
di influenza russa.
Domenica quindi gli
occhi della Germania saranno puntati ancora una volta a est: verso la Polonia,
per rifare i conti con il passato delle atrocità naziste; ma anche verso gli
Stati orientali, alle prese con le elezioni. Per gli estremisti di destra dell'Afd
si attendono successi in Sassonia e in Brandeburgo
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