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venerdì 6 maggio 2016

Lo Sapevate Che: I vegan-sessuali che rifiutano partner onnivori...



Il sessismo ha il suo corrispondente alimentare nel “carnismo”. E per combattere entrambi bisogna consumare cibi e rapporti eticamente corretti. La soluzione c’è e si chiama vegan sezuality. La parola l’ha inventata Annie Potts, docente di studi culturali all’Università neozelandese di Canterbury. E fondatrice del New Zealand Centre for Human- Animal srudies. Gli adepti della dottrina vegan-sessuale rifiutano di andare a letto con partner onnivori, per timore della contaminazione. Non posso pensare di baciare labbra che hanno toccato animali fatti a pezzi, intervistata nel corso di una ricerca condotta dalla batgie Potts. Altre hanno paragonato il corpo dei carnivori a un cimitero per animali. Si tratta di una scelta estrema che, per un verso, fa pensare all’integralismo di certe sette dei primi secoli del cristianesimo, quelle che demonizzavano tutti i piaceri della carne, senza eccezione. E, per l’altro verso, è il perfetto esempio di una corrente di pensiero sempre più diffusa, che arriva a denunciare l’esistenza di una vera e propria pornografia carnivora. Secondo la quale gli animali, esattamente come le donne, sarebbero gli oggetti predestinati di un appetito maschile sempre alla ricerca di “bisteccone” e di “pollastre”.E dunque rifiutare tartare e barbecue significa combattere una cultura patriarcale che vede la donna come preda naturale dell’uomo cacciatore. Si può non essere d’accordo con le pasionarie del femminismo, ma il fenomeno resta di grande interesse. perché mostra, ancora una volta, come il cibo sia sempre di più una questione etica e dietetica, religiosa e politica. Altro che fettina!
Marina Niola – Miti d’oggi – Il Venerdì di Repubblica – 29 Aprile 2016 -

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