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lunedì 11 luglio 2022

Lo Sapevate Che: Teddy Reno: Interprete tra i più popolari del genere romantico-melodico, è stato un protagonista della musica italiana negli anni Cinquanta e Sessanta.


Biografia

Il suo vero nome è Ferruccio Merk RicordiTeddy Reno nasce a Trieste l'11 luglio del 1926. Cantante e produttore discografico, è stato simbolo della musica italiana degli anni Sessanta. La sua carriera dimostra il carattere eclettico e la notevole propensione per l'avanzamento nel settore della musica e della discografia. Scopriamo di più sulla vita privata e professionale di Teddy Reno, di seguito.

Teddy Reno e la giovinezza nel periodo fascista

Nasce dall'unione dell'ingegnere Giorgio Merk, le cui origini nobili risalgono all'impero austro-ungarico, e da Paola Sanguinetti, di religione ebraica. Durante il periodo fascista il padre si vede costretto a cambiare il proprio nome di Merk von Merkenstein in Ricordi.

Sin da piccolo Ferruccio mostra una notevole inclinazione musicale, tanto da iniziare a esibirsi nel 1938 a un concorso per dilettanti a Rimini. La madre Paola, ricercata dopo l'8 settembre per questioni razziali, si rifugia col figlio nella casa del fratello, a Cesena. È qui che il ragazzo frequenta l'ultimo anno del liceo classico. Ma nel 1944, quando apprendono che i repubblichini friulani li hanno cercati nella casa di Trieste, si spostano in un rifugio sicuro, a Milano Marittima. Qui vengono accolti sotto falsa identità dall'imprenditore alberghiero Ettore Sovera. Tuttavia, alla fine di quell'anno la famiglia Merk Ricordi viene catturata e rinchiusa nel carcere di Codigoro (Ferrara); riescono in seguito a riacquistare la libertà in maniera fortunosa.

Teddy Reno: gli esordi fulminei nella musica

Terminata la guerra il giovane esordisce nel mondo della musica nell'emittente radiofonica della sua città natale, Radio Trieste; la radio durante l'amministrazione americana gli consente di lanciare la canzone Eterno ritornello (Te vojo ben). Nel 1946 mentre si trova in tournée in Germania assieme all'orchestra inglese di Teddy Foster, una traversata del fiume Reno gli dà l'idea per il proprio pseudonimo: unendo il nome di battesimo del direttore d'orchestra ed il fiume, nasce il nome d'arte con il quale il giovane è destinato a diventare famoso: Teddy Reno.

Si esibisce per un biennio per le truppe anglo-americane stanziate in Europa; a partire dal 1948 entra in forze alla Rai di Torino assieme all'orchestra di Pippo Barzizza, con la quale partecipa a numerose trasmissioni; tra queste spicca Il braccialetto di Sheherazade. Grazie alla sua attività radiofonica riesce a raggiungere ben presto il successo anche in campo discografico.

Con la casa di produzione la lui fondata riesce a distinguersi nel periodo compreso fra il 1948 e il 1961 come riferimento per il genere musicale melodico.

Nel frattempo, alla radio Teddy Reno rientra tra i protagonisti di programmi molto amati, tra cui Nati per la musica e Punto interrogativo, andati in onda all'inizio degli anni Cinquanta.

Si approccia anche alla commedia musicale, collaborando con attori conosciuti quali Carlo Dapporto e Delia Scala. Dopo un ottimo posizionamento al Festival di Sanremo del 1953, a partire dall'anno successivo sceglie di dedicarsi soprattutto alla nascente televisione. In alcuni programmi di punta l'appeal internazionale di Teddy Reno gli permette di relazionarsi con personaggi importanti, come l'attrice Kim Novak e il cancelliere della Germania Ovest Konrad Adenauer.

Nel 1956 recita nel film "Totò, Peppino e la... malafemmina".

La consacrazione e le onorificenze

A partire dall'inizio degli anni Sessanta, Reno torna a focalizzarsi principalmente sulla discografia, fondando l'etichetta Galleria del Corso; la casa discografica è responsabile del lancio di diversi artisti tra cui Bruno Lauzi.

Sempre in questo periodo crea il Festival degli Sconosciuti con sede ad Ariccia; l'evento si pone l'obiettivo di scoprire nuovi talenti musicali. La prima edizione, tenutasi nel 1962, vede trionfare Rita Pavone; la cantante è destinata a diventare la moglie di Teddy Reno.

Una volta stabilitosi in Svizzera assieme a lei, nel 1968 riprende il proprio cognome originale e inizia a rallentare in maniera graduale la propria attività di cantante.

Gli anni 2000-2020

Teddy Reno fa un ritorno sulle scene nel 2007 con l'album Se questo non è amore, dove canta nuovamente alcuni dei suoi più grandi successi completamente riarrangiati. Il 6 luglio del 2013 gli viene conferito il Premio speciale Grand Prix Corallo città di Alghero; l'anno successivo, per festeggiare i settant'anni di carriera, pubblica una raccolta intitolata Teddy Reno 70 anni.

Nel 2016 il consiglio comunale di Trieste decide di conferirgli il prestigioso sigillo trecentesco come simbolo della riconoscenza della città nei confronti di un suo valido rappresentante.

Nello stesso anno, per i suoi 90 anni esce il doppio album "Pezzi da... 90": l'opera contiene i suoi storici successi in nuove versioni, nuovi brani inediti e rarità pubblicate per la prima volta.

Vita privata di Teddy Reno

Teddy Reno sposa Rita Pavone con un rito religioso officiato a Lugano il 15 marzo del 1968. I due erano stati al centro di una serie di polemiche dovute alla differenza d'età (19 anni), ma anche al fatto che nel 1960 Reno si era separato dalla prima moglie (Vania Protti - con cui ha avuto il figlio Franco Ricordi), dalla quale riesce a ottenere il divorzio solo dopo l'entrata in vigore della legge nel 1971. Nel 1976 i due si sposano civilmente anche ad Ariccia; la coppia vive stabilmente in Svizzera con i due figli, Alessandro e Giorgio Merk Ricordi

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