Ricordo Una Commedia del 1959 interpretata da Alberto
Sordi che impersonava il segretario di una fantomatica organizzazione
internazionale per la moralità (l’Oimp), ruolo che svolgeva con assoluto rigore
censorio, ben provvisto di austeri occhialini professionali. In realtà, e
sottobanco Agostino – così si chiamava il personaggio – era a capo di una
organizzazione sì internazionale, ma dedita alla tratta di giovani donne da
avviare alla prostituzione. Il film si
chiamava “ Il moralista” ed era molto più realista di quanto la trama
paradossale e grottesca lasciasse immaginare; del resto, di moralisti naufragati in mari di
immoralità sono davvero pieni i libri di
storia, prima che le cronache. L’ultimo caduto in ordine di tempo è Giovanni
Serpelloni, che è stato anche l’ultimo capo del Dipartimento delle politiche
antidroga, struttura meritoriamente smantellata dall’esecutivo di Renzi, cui va
riconosciuta un’attitudine differente, anche se comunque saldamente ancorata a
logiche proibizioniste. Il Dipartimento di Serpelloni era stato un avamposto
delle politiche proibizioniste e un alfiere delle ricette più retrograde, che
sulla criminalizzazione anche sull’uso di sostanze stupefacenti ha fondato un
sistema di spreco di danaro pubblico. Chi non ricorda la tragicomica pubblicità
progresso con il ragazzo in gita scolastica, che per aver consumato droga si
trasforma in una caricatura del protagonista di “Scary movie”, è fortunato:
quell’obbrobrio è proprio farina del sacco del Dipartimento delle politiche
antidroga. Serpelloni era capo di quella struttura perché fortemente
sponsorizzato da un altro noto moralista, che al tempo della nomina era
sottosegretario: Carlo Giovanardi. Uno di quelli che assieme a Gasparri, Razzi
e Scilipoti dà lustro costante alla tradizione dei caratteristi della commedia
all’italiana. Discorso Differente è quello relativo agli affari giustificati
dalla esigenza del Dipartimento. Come Agostino (Alberto Sordi nel “Moralista”),
anche Giovanni Serpelloni è incappato in una brutta storia e qualche giorno fa
la magistratura ne ha disposto l’arresto. Dopo l’abolizione del nefasto
Dipartimento a sua guida, Serpelloni, che è medico, era tornato a gennaio di
quest’anno alla guida del Ser.T. (Servizio tossicodipendenze) della Asl n.20 di
Verona. In realtà si era trattato di un reintegro nel ruolo, dopo che un anno
prima era stato licenziato per alcune vicende riguardanti un software
utilizzato nella gestione dei paziente, non solo del Ser.T. di Verona, ma anche
di altre strutture analoghe sul territorio nazionale. (..) Non Tutti I Moralisti vengono colti con le mani nel sacco, e anche quelli scoperti non sempre
vengono chiamati a rendere conto dlle proprie azioni e dei danni causati alla
collettività. Nel film Agostino quasi riesce a farla franca; nel suo ruolo di
instancabile aveva raccolto tante informazioni indiscrete su altri altolocati
soggetti – tra i quali il Presidente stesso della internazionale moralista,
impersonato da un grande Vittorio De Sica – da averne abbastanza per ricattare
chiunque.
Roberto Saviano – L’antitaliano www.lespresso.it – L’Espresso – 26 maggio
2016
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