Non è così complicato.
Amici automobilisti dicono che esistono delle leve costruite per questo. Solo che bisogna decidere in che
direzione muoversi. Qui da noi le migliori scuole guida contattate per un giro
informativo sono quelle dei cani per ciechi, ma credo che stiamo andando un po’
fuori tema. E poi cambiare marcia è ambiguo, si va dalla marcia su Roma a
quella nuziale, passando da quella di Radetzky e quella di Schwazer: meglio
precisare subito. Ma è altrettanto vero che i grandi giri di ruota in avanti
latitano, o sono avvenuti sui rulli da allenamento e quindi gli manca il
conforto della sperimentazione stradale. E l’auto è ancora a petrolio, come i
leggendari lumi di una volta, e ci vorrà del tempo prima che tutto sia
diventato elettrico come le sedie. Attendete tranquilli al semaforo, e state
pronti a partire appena scatta il rosa.
Massimo Bucchi – Il Venerdì di Repubblica – 20 maggio 2016 -
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