“Blowing The Whistle”, soffiare il fischietto, è ciò che fa
il poliziotto se vede accadere qualcosa di pericoloso o illegale. Oggi il
termine “whistleblowing” viene usato per indicare le rivelazioni su
comportamenti illegali delle istituzioni. Non è risale a molto indietro nei
secoli. Ma soltanto adesso suscitun fenomeno nuovo: attenzione sia perché sta diventando una
tendenza sia per le dimensioni in continua espansione di ciò che svelano. E’
una parabola che ha avuto inizio con WikiLeaks, è proseguita con le
dichiarazioni su Prism 8da parte di Edward Snowden), poi LuxLeaks (Hervé
Falciani); quindi è passata attraverso i VatiLeaks ed è arrivata ai Panama
Papers. (..) Paolo Cirio, artista hacker italiano che ha vinto il primo premio
al festival Ars Electronica di Linz per la sua installazione Loophole4All.com:
dopo essere entrato illegalmente nel sito governativo del registro delle
società delle Isole Cayman per compilare un elenco di tutte le società
registrate nel centro offshore più importante dei Caraibi, Cirio ha pubblicato
queste informazioni per la prima volta, e le ha rese pubbliche dopo aver creato
digitalmente per ognuna di queste società certificati contraffatti di
costituzione, tutti rilasciati con il suo vero nome e con la sua firma. (..).
Julian Assange oggi è costretto a vivere chiuso
nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra, per le manovre dei governi di
Gran Bretagna, Stati Uniti e Svezia. L’ex soldato Bradley Manning è in carcere
negli usa, con una condanna a 35 anni. Anche Deltour e Falciani devono
affrontare processi penali. Snowden è fuggito dagli Usa e ha ottenuto asilo
in Russia. E’ ancora ignota invece
l’identità della fonte dei Panama Papers, e a buon motivo, tenuto conto di
quante persone devono essersi profondamente irritate per quello che i Papers
hanno rivelato di loro. (..). La Trasparenza E’ Un’Arma a doppio taglio: se la maggioranza
di una società condivide il senso comune di ciò che è giusto e ciò che è
sbagliato, ci sono buone possibilità che le istituzioni e i governi
rettifichino il loro comportamento. In caso contrario, c’è il rischio che il
potere indurisca il controllo che esercita e lo dispieghi in tutte le possibili
varianti di tirannia e fascismo, proprio come il caos e la tirannia hanno soffocato
le speranze delle primavere arabe ovunque, tranne che in Tunisia. Le
rivelazioni di illeciti da parte di persone che sono dentro i fatti
sottolineano non soltanto il fallimento delle istituzioni private e pubbliche e
la fragilità della sicurezza in Rete, ma anche quelli della democrazia. D’altra
parte però rivelano anche la forza delle democrazie, almeno quando violazioni
di tal fatta della fiducia sono demandate al sistema giudiziario e alle sue
garanzie, anziché penalizzate con la condanna a morte come è prassi comune in
diversi paesi. I Veri Whistleblower offrono comunque un servizio enorme alla
società. Il whistleblowing sui segreti degli Stati e della finanza sta
diventando un pezzo della democrazia contemporanea, una sua colonna: come la
libertà di espressione e di stampa, le elezioni libere e la separazione dei
poteri. L’informazione che rivela illeciti e irregolarità è una figura di
transazione tra i valori che provengono dal passato – il diritto alla privacy,
le garanzie della riservatezza, il diritto di sapere, il giusto processo – e
quelli che ci portano al futuro. Costituiscono un esempio della nuova relazione
che si viene a creare tra il singolo individuo e lo Stato, preannunciando
l’eventualità di una responsabilità reciproca trasparente e simmetrica. Il
whistleblower in sintesi è una figura contemporanea sempre più importante,
nell’era della democrazia che si fa trasparente.
(traduzione
Anna Bissanti)-
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