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domenica 29 maggio 2016

Lo Sapevate Che: Per chi suona quel fischietto...



“Blowing The Whistle”, soffiare il fischietto, è ciò che fa il poliziotto se vede accadere qualcosa di pericoloso o illegale. Oggi il termine “whistleblowing” viene usato per indicare le rivelazioni su comportamenti illegali delle istituzioni. Non è risale a molto indietro nei secoli. Ma soltanto adesso suscitun fenomeno nuovo:  attenzione sia perché sta diventando una tendenza sia per le dimensioni in continua espansione di ciò che svelano. E’ una parabola che ha avuto inizio con WikiLeaks, è proseguita con le dichiarazioni su Prism 8da parte di Edward Snowden), poi LuxLeaks (Hervé Falciani); quindi è passata attraverso i VatiLeaks ed è arrivata ai Panama Papers. (..) Paolo Cirio, artista hacker italiano che ha vinto il primo premio al festival Ars Electronica di Linz per la sua installazione Loophole4All.com: dopo essere entrato illegalmente nel sito governativo del registro delle società delle Isole Cayman per compilare un elenco di tutte le società registrate nel centro offshore più importante dei Caraibi, Cirio ha pubblicato queste informazioni per la prima volta, e le ha rese pubbliche dopo aver creato digitalmente per ognuna di queste società certificati contraffatti di costituzione, tutti rilasciati con il suo vero nome e con la sua firma. (..). Julian Assange oggi è costretto a vivere chiuso  nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra, per le manovre dei governi di Gran Bretagna, Stati Uniti e Svezia. L’ex soldato Bradley Manning è in carcere negli usa, con una condanna a 35 anni. Anche Deltour e Falciani devono affrontare processi penali. Snowden è fuggito dagli Usa e ha ottenuto asilo in  Russia. E’ ancora ignota invece l’identità della fonte dei Panama Papers, e a buon motivo, tenuto conto di quante persone devono essersi profondamente irritate per quello che i Papers hanno rivelato di loro. (..). La Trasparenza E’ Un’Arma a doppio taglio: se la maggioranza di una società condivide il senso comune di ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, ci sono buone possibilità che le istituzioni e i governi rettifichino il loro comportamento. In caso contrario, c’è il rischio che il potere indurisca il controllo che esercita e lo dispieghi in tutte le possibili varianti di tirannia e fascismo, proprio come il caos e la tirannia hanno soffocato le speranze delle primavere arabe ovunque, tranne che in Tunisia. Le rivelazioni di illeciti da parte di persone che sono dentro i fatti sottolineano non soltanto il fallimento delle istituzioni private e pubbliche e la fragilità della sicurezza in Rete, ma anche quelli della democrazia. D’altra parte però rivelano anche la forza delle democrazie, almeno quando violazioni di tal fatta della fiducia sono demandate al sistema giudiziario e alle sue garanzie, anziché penalizzate con la condanna a morte come è prassi comune in diversi paesi. I Veri Whistleblower offrono comunque un servizio enorme alla società. Il whistleblowing sui segreti degli Stati e della finanza sta diventando un pezzo della democrazia contemporanea, una sua colonna: come la libertà di espressione e di stampa, le elezioni libere e la separazione dei poteri. L’informazione che rivela illeciti e irregolarità è una figura di transazione tra i valori che provengono dal passato – il diritto alla privacy, le garanzie della riservatezza, il diritto di sapere, il giusto processo – e quelli che ci portano al futuro. Costituiscono un esempio della nuova relazione che si viene a creare tra il singolo individuo e lo Stato, preannunciando l’eventualità di una responsabilità reciproca trasparente e simmetrica. Il whistleblower in sintesi è una figura contemporanea sempre più importante, nell’era della democrazia che si fa trasparente.
(traduzione Anna Bissanti)-
Derrick de Kerckhove – d.dekerckhove@utoronto.ca  - L’Espresso – 26 maggio 2016 

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