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mercoledì 25 maggio 2016

Lo Sapevate Che: C'è la cannabis in farmacia ...



E’ Passato Oltre un anno dall’inizio della sperimentazione, ma finalmente la data è certa. Entro fine agosto usciranno dall’Istituto chimico farmaceutico militare di Firenze 2.400 barattoli di cannabis terapeutica che da lì saranno distribuiti nelle farmacie di tutto il Paese. E’ la prima tranche di cannabis”made in Italy”, coltivata a partire da 120 talee arrivate dal centro di ricerca Crea di Rovigo. Entro fine anno avremo anche la seconda parte della distribuzione, frutto di altrettante piante arrivate a Firenze ai primi di maggio. “dopo la sperimentazione pilota abbiamo costruito due serre industriali da 25 metri quadrati ciascuna per la coltivazione a ciclo continuo”, spiega il colonnello Antonio Medica, direttore dello stabilimento fiorentino. “Dalle talee che usciranno da queste serre produrremo a pieno regime, l’anno prossimo, 100 chili di prodotto”.  Oggi i medici possono scegliere tra quattro diversi preparati a base di cannabis, tutti importati dall’Olanda e prescritti in base alle esigenze del paziente. Ma adesso arriva la produzione italiana e Medica precisa che dal 2017 sarà per 50 chili simile al Bediol, mentre l’altra metà al Bedrocan, i due preparati a base di cannabis più largamente utilizzati. (..) Già dal 2013 nel nostro Paese è possibile, in teoria, utilizzare la cannabis per fini terapeutici. L’Italia importa le quantità necessarie dall’Olanda e qualunque medico la può prescrivere. “Lo fanno però in pochi, perché si tratta di una prescrizione off label, cioè in cui mancano indicazioni scientifiche su dosaggio e tempi di somministrazione”, spiega Paolo Poli, presidente della Sirca, la Società italiana ricerca cannabis ed esperto di terapia del dolore.(..) I risultati sembrano incoraggianti: la cannabis aiuta gli anziani a dormire (sostituendo spesso le benzodiazepine), ma può essere utilizzata anche in patologie più gravi e che riguardano persone più giovani, come spasticità, Sla o malattie del sistema nervoso periferico, dove riduce i movimenti delle gambe. I medici hanno inoltre osservato che la cannabis fa aumentare l’appetito nei malati di cancro, oltre a ridurre gli effetti collaterali della chemioterapia, come nausea e vomito. Nella struttura pisana ciascun paziente ha ricevuto un trattamento personale: “ La terapia va dosata in base alla patologia e alle caratteristiche del malato. Per questo servono almeno tre mesi per provare il corretto dosaggio”, aggiunge l’esperto. I dati preliminari confermerebbero questa ipotesi, visto che i risultati migliori si registrano a partire da tre mesi dall’inizio della terapia e restano stabili nel tempo.(..). In questo momento il ministero ha fissato la cifra che riconoscerà per la coltivazione: 5,93 euro al grammo, cui andranno aggiunte le spese per la distribuzione.(..). Attualmente sono quattro le aziende private autorizzate dal ministero all’importazione e alla distribuzione della cannabis olandese  (..) .Farmalabor è una di queste realtà. (..). Farmalabor ha già chiesto e ottenuto la distribuzione anche per la cannabis italiana, mentre è ancora in sospeso l’altra richiesta, quella di coltivazione diretta. In questa fase, infatti, il monopolio della produzione resta al Chimico farmaceutico di Firenze. “Dorebbe essere garantita la possibilità anche a soggetti privati di occuparsene. In questo modo, essendo in un regime di concorrenza, potrebbero abbassarsi ulteriormente i prezzi”, sostiene il numero uno di Farmalabor. “Mi auguro che il passaggio attraverso il Chimico farmaceutico come unico fornitore sia temporaneo e che quando entrerà a pieno regime chi farà richiesta essendo in possesso dei requisiti necessari potrà contribuire alla produzione nazionale”.
Viola Bachini- Michela Perrone – Piante medicinali – L’Espresso – 26 maggio 2016 -

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