Da Fantozzi
a Camera Caffè, gli strani compagni
di lavoro sono spesso oggetto di satira. Ma quando ci si trova accanto sul
serio un collega “problematico” il divertimento finisce. Le relazioni tra colleghi, dice Fabio
Scarcella, responsabile della società di ricerca e selezione di personale Hays
Response Italia, “sono spesso fonte di stress, soprattutto nel caso delle
personalità più complesse. Basta però adottare dei semplici accorgimenti per
evitare discussioni e malumori”. Scarcella ha analizzato i sei tipi più comune
di collega “difficile”. Si parte con il Lamentoso,
quello a cui non sta bene nulla: dai clienti noiosi al caffè del bar. Meglio
stare alla larga dal suo vortice di negatività, che irrita e demotiva, e se non
si può evitare, tentare almeno di contrattaccare sottolineando le cose positive
che pure accadono. Problematico è anche il Narcisista,
quello che fa tutto lui e meglio di tutti. Non ama collaborare e, se lo fa,
state sicuri che si prende il merito dei risultati. Si può però approfittare
del suo costante bisogno di apprezzamento per ridimensionarlo, ricordandogli
quanto debba al lavoro degli altri. C’è poi il Disorganizzato, che arriva
spesso in ritardo e chiede e chiede di continuo aiuto: Responsabilizzatelo
non assistendolo troppo, anche perché finireste per passare il tempo a
risolvere i suoi guai. Comune anche l’Ansiogeno:
lavora il triplo del necessario temendo di non fare abbastanza, si dispera per
ogni osservazione e getta tutti nel panico alle scadenze importanti. Per
sopravvivergli rilassatevi, ricordando che le sue paure sono al 90 per cento
immotivate. Lo Svogliato, invece,
passa il tempo su Facebook o davanti alla macchinetta del caffè e scompare non
appena arriva il lavoro più impegnativo. Spesso è divertente, ma attenti a
mostrarvi troppo accondiscendi: già lavorate anche per lui e c’è il rischio che
vi scarichi altri compiti. Infine ecco l’Impegnato,
impiegato modello per il capo ma spesso incubo per i suoi colleghi: è il primo ad
arrivare e l’ultimo a uscire, fedele all’azienda, serio, attivo e ben
organizzato. Che fare con lui? Forse, secondo Scarcella, più che da evitare,
questo sarebbe da imitare. Almeno un po’.
Alex Saragosa – Economie – Il Venerdì di Repubblica – 13
maggio 2016
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