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domenica 29 maggio 2016

Lo Sapevate che: Colleghi problematici? Ecco come neutralizzarli...



Da Fantozzi a Camera Caffè, gli strani compagni di lavoro sono spesso oggetto di satira. Ma quando ci si trova accanto sul serio un collega “problematico” il divertimento finisce.  Le relazioni tra colleghi, dice Fabio Scarcella, responsabile della società di ricerca e selezione di personale Hays Response Italia, “sono spesso fonte di stress, soprattutto nel caso delle personalità più complesse. Basta però adottare dei semplici accorgimenti per evitare discussioni e malumori”. Scarcella ha analizzato i sei tipi più comune di collega “difficile”. Si parte con il Lamentoso, quello a cui non sta bene nulla: dai clienti noiosi al caffè del bar. Meglio stare alla larga dal suo vortice di negatività, che irrita e demotiva, e se non si può evitare, tentare almeno di contrattaccare sottolineando le cose positive che pure accadono. Problematico è anche il Narcisista, quello che fa tutto lui e meglio di tutti. Non ama collaborare e, se lo fa, state sicuri che si prende il merito dei risultati. Si può però approfittare del suo costante bisogno di apprezzamento per ridimensionarlo, ricordandogli quanto debba al lavoro degli altri. C’è poi il Disorganizzato, che arriva  spesso in ritardo e chiede e chiede di continuo aiuto: Responsabilizzatelo non assistendolo troppo, anche perché finireste per passare il tempo a risolvere i suoi guai. Comune anche l’Ansiogeno: lavora il triplo del necessario temendo di non fare abbastanza, si dispera per ogni osservazione e getta tutti nel panico alle scadenze importanti. Per sopravvivergli rilassatevi, ricordando che le sue paure sono al 90 per cento immotivate. Lo Svogliato, invece, passa il tempo su Facebook o davanti alla macchinetta del caffè e scompare non appena arriva il lavoro più impegnativo. Spesso è divertente, ma attenti a mostrarvi troppo accondiscendi: già lavorate anche per lui e c’è il rischio che vi scarichi altri compiti. Infine ecco l’Impegnato, impiegato modello per il capo ma spesso incubo per i suoi colleghi: è il primo ad arrivare e l’ultimo a uscire, fedele all’azienda, serio, attivo e ben organizzato. Che fare con lui? Forse, secondo Scarcella, più che da evitare, questo sarebbe da imitare. Almeno un po’.
Alex Saragosa – Economie – Il Venerdì di Repubblica – 13 maggio 2016

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