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domenica 1 settembre 2019

Lo Sapevate Che: Cultura: 80 anni fa iniziava la Seconda Guerra mondiale...


Tutto iniziò il primo settembre 1939. Quel giorno, l'invasione della Polonia da parte della Germania nazista fu il primo passo nell'orrore della Seconda Guerra Mondiale, che distrusse l'Europa con le atrocità di un conflitto su scala globale.
 Domenica saranno passati 80 anni da quel giorno e tutto il mondo si prepara a ricordare, in un clima internazionale sempre più teso, dove la pace conquistata con il sangue di milioni di vite sembra essere sempre più fragile.
 Commemorazioni a Varsavia e in altre città polacche
Le commemorazioni si terranno a Varsavia e in altre città della Polonia. Domenica all'alba, il presidente polacco Andrzej Duda e il suo omologo tedesco Frank-Walter Steinmeier parteciperanno a una cerimonia a Wielun, la prima cittadina polacca colpita dalle forze tedesche nel 1939.
Il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki e il vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans saranno invece a Westerplatte.
 Presente il vicepresidente statunitense Pence
Duda e Steinmeier parleranno poi in piazza Pilsudski a Varsavia, luogo della tomba del Milite Ignoto. Il tema dei loro discorsi sarà «memoria e ammonimento».
Alle commemorazioni era atteso anche il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che tuttavia ha cancellato il suo viaggio in Polonia per via dell'uragano Dorian, che dovrebbe abbattersi sulla Florida nei prossimi giorni. Ci sarà al suo posto il vicepresidente Mike Pence.
 Anniversario attraversato dalle polemiche
L'anniversario che dovrebbe unire il mondo è invece attraversato dalle polemiche, dovute in particolare all'esclusione della Russia dalle commemorazioni. Il governo polacco ha deciso infatti di non invitare Vladimir Putin questa volta – diversamente da 10 anni fa – a causa dell'annessione russa della Crimea nel 2014 dall'Ucraina.
«Sarebbe inopportuno commemorare l'anniversario dell'aggressione armata contro la Polonia con la partecipazione di un leader che oggi agisce in questo modo nei confronti di un Paese vicino», aveva dichiarato a luglio il vice primo ministro polacco Jacek Sasin.
L'esclusione è stata accolta con «stupore» da Mosca. Critiche alla Polonia sono giunte anche dal presidente serbo Aleksandar Vucic, anche lui escluso dalle cerimonie ufficiali per l'anniversario.
 Attesi 250 ospiti da tutto il mondo
Pochi altri importanti leader sono attesi nella capitale polacca domenica, poiché il presidente francese Emmanuel Macron e la cancelliera tedesca Angela Merkel non viaggeranno in Polonia.
In ogni caso, secondo la presidenza polacca, sono attesi 250 ospiti da tutto il mondo e circa 40 delegazioni straniere, la metà delle quali guidata da capi di Stato. Tra questi, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, con il quale Varsavia vuole mantenere una stretta collaborazione dal momento che la Polonia ritiene che la sua sicurezza dipenda dal fatto che l'Ucraina rimanga al di fuori della sfera di influenza russa.
Domenica quindi gli occhi della Germania saranno puntati ancora una volta a est: verso la Polonia, per rifare i conti con il passato delle atrocità naziste; ma anche verso gli Stati orientali, alle prese con le elezioni. Per gli estremisti di destra dell'Afd si attendono successi in Sassonia e in Brandeburgo

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